Prese smart: consumano energia anche quando sono "spente"? Facciamo chiarezza (MisterGadget.tech)
Le prese smart promettono case più intelligenti e bollette più leggere, ma questi comodi dispositivi consumano elettricità a loro volta, anche quando non li usiamo attivamente? Ecco cosa c’è da sapere per un utilizzo consapevole.
Sempre più persone cercano soluzioni per rendere le proprie case più “intelligenti”, e uno strumento sempre più diffuso per raggiungere questo obiettivo sono le prese intelligenti (o smart plug). Questi dispositivi sono diventati un modo semplice ed economico per controllare elettrodomestici e apparecchiature elettroniche da remoto, persino quelle che non sono nativemente smart. Dalle lampade alla macchina del caffè, passando per ventilatori e sistemi di intrattenimento, le applicazioni creative sono numerose, e uno dei principali argomenti a loro favore è la promessa di contribuire a ridurre i costi energetici.
Tuttavia, potreste rimanere sorpresi nell’apprendere che questi pratici dispositivi consumano elettricità a loro volta, anche quando l’apparecchio che controllano è spento. La ragione di questo consumo energetico, spesso definito “fantasma” o “vampiro”, è piuttosto semplice: le prese intelligenti devono rimanere costantemente connesse alla rete Wi-Fi domestica (o ad altri protocolli come Zigbee/Matter, a seconda del modello) per poter ricevere comandi dallo smartphone, rispondere agli input vocali tramite assistenti digitali e seguire le routine o le programmazioni impostate. Ciò significa che, in qualche misura, sono sempre attive, anche quando sembrano “spente”.
Fortunatamente, la quantità di energia che consumano in modalità standby è generalmente minima e, singolarmente, non tale da avere un impatto drammatico sulla bolletta elettrica. La maggior parte dei modelli di prese intelligenti in commercio assorbe circa 0,5 – 2 watt di potenza quando è inattiva, ma connessa. Se ipotizziamo un consumo medio di 1 watt, in un anno intero (8760 ore) una singola presa smart consumerebbe 8,76 chilowattora (kWh). Considerando un costo medio dell’energia elettrica in Italia che può variare significativamente (ad esempio, ipotizziamo tra 0,15 €/kWh e 0,25 €/kWh, ma è sempre bene verificare la propria tariffa), l’esborso annuale per una singola presa smart si attesterebbe tra 1,30 € e 2,20 € circa.
Sebbene questo consumo sia relativamente basso rispetto ad altri elettrodomestici, è importante considerare l’effetto cumulativo. Se utilizzate diverse prese intelligenti in casa, la somma di questi piccoli consumi “fantasma” potrebbe iniziare a farsi notare, specialmente se sono tutte connesse 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Come accennato, la quantità esatta di energia utilizzata da una presa intelligente in standby varierà da modello a modello, ma il consumo medio si attesta su valori bassi. Questa minima richiesta energetica è il “costo” inevitabile per mantenere attive le loro funzionalità smart, come la connettività di rete e la capacità di rispondere ai comandi. Non esiste, al momento, una soluzione per azzerare completamente questo consumo se si desidera che la presa rimanga raggiungibile da remoto.
È interessante notare che molti dispositivi elettronici moderni, soprattutto quelli di fascia alta, hanno ottimizzato notevolmente il loro consumo in modalità standby, a volte assorbendo meno energia delle prese intelligenti stesse.Ad esempio, una PlayStation 5 in modalità riposo (con le impostazioni di risparmio energetico predefinite) può consumare solo 0,3-0,5 watt, e alcuni modelli di TV OLED recenti, come quelli di Samsung o LG, possono attestarsi su valori simili (circa 0,5 watt) in standby. Di conseguenza, quando si utilizza una presa intelligente con questi dispositivi elettronici più recenti ed efficienti, si potrebbe paradossalmente aumentare leggermente il consumo energetico complessivo a riposo, poiché la presa stessa potrebbe assorbire più potenza in standby del dispositivo che sta controllando (se quest’ultimo fosse lasciato direttamente in standby).
Tuttavia, il vero vantaggio delle prese intelligenti nel risparmio energetico si manifesta con i dispositivi elettronici più datati o meno efficienti, che tendono ad avere “carichi fantasma” o “consumi residui” in standby ben più elevati (talvolta diversi watt). In questi casi, le prese intelligenti possono effettivamente aiutare a risparmiare denaro e ènergia, permettendo di spegnere completamente questi apparecchi da remoto o tramite programmazione oraria, eliminando del tutto il loro consumo in standby quando non sono necessari. Molte prese smart offrono anche funzionalità di monitoraggio dei consumi, aiutando a identificare gli elettrodomestici più energivori e a gestirli in modo più consapevole.
In definitiva, sebbene le prese intelligenti consumino una piccola quantità di energia per funzionare, il loro utilizzo strategico, specialmente su apparecchi più vecchi o con elevati consumi passivi, può portare a un bilancio energetico positivo e a una maggiore comodità nella gestione della casa.
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