Italiani e Black Friday: cosa e quanto compreremo | Podcast

Luca Viscardi18 Novembre 2022
Shopping black friday

Mister Gadget Daily Podcast: un’interessante indagine di mercato ci aiuta a capire come si comporteranno gli italiani durante il black Friday, cosa compreranno e dove.

I dati sono estratti da una ricerca di Klarna, società che facilita il pagamento a rate online.

Ancora licenziamenti nel mondo tech: Roku ha deciso di sospendere oltre 200 collaborazioni perché le previsioni dell’ultimo trimestre paiono essere molto negative.

Trascrizione automatica del podcast

questa settimana Mister Gadget è realizzato in collaborazione con Honor che ha già avviato le sue proposte del Black Friday che valgono fino al prossimo 30 novembre. Li trovate sul sito ufficiale di Honor HiHonor.com, dove trovate offerte sugli smartphone, i computer e anche gli smartwatch. In particolare vi segnalo le offerte davvero molto vantaggiose su MagicBook 16 e MagicBook 14. E nel mondo degli smartphone il prezzo straordinario riservato a Magic 4 Pro. Date un occhio dunque HiHonor.com fino al 30 di novembre.

E a proposito di Black Friday, Klarna, che si occupa di pagamenti a rate online, ha fatto una ricerca sui comportamenti che avranno gli italiani. Sette italiani su dieci, circa 75, approfitteranno delle offerte di Black Friday e Cyber Monday. l’Italia è uno dei paesi dove si acquisterà maggiormente online con il 58% delle persone che approfitteranno delle offerte online, rispetto al 20% che invece andrà nei negozi, abbigliamento e calzature solo al 40% delle scelte. Sport e tempo libero. Il 30% Buti, il 28% ed Elettronica, con una quota simile intorno al 28%. Otto consumatori su dieci si documentano sul web prima di acquistare in negozio e tra l’alto l’83 per 100 degli italiani trova utile pagare a rate.

A proposito di informarsi sul web, come sempre potete dare un occhio a MisterGadget.Tech per avere recensioni, prove di prodotto e tutti i nostri pareri sui dispositivi che proviamo.

Notizie dal mondo della tecnologia Intel sta realizzando un nuovo motore di intelligenza artificiale in grado di riconoscere i cosiddetti deep fake, cioè quei video che sono stati falsificati, mettendo magari la faccia di una persona in un contesto che non c’entra niente con quello che quella persona ha vissuto. Ebbene, l’intelligenza artificiale di Intel sarà in grado di riconoscerli.

il nuovo sistema di composizione dei tweet di Twitter. Renderà più facile creare dei tweet particolarmente lunghi o dei tweet con, diciamo, più post uno attaccato all’altro, i cosiddetti threads. Ci vorrà qualche settimana, però, per vederlo disponibile online.

Qualche notizia che riguarda Google. Intanto viene aggiornato il sistema di ricerca e di shopping in prossimità delle vacanze. Sarà molto carino perché sarà possibile inquadrare un oggetto, scrivere vicino a me e trovare i luoghi che lo vendono, così come sarà possibile cercare online il nome di un piatto e trovare i ristoranti nelle vicinanze che offrono quello specifico piatto.

Tra l’altro, Google sta cominciando a risolvere anche un problema che si era creato nelle scorse settimane, quando venivano respinte le richieste di risarcimento per Google Stadia; pare che Google stia risolvendo questo tema contattando le persone a cui è capitato. Due argomenti che riguardano YouTube I creators che usano YouTube schools potranno utilizzare l’affiliazione all’interno della piattaforma, cioè avere una piccola percentuale riconosciuta per la vendita dei prodotti di cui parlano.

c’è anche una novità che riguarda YouTube Music invece, che avrà una nuova interfaccia per mostrare i contenuti che vengono suonati, ma viene tolto il pulsante per dire non mi piace.

Un’ultima notizia pare che la stagione dei licenziamenti non finisca mai Roku. Come sappiamo sono a sistema per una piccola piattaforma per lo streaming. E c’è anche un oggetto pop da attaccare al televisore che non viene venduto in Italia ma è disponibile negli Stati Uniti. Roku licenzierà 200 persone perché le previsioni per questo trimestre sono purtroppo negative. Insomma, speriamo che questo trend presto abbia un’inversione di tendenza. Per oggi abbiamo terminato. Se volete ci sentiamo domani.


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