Enabot Ebo Air 2 Plus è un curioso incrocio tra un giocattolo e una videocamera di sicurezza (mistergadget.tech)
Originale e divertente, ma con limiti nella navigazione autonoma e prezzo ambizioso (359€). Perfetto per famiglie con bambini o animali domestici, meno convincente come sistema di sicurezza puro.
+ Videochiamate bidirezionali
+ ChatGPT e Gemini integrati
+ Sistema di ricarica automatico affidabile
– Prezzo ambizioso
– Traduzione italiana dell’app approssimativa
– Difficoltà nel ritrovare la base se troppo distante
– Integrazione AI migliorabile
Indice
- Design e costruzione: la forma segue la funzione (emotiva)
- Fotocamera e qualità video: sorveglianza con stile
- Movimento e navigazione: autonomia relativa
- Videochiamate: il killer feature inaspettato
- Intelligenza Artificiale: presente ma acerba
- Funzioni per animali domestici: più gioco che sostanza
- Autonomia e praticità quotidiana
- Differenze con Ebo Air 2 standard
- Verdetto: originale ma non per tutti
C’è un momento nella vita di ogni appassionato di tecnologia in cui la sorpresa sembra un’emozione perduta. Smartphone, smartwatch, robot aspirapolvere, telecamere di sicurezza: dopo anni di recensioni, tutto sembra seguire binari prestabiliti. Poi arriva un prodotto come Enabot Ebo Air 2 Plus e ti costringe a fermarti un attimo. Non perché sia rivoluzionario, ma perché è genuinamente strano. Nel senso migliore del termine.
Ebo Air 2 Plus è un oggetto che sfida ogni classificazione. È una telecamera di sorveglianza mobile? Sì. È un dispositivo per intrattenere cani e gatti? Anche. È un sistema per videochiamate senza smartphone? Pure. È un assistente AI su ruote? Quello pure. Il punto non è tanto cosa fa, ma come lo fa: con un’identità visiva accattivante (due grandi occhi digitali che sembrano usciti da un film Pixar), movimento autonomo su cingoli, e una proposta di valore che oscilla tra l’utile e il ludico senza mai decidere da che parte stare completamente.
Mentre lo testavo, mi sono ritrovato a immaginare cosa potesse pensare un gatto vedendo questa sfera bianca con gli occhi che lo inseguiva per casa. E poi mi sono chiesto cosa avrei pensato io, da bambino, nel ricevere una videochiamata da un robot invece che da un telefono. La risposta? Probabilmente avrei trovato Ebo Air 2 Plus il giocattolo più figo del mondo. Da adulto, la valutazione è più sfumata.
Design e costruzione: la forma segue la funzione (emotiva)
Ebo Air 2 Plus è stato progettato per farsi voler bene. Con i suoi due schermi circolari che fungono da occhi, la forma rotonda anti-ribaltamento, e le dimensioni compatte, questo robot sembra più un personaggio animato che un dispositivo di sorveglianza. La scelta non è casuale: l’obiettivo è integrare il robot nella famiglia, non farlo percepire come una fredda telecamera mobile.
La costruzione è solida, con sistema anti-ribaltamento che funziona egregiamente. Durante i test ho visto Ebo Air 2 Plus finire contro mobili, tappeti, e persino venire urtato dal gatto più volte senza mai ribaltarsi completamente. I cingoli permettono di superare piccoli ostacoli fino a 10mm di altezza, sufficienti per la maggior parte dei tappeti domestici e piccoli gradini.
Gli occhi digitali sono personalizzabili con diverse espressioni e stili grafici, da quelli più cartoon a quelli minimalisti. Si può persino caricare immagini custom, trasformando Ebo in una sorta di portafoto mobile. È un dettaglio apparentemente frivolo, ma che contribuisce a dare personalità al dispositivo.
Sul retro troviamo la fotocamera principale da 5MP con ottica grandangolare da 137°, più che sufficiente per inquadrare stanze intere. La qualità costruttiva è buona, senza scricchiolii o parti mal assemblate, anche se il design complessivamente grida “consumer” più che “professionale”.
Ovviamente, si governa con un’app, che è perfettamente compatibile con iPhone e con tutti gli smartphone Android.
Fotocamera e qualità video: sorveglianza con stile
La fotocamera è probabilmente l’elemento più importante per un dispositivo che promette di monitorare casa e animali domestici. Ebo Air 2 Plus monta un sensore da 5MP che registra video in risoluzione 3K, un netto upgrade rispetto ai modelli precedenti e alla maggior parte delle telecamere fisse economiche.
La qualità video diurna è genuinamente buona: immagini nitide, colori naturali, sufficiente dettaglio per riconoscere volti e situazioni. L’ottica grandangolare da 137° copre bene ambienti domestici standard senza distorsioni eccessive ai lati. Lo streaming in tempo reale dall’app è fluido con buona connessione Wi-Fi (supporta dual-band 2.4GHz e 5GHz).
Di notte, la visione a infrarossi permette di monitorare comunque gli ambienti, anche se con la perdita di colori e qualche compromesso sulla nitidezza. Non è al livello delle migliori telecamere dedicate, ma è più che adeguato per controllare che i vostri animali non stiano demolendo il divano alle tre del mattino.
Un aspetto interessante è la possibilità di applicare filtri alle riprese, funzione più ludica che pratica ma che aggiunge un tocco di creatività se volete catturare momenti divertenti con animali o bambini.
Il sistema di tracking AI riconosce persone, animali e oggetti, e può seguire automaticamente un soggetto selezionato ruotando su sé stesso o inseguendolo con il movimento. Funziona discretamente, anche se la reattività non è fulminea e in ambienti caotici può perdere il bersaglio.
Movimento e navigazione: autonomia relativa
Qui arriviamo al primo vero limite strutturale di Ebo Air 2 Plus. Il robot può muoversi in casa, evitare ostacoli, e tornare alla base per ricaricarsi. Quello che non può fare è decidere autonomamente un percorso di pattugliamento.
La prima volta che si vuole creare un percorso di sorveglianza, bisogna guidare manualmente Ebo come se fosse un’automobilina radiocomandata, “disegnando” il tragitto che dovrà poi ripetere. Si possono salvare fino a 10 percorsi diversi e programmarli a orari specifici. Una volta creati, i pattugliamenti funzionano bene e il robot riesce anche ad adattarsi se qualche ostacolo temporaneo (una sedia spostata, un giocattolo per terra) modifica leggermente l’ambiente.
Ma non esiste una modalità “esplora la casa autonomamente usando l’AI”. Non si può dire a Ebo “pattuglia tutte le stanze” lasciando che decida lui il percorso ottimale. Per un prodotto che integra ChatGPT e si presenta come “smart”, questa mancanza è sorprendente. Telecamere di sicurezza professionali costano meno e coprono comunque tutta la casa essendo fisse. Il valore aggiunto della mobilità viene parzialmente vanificato dalla necessità di programmazione manuale.
Il sistema di evitamento ostacoli funziona discretamente: Ebo riconosce le principali barriere e cerca di aggirarle. Con luce sufficiente è abbastanza affidabile, al buio le performance calano e il robot può trovarsi in difficoltà più facilmente.
La ricarica automatica funziona bene quando Ebo è nelle vicinanze della base. Il robot la riconosce tramite infrarossi e si parcheggia con precisione, anche in spazi relativamente angusti. Il problema emerge quando Ebo finisce molto lontano dalla base e perde l’orientamento: il ritorno può trasformarsi in un’odissea, con il robot che vaga senza trovare la strada. In alcuni test notturni ho dovuto recuperarlo manualmente.
Videochiamate: il killer feature inaspettato
Se dovessi identificare l’elemento più interessante e differenziante di Ebo Air 2 Plus, sarebbero le videochiamate bidirezionali. A differenza del modello standard Air 2, la versione Plus integra schermi sui due “occhi” che permettono vere videochiamate stile FaceTime.
Il funzionamento è semplice: chi è a casa (un bambino, un anziano, chiunque senza smartphone) può premere il naso di Ebo per avviare una chiamata. Sul robot apparirà il vostro viso, mentre voi vedrete tramite la fotocamera frontale chi vi sta chiamando. L’audio è bidirezionale con cancellazione del rumore AI che funziona bene, riducendo echi e distorsioni.
Questa funzione trasforma Ebo in qualcosa di unico: un sistema di comunicazione completamente indipendente da altri dispositivi. Per famiglie con bambini piccoli che non hanno ancora uno smartphone, o per controllare anziani che potrebbero avere difficoltà con la tecnologia tradizionale, è una soluzione genuinamente intelligente. Non serve cercare il telefono, sbloccare l’app, avviare la chiamata: basta premere il naso del robot.
La qualità video delle chiamate è buona, l’audio chiaro, e l’esperienza complessivamente fluida. È uno di quei casi in cui una feature “strana” sulla carta si rivela incredibilmente pratica nell’uso reale.
Intelligenza Artificiale: presente ma acerba
Ebo Air 2 Plus integra sia ChatGPT che Google Gemini, permettendo conversazioni con l’AI direttamente tramite il robot. L’idea è interessante: si preme un tasto, si parla a Ebo, e l’AI risponde tramite l’altoparlante integrato con una delle varie voci disponibili.
Il problema è nell’implementazione. Il sistema funziona così: Ebo registra la vostra voce, la trascrive in testo, invia il testo a ChatGPT/Gemini, riceve la risposta testuale, e la riproduce con sintesi vocale. Ogni passaggio aggiunge latenza e potenziali errori.
Il risultato? L’AI legge letteralmente tutto quello che gli viene restituito, inclusi asterischi di elenchi puntati, formattazioni markdown, e altri elementi di testo che non andrebbero pronunciati. Se chiedete una lista di consigli, Ebo vi leggerà “asterisco consiglio numero uno asterisco consiglio numero due”. Non è esattamente un’esperienza conversazionale naturale.
Inoltre, manca completamente il controllo vocale senza premere pulsanti. Non si può chiamare Ebo con un wake word tipo “Hey Ebo”, bisogna fisicamente premere il naso del robot o usare l’app. Per un dispositivo che vuole essere un companion familiare, è una limitazione un po’ frustrante.
Le “personalità” disponibili (diverse voci e stili conversazionali) aggiungono varietà, e per i bambini c’è una modalità pappagallo che ripete le frasi con voci buffe. Divertente per cinque minuti, dimenticabile dopo.
C’è potenziale, ma serve un aggiornamento software sostanziale per rendere questa feature davvero utile invece che una curiosità da mostrare agli ospiti.
Funzioni per animali domestici: più gioco che sostanza
Ebo Air 2 Plus si propone anche come dispositivo per intrattenere e monitorare gli animali domestici. La realtà è più sfumata delle promesse.
Il tracking automatico dei pet funziona: Ebo riconosce cani e gatti, può seguirli automaticamente ruotando su sé stesso o muovendosi, e permette di registrare i loro movimenti. Per chi vuole controllare cosa faccia il proprio animale durante il giorno, è sufficiente.
La funzione “Pet Finder” promette di cercare attivamente l’animale in casa. Nella pratica, Ebo si muove chiamando il pet con suoni preimpostati (abbai, miagolii) sperando di attirarlo nel campo visivo. Non è esattamente una ricerca intelligente, più un movimento casuale con audio.
Il modello Air 2 Plus, curiosamente, non include il puntatore laser che invece è presente sul modello standard Air 2. Scelta incomprensibile, visto che per i gatti il laser è probabilmente l’elemento di intrattenimento più efficace. Si possono aggiungere accessori esterni, ma a questo punto la proposta diventa confusa.
Durante i test, il mio gatto ha attraversato diverse fasi: curiosità iniziale, terrore quando Ebo ha iniziato a muoversi, indifferenza totale dopo tre giorni. Non tutti gli animali reagiscono positivamente a un oggetto mobile con occhi digitali che li insegue per casa. Il manuale suggerisce un’introduzione graduale, ma la verità è che alcuni pet semplicemente non accetteranno mai questo intruso.
Autonomia e praticità quotidiana
La batteria da 5000mAh promette diverse ore di autonomia, e nella pratica mantiene le promesse. Con uso intenso (pattugliamenti continui, videochiamate frequenti) Ebo Air 2 Plus dura circa 4 ore. In modalità standby o con controlli sporadici, si superano facilmente le 9-10 ore.
La ricarica automatica è comoda quando funziona: Ebo torna alla base, si parcheggia, e ricarica completamente in 3-4 ore. Il problema emerge quando il robot perde l’orientamento lontano dalla base, situazione non rara in case grandi o con layout complessi.
Lo storage include 32GB di memoria interna più una microSD da 32GB inclusa, espandibile fino a 256GB. Sufficiente per giorni di registrazioni continue. C’è anche un servizio cloud opzionale a pagamento con server europei GDPR-compliant, per chi preferisce backup esterni.
L’app Ebo Home è funzionale ma con una traduzione italiana approssimativa che rende alcune funzioni poco chiare. Termini tecnici tradotti male, menu con voci ambigue, istruzioni confuse. Si capisce che è stato sviluppato per il mercato asiatico e anglofono, con l’italiano aggiunto quasi come ripensamento.
La gestione multi-utente permette fino a 5 account con permessi differenziati: un amministratore e diversi ospiti. Utile per famiglie numerose, ma solo un utente alla volta può controllare attivamente il robot (gli altri possono vedere lo streaming ma non muoverlo).
Differenze con Ebo Air 2 standard
Vale la pena spendere qualche parola sulle differenze tra il modello Plus e il modello standard Air 2, che costa circa la metà (intorno ai 200 euro).
Il Plus offre: fotocamera 3K invece di 2K, videochiamate bidirezionali con schermo (la killer feature), integrazione ChatGPT e Gemini, batteria più capace (5000mAh vs 2450mAh), percorsi programmabili più complessi (10 invece di limitazioni maggiori), capacità di superare ostacoli fino a 10mm invece di 6mm.
Il modello standard Air 2 include invece il puntatore laser per gatti, assente sul Plus. Ha anche un display a matrice di punti personalizzabile per emoticon e messaggi, mentre il Plus ha schermi LCD completi.
Per chi cerca principalmente una telecamera mobile per animali domestici, il modello standard a metà prezzo ha più senso. Il Plus si giustifica solo se le videochiamate bidirezionali e l’autonomia maggiore sono funzioni davvero necessarie.
Verdetto: originale ma non per tutti
Al prezzo ufficiale di 359 euro, Enabot Ebo Air 2 Plus si colloca in una posizione di mercato curiosa. Non è abbastanza economico da essere un impulso acquisto, non è abbastanza professionale da competere con sistemi di sorveglianza dedicati, non è abbastanza raffinato da giustificare il premium rispetto al modello standard Air 2 che costa circa la metà.
È, essenzialmente, un prodotto di nicchia per utenti specifici. Famiglie con bambini piccoli che apprezzano le videochiamate indipendenti da smartphone troveranno valore reale. Chi vuole monitorare animali domestici in modo più interattivo rispetto a telecamere fisse potrebbe trovarlo divertente. Appassionati di gadget tecnologici che cercano l’ultimo oggetto curioso da mostrare agli amici andranno sul sicuro.
Per tutti gli altri, è difficile giustificare l’investimento. Le telecamere di sorveglianza tradizionali costano meno e coprono meglio gli spazi fissi. Gli assistenti vocali smart sono più capaci nell’interazione AI. I giocattoli per animali domestici sono più economici e spesso più efficaci.
I limiti strutturali pesano: navigazione che richiede programmazione manuale, integrazione AI acerba, mancanza di controllo vocale, traduzione italiana approssimativa. Sono tutti elementi risolvibili con aggiornamenti software, ma al momento dell’acquisto vanno messi in conto.
Il vero punto di forza è l’originalità. Ebo Air 2 Plus è genuinamente diverso da qualsiasi altro dispositivo smart per la casa, e c’è un piacere intrinseco nel possedere qualcosa che nessun altro ha. È divertente, è carino, genera conversazione. Ma “divertente e carino” a 359 euro deve fare i conti con aspettative più alte.
Se rientraste nel target perfetto (famiglia con bambini o animali, casa su singolo piano, interesse per gadget tecnologici), Ebo Air 2 Plus potrebbe rivelarsi un acquisto sorprendentemente azzeccato. Per tutti gli altri, probabilmente è meglio aspettare una prossima generazione più raffinata, o considerare il modello Air 2 standard che a metà prezzo offre l’80% delle funzioni senza alcune delle limitazioni del Plus.
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