Apple rimborsa i suoi utenti per il “batterygate”

Redazione Web8 Gennaio 2024
Apple rimborsa i suoi utenti per il "batterygate"

Trascrizione podcast

Potrebbe sembrare incredibile, ma negli Stati Uniti qualcuno potrebbe ricevere addirittura 1.000$ da Apple. Intanto buona domenica e bentornati! Siete rientrati dalle vostre vacanze? Oggi siamo al 7 gennaio 2023. Questo è Mister Gadget Daily.

Allora parliamo di Apple oggi perché negli Stati Uniti sono cominciati i pagamenti per l’accordo di risarcimento che la stessa Apple ha raggiunto qualche tempo fa e che contempla un totale di 500 milioni di dollari legati al famoso batterygate, ovvero la riduzione delle prestazioni degli iPhone per preservare il funzionamento della batteria. C’è da dire che questa è una discussione che è stata fatta molto a lungo e che in realtà non presuppone un comportamento scorretto da parte di Apple nei confronti dei suoi utenti, perché in realtà l’obiettivo ultimo era quello di far funzionare meglio iPhone, ma quello che è stato riconosciuto è che è mancata la corretta comunicazione nei confronti degli utenti. Tutto questo è successo nel 2017, quando si parlava ancora di iOS 10 e proprio per questa mancanza di comunicazione è cominciata una action. Una class action è la classica azione legale americana che ha portato proprio a questo accordo da 500 milioni di dollari per ogni lamentela che è stata presentata da chi ha fatto questo nei tempi dovuti vengono riconosciuti 92$. Vuol dire che qualcuno potrebbe arrivare a ricevere fino a 1.000$ perché erano previsti fino a dieci claims diversi. In questo caso, insomma, è una vicenda che dovrebbe ormai giungere alla conclusione proprio con questo pagamento.

Una vicenda invece che rimane ancora viva è quella di Huawei e della sua capacità di produrre processori. Perché qualcuno si è chiesto come ha fatto Huawei a realizzare microchip nonostante l’embargo americano? Si pensava che l’azienda cinese fosse stata capace di raggiungere una, diciamo una qualità produttiva che mai aveva raggiunto in passato. In realtà si è scoperto che per i processori dei computer che sono stati utilizzati da Hawaii è stato utilizzato un vecchio stock di TSMC che è stato riadattato per i nuovi processori. Quindi qual è la notizia oggi? Che non c’è alcun miglioramento nella capacità produttiva dei processori in Cina si rimane ancora dipendenti dalle aziende che sono fortemente collegate alle leggi americane e quindi per il momento non si può parlare di un avanzamento cinese in questo segmento.

Si torna a parlare di Microsoft per due ragioni in questi giorni la prima è che è andata vicinissima a superare Apple per le aziende con la più alta capitalizzazione nel mondo mancano solo 90 miliardi, che insomma a quei livelli sono veramente bruscolini, perché l’azienda ha raggiunto una valorizzazione di 2,73000000000000000000 di dollari, ormai vicinissima a quella di 2,82000000000000000000 di Apple, che nel frattempo è scesa proprio per la discesa delle azioni di queste settimane. Potrebbe essere una questione di giorni prima che venga effettuato il sorpasso. Su che cosa si basa questa valutazione così forte? Non tanto sull’hardware. Sappiamo che Microsoft non ne vende tantissimo, ma sulla capacità di investimento e soprattutto sulla previsione di guadagni futuri legati al mondo dell’intelligenza artificiale. Arriva in questo senso.

Tra l’altro, l’ultima notizia di oggi secondo cui Microsoft, proprio per dare spazio all’intelligenza artificiale, sarebbe pronta a modificare le tastiere dei suoi computer per aggiungere un nuovo tasto che sarà il tasto Copilot. Presto lo troveremo sui nuovi computer e presto troveremo anche un’altra puntata di Mister Gadget. Sarà per la precisione domani.


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