Un mese con Moto X

Luca Viscardi3 Marzo 2014
Un mese con Moto X

Non vi nascondo che dopo un mese, esprimere un parere su Moto X non è per me facilissimo. Questo è uno dei classici casi in cui sono molto dibattuto, perché ci sono evidenti punti di forza, ma altrettanti segni di debolezza.

Che poi è ciò che oggi contraddistingue un po’ tutti i prodotti in circolazione, senza alcuna eccezione. iPhone 5s: schermo piccolo e batteria. Nexus 5 microfono ballerino. LG G2, fotocamera così così e interfaccia bruttino, Sony Z1 fotocamera opinabile e cornici giganti, vado avanti?!? Non se ne salva uno, se si cerca qualche cosa che sia vicino alla perfezione.

Motorola ha il difetto di avere qualche incertezza di troppo nel dialer, che a me spesso va in crash, e una fotocamera tutto sommato così così. Devo dire che la batteria è sufficiente e mi chiedo come usino i telefoni gli americani perché avevo letto da più parti di come uno dei punti di forza fosse proprio la batteria, cosa che a me pare tutt’altro che verosimile, visto che faccio una giornata giusta giusta.

Però bisogna dire a chiara voce che questo prodotto ha anche vantaggi non indifferenti, su tutti l’active display e il touchless control.

Anche in termini di dimensioni, Motorola ha fatto un ottimo lavoro nel contenimento dei volumi superflui. Fa impressione mettere Moto X e HTC One uno accanto all’altro o uno sopra l’altro, perché la differenza di volume complessivo colpisce quando si pensa che entrambi hanno uno schermo da 4.7 pollici.

Un mese con Moto X

Confermo ciò che avevo indicato già un mese fa, ovvero che in ogni caso il primo elemento che balza all’occhio di Moto X è la facilità d’uso, supportata anche dall’esperienza che è quasi “stock” android, senza tanti orpelli aggiunti.

Si avverte la lentezza del processore rispetto ai blasonati quad core? No, secondo me quando capita che il telefono abbia indecisioni, la colpa è del software, non del processore. Insisto soprattutto sul tema dialer, perchè più di una volta il telefono è andato in confusione gestendo telefonate in corso, facendo operazioni contemporanee (avete presente quando state parlando con qualcuno con l’auricolare e siete così interessati che nel frattempo vi fate i fatti vostri su facebook o su twitter?!?).

Nella miglior tradizione del processore snapdragon S4, Moto X ogni tanto scalda, non tanto, ma quando si fanno più cose contemporaneamente, ogni tanto qualche accenno di “scaldatina” si percepisce.

La ricezione è una bomba, in assoluto si conferma come Motorola e Blackberry per la ricezione siano su un altro pianeta rispetto a tutti i concorrenti.

Display più che buono, anche se fare downgrade da quello del note 3 come ho fatto io è stato un impegno non indifferente. Però bisogna dire che proprio una delle funzioni legate  allo schermo, ovvero active display, è un punto di forza  notevole per questo oggetto. Non serve toccare lo schermo e accendere il display per vedere se ci sono eventi di qualche tipo. Se arrivano messaggi, mail o altre notifiche, ci pensa il telefono a fare una sorta di popup sul nero del display spento con segnata l’icona del tipo di notifica arrivata.

Un mese con Moto X

Di notte, poi è una figata, perché il display è spento per ma per attivare l’orologio basta passare una mano sopra il telefono senza toccare nulla.

Proprio il principio di non toccare niente è alla base dell’opzione “ok google now” che quando siete alla guida è un vero portento. Ci vuole un po’ per imparare i comandi che potete impartire, ma quando avete un po’ di confidenza, è una vera bomba.

Per chi non lo sapesse, dopo aver attivato la funzione, basta dire “ok google now” a telefono in standby, il dispositivo si risveglia e aspetta ulteriori comandi, dall’effettuazione di una telefonata, alla richiesta di indicazioni stradali, fino all’invio di un sms.

Un mese con Moto X

Questi sono i due elementi distintivi del telefono che ne fanno un prodotto appetibile anche se le specifiche tecniche non sono proprio da urlo.

Forse avrei fatto di meglio sulla fotocamera, che ha come difetto principale il tempo di focus. Dal momento in cui si scatta a quando si mette a fuoco e si cattura l’immagine passa troppo tempo, con l’effetto che spesso è tutto mosso. Peccato perché l’interfaccia è molto carina, di sicuro migliore di quella stock android.

Insomma, a distanza di un mese promuovo questo prodotto. Sono sincero però se vi dico che davanti al bivio: “MOTO X o NEXUS 5?” fatico a trovare una risposta certa. Entrambi le opzioni mi lasciano qualche perplessità per le rispettive mancanze.

Ma quando ci  producono un telefono che non abbia difetti evidenti?!? Mettiamo ordine, per concludere:

PREGI

  • dimensioni compatte
  • toucheless control
  • active display

DIFETTI

  • Batteria
  • Qualche indecisione sul software
  • Fotocamera con fuoco molto lento

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