Dati trimestrali di Apple: il mondo ha bisogno di più matematica

Luca Viscardi2 Febbraio 2018
Dati trimestrali di Apple: il mondo ha bisogno di più matematica

Sono stati pubblicati ieri i dati trimestrali di Apple: le reazioni dei media dimostrano che è evidente che il mondo abbia bisogno di qualche lezione in più di matematica, o magari di un piccolo corso di economia spiccia.

Vediamo i numeri: 88.3 miliardi di dollari di fatturato, con una crescita del 13% rispetto ad un anno fa, con le azioni che hanno un margine di crescita del 16%, un record assoluto.

Dati trimestrali di Apple: iPhone X piace o no?

Apple ha però venduto meno iPhone dello scorso anno: per la precisione ha venduto circa l’1% in meno, se confrontiamo il primo trimestre fiscale del 2017 con quello del 2018. Giova forse ricordare ai più che per l’azienda di Cupertino l’anno fiscale finisce il 30 settembre e quindi quello di Natale è già il  primo trimestre del nuovo  anno.

Dati trimestrali di Apple: il mondo ha bisogno di più matematica

Appena pubblicati i dati, ho visto titoli mirabolanti che sottolineano come l’iPhone X sia un flop. Ha venduto addirittura meno del consolidato iPhone 7s.

C’è solo un dettaglio che viene ignorato da chi ha già cominciato a celebrare il funerale di Apple: secondo IDC che viene riconosciuta come la società più autorevole nella misurazione dei flussi di mercato, le vendite di smartphone nello stesso trimestre sono scese del 6.3%.

Non solo: secondo la stessa fonte Samsung ha perso il 4.4% ed è stata superata proprio da Apple nella classifica delle aziende che vendono di più nel mondo.

Vi allego la classifica degli ultimi mesi.

ompany4Q17 Shipment Volumes4Q17 Market Share4Q16 Shipment Volumes4Q16 Market Share4Q17/4Q16 Change
1. Apple77.319.2%78.318.2%-1.3%
2. Samsung74.118.4%77.518.0%-4.4%
3. Huawei41.010.2%45.410.5%-9.7%
4. Xiaomi28.17.0%14.33.3%96.9%
5. OPPO27.46.8%31.67.3%-13.2%
Others151.338.6%183.742.7%-17.6%
Total403.5100.0%430.7100.0%-6.3%

Non serve una laurea in scienze matematiche o un nobel in economia per inquadrare la situazione: non sono le singole aziende in crisi, ma il mercato.

Sono stati venduti 30 milioni di pezzi in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima e le ragioni sono molteplici, dalla saturazione (o maturità) dei mercati principali, oppure dal rallentamento dell’economia in alcuni mercati, ma anche dalla qualità dei prodotti stessi che rendono meno impellente un cambio del prodotto.

Dati trimestrali di Apple: vanno letti nel contesto globale

Siete ancora convinti che iPhone X sia un flop? Badate bene, io insisto da anni su un tema: non sono i numeri a fare la qualità. Ci sono brand con percentuali di mercato risibili che in realtà hanno prodotti di qualità eccelsa (Google Pixel? HTC?), non cambierò idea davanti a questi numeri.

Ma  trovo che sia una distorsione della realtà bollare iPhone X come un flop. Questo d’altro non significa che Apple possa stare tranquilla: il mercato flette in modo piuttosto evidente, la concorrenza migliora i prodotti, ma fino a che si ragionerà sui prezzi prendendo come punto di riferimento iPhone, si continuerà a fare il gioco della mela.

C’è un altro dato che mostra quale sia stata l’accoglienza del mercato per iPhone X, quella che vi riporto di seguito e riguarda il prezzo media degli smartphone venduti da Apple.

Dati trimestrali di Apple: il mondo ha bisogno di più matematica

E’ evidente che gli utenti abbiano fatto la loro scelta. Il tema rilevante oggi è invece cosa si possa fare per rianimare un mercato che non ha prospettive rosee per nessuno. Il calo del 4% di Samsung in un anno costellato di prodotti eccellenti, ma anche il fragoroso tonfo di Huawei che scende del 10% sono più che messaggi di allarme, sono indicazioni chiari che i tempi delle vacche grasse sono finite.

Dati trimestrali di Apple: il mondo ha bisogno di più matematica

Come risponderanno le aziende a questo tipo di situazione? Cosa riusciranno a fare per tornare ai livelli del passato?!? Queste sono le domande da farsi oggi, con una certezza: nella battaglia per il domani Apple parte da un posizione di vantaggio conclamato.


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