Recensione HTC U12 Life, attacco diretto alla fascia media

Luca Viscardi10 Novembre 2018
Recensione HTC U12 Life, attacco diretto alla fascia media

C’è un po’ di malinconia nella recensione HTC U12 Life, perché mentre metto sotto torchio questo smartphone penso al glorioso passato di HTC e a ciò che di quel periodo è rimasto. In realtà, forse è proprio ciò che è rimasto uno dei limiti più grandi di questo dispositivo che ha nell’interfaccia il suo punto più debole.

Recensione HTC U12 Life, attacco diretto alla fascia media

COSA MI PIACE

  • Aspetto Premium
  • Schermo grande
  • Design originale 

COSA NON MI PIACE

  • Interfaccia utente ormai obsoleto
  • Fotocamera molto lenta con HDR
Recensione HTC U12 Life, attacco diretto alla fascia media

Un motivo per comprarlo

Il design è decisamente originale, anche se richiama molto da vicino quello di un Pixel. E’ senza dubbio molto più curato e accattivante di molti degli smartphone in circolazione con lo stesso prezzo.

Un difetto che non mi piace

La grafica dell’interfaccia chiamata Sense, non è più al passo con i tempi, risulta pasticciata e ha perso completamente l’eleganza di un tempo. Che senso ha oggi rinunciare al feed di Google a favore di Blinkfeed? Per chi non lo sapesse, è  la pagina di informazioni  che si apre quando sullo schermo fate un movimento verso destra.

Come funziona HTC U12 Life?

Discretamente bene, senza particolari picchi di pregio, ma anche senza particolari difetti evidenti. Forse, per chi come paga lo scotto di provare decine di prodotti di fascia alta uno dietro l’altro, paga lo scotto del confronto ravvicinato con altri dispositivi più performanti (e costosi), ma in realtà questo terminale offre una qualità in linea con il suo costo e forse qualcosa in più.

Partiamo dal display: non ha un notch e questo per molti potrebbe essere un pregio. Ha una diagonale da 6 pollici con una proporzione tra i lati di 18:9 e una definizione 1080 x 2160. Non è un AMOLED, ma pur con lo standard IPS LCD ha una leggibilità sotto la luce diretta del sole.

Lo schermo ha  una sola stranezza: quando si tocca lo slider che controlla la luminosità si disattiva il controllo automatico, ma è probabilmente un bug e verrà corretto con aggiornamenti del software. 

Ci sono 402 pixel per pollice, una buona leggibilità e una superficie complessiva superiore ai 92 cm2. Quello che potrebbe lasciare delusi alcuni è il rapporto tra superficie totale e schermo, che è del 77%.

Recensione HTC U12 Life, attacco diretto alla fascia media
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La fotocamera posteriore è doppia, ha un abbinamento composto da un sensore da 16 mpx con apertura F/2.0 e un secondo da 5 mpx, che funge da sensore di profondità.

Gira video a 4k con 30 frame al secondo, ma non c’è una stabilizzazione ottica. Come la valuto?!? Vi devo dire più o meno quello che vi dico spesso per i prodotti di fascia media: tutto bene con luce buona, quando si affronta una condizione più difficile e si chiede di sfidare il buio il risultato è un po’ meno esaltante. Anche se forse il dettaglio che secondo me è meno esaltante è la velocità con cui scatta quando si usa l’HDR. 

Non so se un aggiornamento software possa aggirare questo aspetto, ma di sicuro colpisce come sia sensibilmente più lento in quella particolare condizione.

Recensione HTC U12 Life

La selfie cam è da 13 mpx, offre l’effetto bokeh via software, gira video a 1080 pixel e offre scatti con HDR. Valutazione delle foto: come sopra.

Ma c’è un dettaglio da evidenziare: c’è un flash LED frontale per quando dovete catturare l’incontro con il vostro divo preferito e siete al buio. 

Ho letto alcune recensioni cariche di entusiasmo per il rapporto qualità prezzo di questo telefono, che alcuni siti americani hanno definito “medium flagship”.

Mi trovano solo parzialmente d’accordo perché il processore snapdragon 636 con 4 GB di RAM mi pare una soluzione in linea con molti altri prodotti del mercato e anzi risulta meno accattivante di quella di Honor Play con un processore di alta gamma per un prezzo quasi uguale.

Esiste anche una versione da 128 gb con 6 gb di RAM, ma non sarà facile trovarla.

Recensione HTC U12 Life

Detto questo, il nuovo HTC U12 Life è un bravo soldatino e con il suo abbinamento tra snapdragon 636 e i già citati 4 GB affronta tutte le fatiche senza paura, anche perché a supporto c’è una batteria da 3.600 mAh che non teme anche l’uso più intenso. 

Il costruttore fa promesse importanti, perché stima addirittura in 13 ore la capacità di riproduzione di video a 720 pixel, ma forse è un po’ ottimistica.

I test più avanzati hanno però indicato che può arrivare quasi a 7 ore di schermo acceso, che è un risultato più che eccellente.

Nel caso riusciste nell’impresa improbabile di scaricarlo, c’è sempre il fast charge, che dovrebbe caricare il telefono in soli 40 minuti usando il caricatore da 10 watt che è inserito nella confezione.

Recensione HTC U12 Life, attacco diretto alla fascia media

Per completare la dotazione di HTC U12 Life c’è l’audio stereo degli altoparlanti, il sensore per le impronte digitali (un po’ lento), con l’aggiunta di un connettore USB Type-C, che finalmente sta diventando uno standard anche nella fascia media.

Va sottolineato anche che l’attacco jack da 3.5 mm per le cuffie è presente nella parte superiore del dispositivo.

Recensione HTC U12 Life, attacco diretto alla fascia media

Ciò che però cattura di più l’attenzione in questo smartphone è probabilmente la lavorazione della parte posteriore del telefono, che HTC chiama 3D stripes.

Recensione HTC U12 Life, attacco diretto alla fascia media

Belle da vedere, offrono un ottimo grip, ma bisogna dire che pur essendo di vetro, questo telefono sul retro proprio per questa lavorazione particolare sembra fatto di plastica ed è un vero peccato che non si possa percepire uno dei suoi pregi.

Recensione HTC U12 Life

Nel complesso comunque la qualità costruttiva è eccellente (per la fascia a cui questo telefono appartiene), trovo che HTC U12 Life sia un’alternativa interessante ai tanti prodotti in circolazione con un prezzo che oscilla intorno ai 300 euro.

Quello che proprio non mi piace è l’interfaccia, quella HTC Sense che una volta era un pregio e oggi invece rischia di essere una zavorra rispetto alla grafica di alcuni concorrenti. Il mix di elementi stock e di parti personalizzate è graficamente piuttosto brutto. Ma potete correggere in un attimo scegliendo una delle tante soluzioni disponibili nel Google Play Store.

Quando fate uno swipe verso destra appare blinkfeed che probabilmente è l’elemento che graficamente appare più datato.

Il sistema operativo è Android 8.1, scelta curiosa, perché ormai Android 9 è stato annunciato da tempo. HTC ha tra l’altro deciso di abbandonare l’uso di Android One, per optare invece per la versione “regolare” del software. Bisognerà capire se questo non rischia di diventare un fino per gli aggiornamenti futuri.

Recensione HTC U12 Life: conclusioni

Non c’è niente che non mi piaccia particolarmente in questo smartphone, ma non c’è nemmeno nulla che mi affascini particolarmente. In questa fascia di prezzo, su richiesta di un consiglio, continuerei a suggerire l’acquisto di Honor Play. Non trovo in questo HTC un dettaglio che mi faccia fare un diverso pensiero.

Siamo di fronte ad un prodotto ben fatto, ma in particolare nel nostro paese, dove manca distribuzione fisica e il marchio ha una percezione piuttosto limitata, non credo se ne avrà traccia nel medio periodo. Peccato.

Disponibilità e prezzi

Il nuovo HTC U12 Life è oggi disponibile solo on line, il prezzo migliore che ho trovato è di circa 280 euro, purtroppo su Amazon è più costoso, cliccando qui trovate un’offerta da 408 euro, un po’ alta, ma magari potete dare un occhio alle caratteristiche tecniche del dispositivo in modo più approfondito.


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