Cosa succede davvero se non metti il telefono in modalità aereo durante un volo? (mistergadget.tech)
È un gesto che facciamo quasi tutti in automatico, ma è davvero così pericoloso dimenticarsene? Facciamo chiarezza su una delle regole più discusse e fraintese del trasporto aereo.
Le autorità per la sicurezza aerea, insieme a una vasta rete di piloti, equipaggi e personale di terra, lavorano per garantire che la nostra esperienza di viaggio sia il più sicura possibile. Le loro regole sono pensate per la sicurezza, anche se spesso possono essere percepite dai viaggiatori come un’inutile imposizione.
Tra queste, poche regole sono più conosciute e messe in discussione di quella che impone l’attivazione della modalità aereo.
A volte, questa regola è considerata quasi uno scherzo, un retaggio del passato. Dopotutto, ci viene chiesto da decenni, fin da quando i telefoni cellulari erano molto diversi. I passeggeri più ansiosi attivano la modalità aereo prima ancora di salire a bordo, memori dell’avvertimento secondo cui i segnali cellulari possono potenzialmente interferire con la strumentazione dell’aereo.
Ma è davvero così? In realtà, il potenziale impatto di un singolo telefono sulla navigazione di un moderno aereo di linea è essenzialmente trascurabile. Vediamo allora quale impatto può davvero avere un cellulare attivo, quali strumenti possono essere interessati e perché questa regola esiste ancora.
Indice
Il vero pericolo: la distrazione in cabina
La cabina di pilotaggio di un aereo è piena di controlli e apparecchiature sensibili che consentono all’equipaggio di pilotare il velivolo e monitorarne costantemente le prestazioni. Sebbene siano macchine progettate per volare ogni giorno, la loro complessità è enorme.
Qualsiasi cosa che possa avere un impatto negativo sulla concentrazione di un pilota deve essere presa sul serio. È noto, ad esempio, che i puntatori laser possono essere pericolosi per un aereo in fase di atterraggio. Allo stesso modo, anche se in misura diversa, non attivare la modalità aereo può avere un effetto fastidioso per i piloti.
Randle Corfman, presidente della Minnesota Pilots Association, ha spiegato l’impatto che un telefono attivo può avere. Corfman ha sottolineato che esiste la possibilità di “interferenza se i telefoni cellulari sono più vicini alla cabina di pilotaggio, ma è minima: solo un piccolo ronzio apparentemente nelle cuffie dei piloti e dell’equipaggio di volo”.
Questo “ronzio” è simile a quello che si sente a volte quando si appoggia un telefono vicino a un altoparlante poco prima di ricevere una chiamata.
Sembra un problema minore, ma nel contesto di un volo, questa potrebbe essere una vera minaccia. È fondamentale ricordare che i piloti e il resto dell’equipaggio dipendono totalmente da quelle cuffie per comunicare con i controllori del traffico aereo. Corfman ha infatti aggiunto che una semplice istruzione o un avvertimento non compreso correttamente a causa di quel ronzio potrebbe mettere in pericolo un volo.
Una cabina di pilotaggio è un ambiente frenetico, specialmente durante il decollo o l’atterraggio. Sappiamo tutti quanto possa essere difficile concentrarsi perfettamente su un compito quando ci sono più suoni che rendono difficile distinguere ciò che viene detto.
L’importanza del Radioaltimetro
Il ronzio, però, non è l’unica potenziale preoccupazione. Esiste uno strumento particolare che può essere vulnerabile alle interferenze.
Il professor Dan Bubb dell’Università del Nevada ha specificato che i telefoni possono influenzare il radioaltimetrodell’aereo. Questo strumento è cruciale: fornisce all’equipaggio di volo informazioni incredibilmente accurate sull’altitudine dell’aeromobile (quanti metri mancano al suolo) trasmettendo onde radio verso terra e misurando il tempo necessario perché queste rimbalzino e tornino all’aereo.
Questo strumento diventa fondamentale quanto più un aereo è vicino al suolo. L’atterraggio è uno dei momenti più critici di un volo e tali strumenti devono funzionare al meglio, specialmente in condizioni di scarsa visibilità (nebbia o maltempo).
È proprio in questo momento che i telefoni cellulari, uscendo dalla modalità aereo, iniziano a cercare con forza il segnale delle torri a terra, aumentando così la loro attività radio e il potenziale impatto negativo sul lavoro vitale del pilota.
Il 5G e la differenza tra Europa e Stati Uniti
La questione si è fatta più seria con l’introduzione del 5G. Negli Stati Uniti, c’è stata una forte preoccupazione (e un acceso dibattito tra compagnie aeree e compagnie telefoniche) riguardo al fatto che le frequenze utilizzate per alcune bande del 5G fossero pericolosamente vicine a quelle utilizzate dai radioaltimetri, aumentando il rischio di letture errate.
In Europa, la situazione è diversa. Nel 2023, la Commissione Europea ha stabilito che i servizi 5G possono essere utilizzati a bordo degli aerei.
Come ha spiegato alla BBC Dai Whittingham del Comitato per la sicurezza del volo del Regno Unito, questo è possibile perché in Europa “si utilizza un diverso set di frequenze per il 5G e ci sono impostazioni di potenza inferiori rispetto a quelle consentite negli Stati Uniti”.
Questo significa che il rischio di interferenza con gli strumenti di bordo in Europa è considerato sostanzialmente minimo.
Possiamo dire che con tranquillità quindi che dimenticare il telefono acceso non farà precipitare l’aereo. Tuttavia, il rischio zero non esiste. La richiesta di attivare la modalità aereo rimane una misura di sicurezza sensata, pensata per eliminare ogni potenziale distrazione o interferenza per l’equipaggio durante le fasi più delicate del volo.