
Come barcamenanrsi fra l’enorme scelta di servizi di streaming musicale che il web ci offre al giorno d’oggi? Su MistergGadget.Tech proviamo ad aiutarti, con un’elenco dei migliori e qualche utile confronto.
Indice
Il panorama dello streaming musicale nel 2025 è più ricco e variegato che mai. È difficile decretare, se esiste, un unico migliore servizio. È possibile però trovare quello più adatto alle tue esigenze specifiche. Che tu sia un audiofilo incallito alla ricerca della purezza sonora, un avventuriero musicale sempre a caccia di nuove scoperte, un pendolare che ha bisogno della sua musica offline, o un utente fedele a un ecosistema specifico, esiste un servizio fatto apposta per te. Devi solo trovarlo.
Servizi di streaming musicale gratuiti e senza pubblicitÃ
Parliamoci chiaro: la parola gratuito nel mondo dello streaming musicale è spesso associata a pubblicità e limitazioni. Si tratta del modello dei servizi di streaming musicale freemium, dove l’obiettivo è invogliarti a sottoscrivere un abbonamento a pagamento. Esistono alternative per avere musica senza pubblicità e a costo zero? Dipende innanzitutto dal significato dato al senza pubblicità e gratuito. Se cerchi un servizio legale e completamente privo di interruzioni, la risposta è quasi sempre no. Tuttavia, ci sono alcune strategie e piattaforme che si avvicinano a questa esigenza.

Una possibilità è sfruttare le prove gratuite offerte dai servizi premium. Quasi tutti i maggiori player (Spotify Premium, Apple Music, Amazon Music Unlimited, YouTube Music Premium, ecc.) offrono periodi di prova che vanno da uno a tre mesi. Durante questi periodi, puoi godere di tutte le funzionalità a pagamento, inclusa l’assenza di pubblicità . Non è un servizio gratuito a lungo termine, ma può essere un ottimo modo per testare diverse piattaforme e goderti un po’ di musica in santa pace prima di decidere di sottoscrivere un abbonamento. Ricorda sempre di disdire prima della scadenza del periodo di prova se non intendi proseguire, per evitare addebiti indesiderati.
Un’altra opzione è considerare piattaforme meno mainstream o dedicate a generi musicali specifici. Bandcamp, ad esempio, è una piattaforma dove gli artisti possono vendere direttamente la loro musica. Molti offrono brani in streaming gratuito (con la possibilità di acquistarli) e spesso non ci sono pubblicità intrusive. Non è un servizio di streaming alla Spotify con milioni di brani di tutti gli artisti, ma è un’ottima risorsa per scoprire nuova musica indipendente e supportare direttamente gli artisti.

E poi c’è YouTube, con il suo servizio di streaming musicale YouTube Music, offerto con l’abbonamento Premium senza pubblicità . Ma anche la versione gratuita di YouTube standard ti permette di ascoltare praticamente qualsiasi canzone. Il rovescio della medaglia? Le pubblicità sono onnipresenti e spesso la qualità audio non è paragonabile a quella dei servizi dedicati. Però, se sei disposto a sopportare le interruzioni, è una risorsa musicale pressoché illimitata. Alcuni utilizzano ad-blocker per aggirare le pubblicità su YouTube, ma è una pratica alla quale il sito sta dando filo da torcere, con l’introduzione di nuovi sistemi di rilevamento.
Infine, potremmo considerare le stazioni radio online gratuite, come TuneIn Radio o le web radio di emittenti tradizionali. Anche qui, la pubblicità è presente, ma l’esperienza è più simile a quella della radio tradizionale, dove non scegli tu i brani ma ti godi una selezione curata. Un servizio di streaming musicale completamente gratuito, senza pubblicità e con un catalogo paragonabile ai giganti del settore, è un’utopia. La sostenibilità di questi servizi dipende dagli abbonamenti o dalla pubblicità . La chiave è capire quale sia il compromesso ideale tra costo, interruzioni e disponibilità del catalogo.
Streaming musicale in alta qualitÃ
Per gli amanti del suono cristallino, della profondità delle basse frequenze e della brillantezza degli alti, la qualità audio non è un optional, ma una necessità . Fino a qualche anno fa, lo streaming musicale era spesso sinonimo di compressione e perdita di dettagli. Oggi, fortunatamente, il panorama è radicalmente cambiato e i servizi di streaming ad alta risoluzione (Hi-Res Audio) stanno diventando sempre più accessibili.
Ma cosa significa esattamente alta qualità nello streaming musicale? Non parliamo solo di bitrate (il numero di bit al secondo che compongono il flusso audio), ma anche di profondità di bit (che determina la gamma dinamica e il rumore di fondo) e frequenza di campionamento (quante volte al secondo il suono viene “campionato” per essere convertito in digitale). La qualità standard CD è di 16 bit/44.1 kHz, mentre l’audio ad alta risoluzione supera questi valori, arrivando spesso a 24 bit/96 kHz o addirittura 192 kHz.

TIDAL è stato uno dei pionieri in questo settore. Con il suo piano HiFi e HiFi Plus, offre musica in qualità CD e, per il piano più costoso, in formato Master Quality Authenticated (MQA) che promette una qualità audio paragonabile agli originali master in studio. L’MQA è una tecnologia proprietaria che mira a piegare i file ad alta risoluzione in dimensioni più gestibili, per poi spiegarli al momento della riproduzione. TIDAL si distingue anche per la sua enfasi sulla remunerazione degli artisti, che secondo quanto dichiarano, ricevono una percentuale maggiore rispetto ad altri servizi.
Amazon Music Unlimited ha fatto un grande passo avanti introducendo l’audio HD e Ultra HD senza costi aggiuntivi per gli abbonati Unlimited. La qualità dell’Ultra HD di Amazon è davvero notevole e, per il prezzo, è un’offerta molto competitiva. Apple Music a sua volta ha introdotto la musica lossless e l’audio spaziale con Dolby Atmos senza costi aggiuntivi per tutti gli abbonati. Sebbene non sia un formato ad alta risoluzione in senso stretto, l’audio spaziale con Dolby Atmos è una rivoluzione per l’ascolto e offre un’esperienza completamente nuova e coinvolgente, soprattutto con le cuffie compatibili.
Qobuz è un altro gigante dell’audiofilia. Offre un catalogo immenso di musica in formato lossless (FLAC) fino a 24 bit/192 kHz e si concentra esclusivamente sulla musica ad alta risoluzione. A differenza di TIDAL e Amazon, Qobuz non utilizza MQA, ma si affida a formati aperti. Offre anche la possibilità di acquistare album e tracce singole in alta risoluzione. Qobuz è spesso considerato il benchmark per la qualità audio pura.
Spotify, infine, è stato per anni in ritardo sul fronte dell’alta qualità , ma sembra aver finalmente colmato il gap. Si prevede infatti che nel 2025 Spotify HiFi sarà ampiamente disponibile, offrendo musica in qualità CD lossless. L’impatto di Spotify HiFi, visto l’alto numero di utenti, potrebbe rendere l’audio lossless uno standard.
Streaming musicale offline
Una delle caratteristiche più apprezzate e delle più utili che giustifica ampiamente il costo di un abbonamento premium, l’ascolto sui servizi di streaming musicale offline non può mancare. Come funziona? Semplicemente, quando scarichi un album, una playlist o una singola canzone, il file audio viene memorizzato localmente sul tuo dispositivo. Questo significa che non hai bisogno di una connessione internet attiva per riprodurlo. Il file è come bloccato all’interno dell’applicazione del servizio di streaming e non può essere esportato o riprodotto con altri software, ma questo è un piccolo prezzo da pagare per la comodità .
Spotify Premium, Apple Music, Amazon Music Unlimited, YouTube Music Premium e TIDAL (solo per citarne alcuni) offrono tutti la possibilità di scaricare musica per l’ascolto offline. Il processo è solitamente molto intuitivo: basta selezionare l’album o la playlist desiderata e toccare l’icona di download. I brani scaricati vengono poi raggruppati in una sezione dedicata all’interno dell’app, rendendo facile trovarli e riprodurli anche quando sei offline.
Alternative a Spotify: un mondo oltre il gigante verde
Spotify è, senza dubbio, il re incontrastato dello streaming musicale. Con la sua interfaccia intuitiva, algoritmi di raccomandazione potenti e un catalogo immenso, ha conquistato milioni di utenti in tutto il mondo. Ma questo non significa che sia l’unica opzione valida, né la migliore per tutti. Anzi, ci sono diverse alternative eccellenti che potrebbero adattarsi meglio alle tue esigenze, sia che tu sia un audiofilo, un fan di Apple, un amante dei podcast o semplicemente alla ricerca di qualcosa di diverso.
Se sei profondamente immerso nell’ecosistema Apple (iPhone, iPad, Mac, Apple Watch, HomePod), Apple Music è un’alternativa estremamente valida e spesso la più sensata. Non approfondiremo questo confronto in questa pagina, ma ti rimandiamo all’approfondimento se sei interessato a saperne di più.
Un’altra ottima scelta, soprattutto se sei già un utente Amazon Prime. Amazon Music Unlimited offre un catalogo vastissimo e, come accennato, un’ottima qualità audio. In termini di costi, offre un piano individuale per non-Prime al costo di 10,99 € al mese ed uno individuale per clienti Prime pagando 9,99 € al mese o 99 € all’anno, includendo audio HD e Ultra HD. Esistono poi i piani famiglia a 17,99 € al mese (per non-Prime) o 15,99 € al mese / 159 € all’anno (per clienti Prime) che permette fino a 6 account separati. E single Device, il piano più economico a 4,99 € al mese, progettato per l’ascolto su un singolo dispositivo Amazon Echo o Fire TV. Ha funzionalità limitate.
Se sei un assiduo frequentatore di YouTube per la musica, YouTube Music Premium è la scelta naturale. Oltre ai brani ufficiali, hai accesso a live performance, remix, cover e tutto ciò che è su YouTube. L’abbonamento Premium elimina le pubblicità anche su YouTube “standard” e permette la riproduzione in background. In fine, ti parliamo di Deezer, un servizio robusto con un catalogo ampio e alcune funzionalità interessanti, come ad esempio la raccomandazione personalizzata che combina musica vecchia e nuova in base ai tuoi gusti.
La sinfonia perfetta nel 2025 la scegli tu
Abbiamo esplorato le opzioni gratuite (con i loro compromessi), ci siamo immersi nel mondo dell’alta qualità con TIDAL, Amazon Music Unlimited, Apple Music e Qobuz, abbiamo capito l’importanza dell’ascolto offline mettendo a confronto i due giganti, Apple Music e Spotify.
La nostra raccomandazione finale è sempre la stessa: sperimenta. Quasi tutti i servizi offrono periodi di prova gratuiti, che vanno da un mese a tre mesi. Sfruttali al massimo! Prova diversi servizi, valuta le loro interfacce, la qualità del loro catalogo per i tuoi generi preferiti, l’efficacia dei loro algoritmi di raccomandazione e la stabilità delle loro app sui tuoi dispositivi. Ascolta la stessa canzone su piattaforme diverse per percepire le differenze di qualità audio (se hai l’hardware adeguato).
Il mondo della musica è un universo vastissimo e personale. Scegliere il servizio di streaming giusto significa trovare lo strumento che ti permette di esplorarlo al meglio, con la qualità e la libertà che desideri. Che la tua colonna sonora del 2025 sia sempre perfetta!