CES 2017: secondo il WSJ Huawei Mate 9 è il top
E’ in pieno svolgimento il CES 2017: secondo il Wall Street Journal, Huawei Mate 9 è il top tra gli smartphone che sono presenti all’evento.
E non credo si possa dare torto agli osservatori della testata americana, ma non dimentichiamo il piccolo conflitto di interessi: il Wall Street Journal è infatti proprietà di Jeff Bezos, il magnate di Amazon e non a caso viene messo l’accento sul fatto che il Mate 9 è il primo smartphone con Alexa “incorporata”.
Come forse saprete, Alexa è il sistema di assistenza personale di Amazon, che vive attraverso due oggetti, Amazon Echo e Amazon Dot, e che ora approda anche sulla versione americana di Huawei Mate 9, che avrà pre-installato il software necessario per impartire una serie di comandi utili a gestire molti servizi dentro casa, ma anche per godere di informazioni e contenuti multimediali.
Al netto della dietrologia a tutti i costi, mi pare di poter concordare con la valutazione del Wall Street Journal, perché Mate 9 è davvero un prodotto con una potenza quasi esasperata, grazie ad un processore che forse rappresenta in questo momento il meglio del mercato mobile se si combinano prestazioni e consumi.
Ma il pregio principale di Huawei Mate 9 è il risultato sforzo incredibile fatto da Huawei per ridurne le dimensioni e contenere la superficie totale del telefono in relazione a quella dello schermo: se affiancate i suoi sei pollici a molti altri con uno schermo di 5.5, troverete misure quasi identiche.
Onestamente, quest’anno a Las Vegas non è arrivato molto in termini di novità, quasi tutte le aziende hanno conservato i loro pezzi pregiati per Barcellona o per eventi “isolati” in momenti successivi dell’anno, ma questo non sminuisce la qualità di Huawei Mate 9 che è in grado di competere con chiunque per la dotazione hardware che offre ai suoi acquirenti.
L’unico dettaglio che ha bisogno di una messa a punto è la fotocamera, perché alterna foto eccezionali a scatti appena sufficienti: l’auspicio è che un prossimo aggiornamento software dia più consistenza alla gestione delle immagini, garantendo sempre risultati ottimi.
C’è però da sottolineare un dettaglio: i prodotti consegnati alla stampa quasi due mesi fa erano unità “non definitive”, può essere che la versione commerciale sia più stabile.
Siete d’accordo con la valutazione del Wall Street Journal?