Dopo venti anni chiude AIM di American On Line, lacrimuccia…
Dopo venti anni chiude AIM di American On Line, l’instant Messenger che è stato anche protagonista di alcuni film, scende una lacrimuccia…
Chiude AIM di American On Line, nel ’97 io c’ero…
Se arrivo a questo livello di commozione è perché nel lontano 1997 io ero un utente di America On Line, per gli utenti AOL, colosso che ha collegato gli Stati Uniti a internet, ha diffuso la posta elettronica e ha guidato per mano gli USA oltre i confini del mondo digitale.
La navigazione, ai tempi, era incredibilmente controllata, una specie di “walled garden” per cui lanciando il tool di collegamento si accedeva ad una serie ristretta di funzionalità, un approccio alla rete che oggi sarebbe impensabile.
Eppure aveva il fascino di una soluzione pensata per rendere semplice l’accesso alla rete, per far vivere senza traumi il primo contatto con un nuovo modo di comunicare, fino a pochi anni prima racchiuso nei film di fantascienza.
Chiude AIM di American On Line, uno strumento quasi sconosciuto in Italia
America On Line era diffusa in molti paesi del mondo, ma non in Italia. Io ai tempi feci un abbonamento sfruttando la residenza inglese di un amico e pagando con una carta di credito prepagata.
Il servizio (rispetto ai nostri) era così evoluto che l’accesso “dial-up” era comunque possibile anche da paesi stranieri, pensato per chi viaggiava spesso, per cui riuscivo ad accedere regolarmente anche dall’Italia, figurando come un utente britannico.
Non c’era solo la posta elettronica, che è diventata iconica, grazie al suono “You have mail”, così diffuso e così familiare per il pubblico americano, da diventare il titolo di un film di enorme successo con Tom Hanks e Meg Ryan.
Insieme alla posta elettronica, America On Line offriva anche un servizio di Instant Messenger. La versione antidiluviana di ciò che è oggi Whatsapp, ma si usava solo sul computer.
Non credo siano rimasti molti utenti di AIM, sempre che ce ne sia ancora qualcuno sulla terra. Nel mese di marzo è stato bloccato l’accesso ai sistemi per le applicazioni di terze parti, mossa che aveva chiaramente fatto presagire che saremmo arrivati ad un punto morto entro breve tempo, ma forse nessuno voleva davvero mettere la parola “FINE” a questo servizio, non tanto per quello che è oggi, ma per quello che rappresenta nella memoria collettiva, quella degli utenti americani.
Vedere una tecnologia che sembrava rivoluzionaria diventare vecchia e scomparire fa un certo effetto, non ci sono ancora abituato.
Non è il primo messenger che chiude, Microsoft ha cancellato MSN nel 2014, Yahoo ha chiuso il suo servizio lo scorso anno, era solo una questione di tempo perché arrivasse il momento di dire addio ad AIM.
Non scrivo un messaggio su quella piattaforma da almeno dieci anni, ma la lacrimuccia scende lo stesso…