Facciamo chiarezza su OPPO e OnePlus, in Italia non cambia niente | Podcast

Luca Viscardi10 Agosto 2022
OPPO Find X5 Pro
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Podcast Mister Gadget Daily: in questa puntata del podcast torniamo sull’argomento della disputa legale tra OPPO, OnePlus e Nokia.

In mezzo a 1000 voci, meglio fare un po’ di chiarezza per comprendere esattamente cosa stia succedendo, per OPPO non cambia nulla in Italia.

Apple brucia i tempi, rilascia già la terza versione della beta pubblica di iOS 16, che include alcune novità che sono state lanciate solo con la quinta versione della beta per gli sviluppatori.

Trascrizione automatica del podcast

Prima di tutto. Buona giornata! Grazie per aver scelto anche oggi Mister Gadget Deli, notiziario quotidiano dedicato al mondo della tecnologia. Oggi che è il giorno della Impact di Samsung ne parleremo nelle nostre pagine le pagine di MisterGadget.tech e anche domani proprio qui nel podcast. Adesso torniamo però per qualche secondo al tema che abbiamo già affrontato ieri, quello cioè del blocco delle vendite in Germania per i prodotti di Oppo e di OnePlus.

Facciamo un po di chiarezza su quello che sta accadendo. Si deve tornare indietro di un po di tempo quando Nokia ha fatto causa a Oppo One Plus e Motorola per la violazione presunta, perché non c’è alcuna decisione definitiva in merito di un brevetto relativo al 4G. Nokia chiede a Oppo Plus e Motorola 2,5€ per ogni smartphone venduto, utilizzando proprio la tecnologia che è al centro della contestazione. Non si è ancora trovato un accordo, non si è ancora trovata una soluzione.

Un giudice tedesco ha deciso che nell’attesa di questa soluzione, le vendite dei prodotti di Oppo e di Won Plus vengano sospese in Germania. Questo vuol dire che i prodotti che sono attualmente nei negozi continueranno ad esserlo e continueranno ad essere venduti, ma nelle grandi catene di tecnologia non potranno approvvigionare i loro magazzini con nuovi dispositivi. Non ci sono in questo momento altri paesi in cui questo divieto è attivo, ma ci sono altri paesi in cui questo contenzioso è aperto. Tra i Paesi in cui questo contenzioso è vivo non c’è l’Italia.

Quindi, insomma, l’Italia non è coinvolta. Sono molti, però. Sono molte però le nazioni in cui questo contenzioso è attivo e quindi potrebbero essere altri Paesi in cui potenzialmente potrebbero essere sospese le vendite di Oppo di non plus, ripetiamo, solo dal punto di vista ipotetico non c’è l’Italia coinvolta, quindi bisogna capire. È una situazione ancora fluida. La situazione più semplice sarebbe quella di pagare 2,5€ per smartphone, ma siccome sono molti milioni la cifra sarebbe altissima. Seguiremo le evoluzioni.

Google intanto ha avviato una nuova campagna pubblicitaria per mettere pressione su Apple perché adotti lo standard RCS. Questo standard renderebbe i messaggi molto più dinamici, simili a quelli di WhatsApp, e introdurrebbe uno standard sicuramente superiore rispetto agli SMS. Vedremo se mai Apple risponderà positivamente. Nell’attesa, WhatsApp continua a spadroneggiare a livello globale e introduce nuove funzioni importanti, come la possibilità di cancellare i messaggi anche dopo molto tempo che sono stati spediti e soprattutto quella di impedire lo screenshot dei messaggi.

Impedire lo screenshot serve per i messaggi, quelli che appaiono una volta sola, altrimenti fatto lo screenshot. Questa funzione non avrebbe più ragione di essere. Un’altra notizia è quella della iOS16 Public Beta tre, che ora è disponibile e che inserisce tra l’altro una funzione che nella beta per gli sviluppatori è arrivata solo nella beta numero cinque, quella cioè della percentuale della batteria dentro l’iconcina della batteria stessa, quindi ci sarà scritto il numerino con la percentuale di batteria che rimane.

Per quanto riguarda il mondo di Apple c’è una previsione nel 2023 vedremo dei nuovi AirPods con il connettore di ricarica USB-C, mentre all’orizzonte, udite udite, potrebbe esserci un nuovo tablet di LG che potrebbe affacciarsi nuovamente a questo mercato ma non a quello degli smartphone. Per oggi è tutto, se volete ci sentiamo domani.


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