Twitter nel caos, nonostante i proclami di Elon Musk | Podcast

Luca Viscardi8 Novembre 2022
Twitter

Podcast Mister Gadget Daily: nonostante i proclami del suo patron, che dice che l’utilizzo della piattaforma è al massimo storico, Twitter sembra ancora nel caos più totale.

Alcuni dipendenti sarebbero stati licenziati per sbaglio, vengono in questi giorni richiamati al lavoro, mentre lo stesso Elon Musk minaccia di “sbugiardare” I clienti che sospendono gli investimenti pubblicitari.

Samsung aggiorna ad Android 13 alcuni dei suoi dispositivi un po’ datati, ma con l’ultimo aggiornamento block uno dei suoi smartwatch.

Trascrizione automatica del podcast

Oggi ricominciamo da Twitter perché è ancora al centro dell’attenzione. Ormai sono settimane che questo è il nostro argomento principe. Perché? Perché Elon Musk ha minacciato di rivelare i nomi e anche di vergognare coloro che hanno interrotto gli investimenti pubblicitari su Twitter. Non ci sembra la migliore azione da fare nei confronti dei propri clienti, ma questo è uno dei passaggi un po scomposti di questi giorni. Pensate che tra le tante cose un po bizzarre, c’è quella che alcuni dipendenti di Twitter sarebbero stati licenziati per errore e stanno ricevendo in questi giorni, ormai da diversi giorni, messaggi con cui viene chiesto loro di tornare in azienda. In realtà moltissimi utenti stanno preparando una class action nei confronti di Twitter e quindi la situazione non sarà proprio così tranquilla.

Peraltro in questi giorni avrete sentito anche che si parla molto di Mastodon, che sarebbe questa alternativa a Twitter. Probabilmente le leggeremo per diverse settimane, ma io vorrei ricordarvi che cosa avete sentito scrivere e cosa avete visto scrivere e anche raccontare del metaverso di club house e di un sacco di altre novità del passato che sembravano essere la soluzione del mondo Mastodon? Diciamo che difficilmente riuscirà a rimpiazzare Twitter, ma siamo pronti ovviamente ad essere smentiti.

Visto che siamo nel mondo di Elon Musk. Vi segnaliamo che ci sono diverse novità che riguardano Starlink, che abbiamo già detto nei giorni scorsi, che è stato abbassato il prezzo mensile sul territorio italiano, ma viene introdotto un limite di un terabyte per ogni mese per i dati che sono consumati tra le 07:00 e le 23. Se si supera questo diciamo nucleo di un terabyte si passa ad una copertura secondaria, quindi non verranno più garantiti i 500 Mega in upload in download del servizio. Dice Starlink che solo una piccola percentuale di utenti supera questa cifra. Bisognerà capire poi sul campo se in effetti non c’è una differente esperienza d’uso.

Un po di notizie che riguardano Samsung. Intanto attenzione se avete un Galaxy Watch 4, attenzione perché c’è un aggiornamento che pare che blocchi completamente il dispositivo, quindi se vedete un aggiornamento arrivare forse è meglio ignorarlo. Intanto Samsung invece ha lanciato l’aggiornamento stabile per Android 13 sia per il Galaxy S20 che per il Galaxy Note 20, e questo bisogna dire che è un impegno importante di Samsung. Bisogna riconoscere che da questo punto di vista nel mondo Android non c’è nessun produttore che abbia aggiornamenti di questo genere e per un periodo così lungo bisogna fare un plauso assolutamente a Samsung.

Una notizia riguarda anche Sony, che sarebbe pronta a lanciare ben sei smartphone nel 2023, tutti con i processori Snapdragon, ma vuole anche che venga riconosciuta la sua qualità nei sensori fotografici che altri produttori immettono negli smartphone e potrebbe mettere come condizione di indicare sul cellulare il marchio Lytia che è stato creato ieri, che è il marchio dei sensori fotografici che Sony realizza per terzi.

Una curiosità che riguarda invece il mondo di Apple. Apple sarebbe pronta a togliere Hey Siri dai comandi per attivare il proprio assistente intelligente, quindi basterà pronunciare il nome Siri per poi poter impartire dei comandi. Non sappiamo però quando questo accadrà in futuro. Diciamo che per oggi abbiamo terminato. Grazie per averci seguito fino a qui. Se volete torneremo domani.


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