
Philips Business Monitor LCD 24B2G5301 ha linee essenziali (mistergadget.tech)
Chi pensa che un monitor da 24 pollici sia ormai troppo piccolo per lavorare, non ha ancora fatto i conti con il Philips Business Monitor LCD 24B2G5301. Certo, non stiamo parlando del classico schermo ultra-wide per montaggi video o del display su cui guardare contenuti in 4K da 32 pollici in su, ma qui il punto non è quanto è grande, è quanto è comodo.
+ Dock station integrata
+ Porta USB-C con Power Delivery
+ Buona fedeltà dei colori
+ Comando rapido da tastiera
– Luminosità non elevatissima
– Mancanza del supporto HDR
Questo modello di Philips, pensato per un uso professionale, è uno di quei prodotti in cui la forma segue la funzione, ma con un occhio di riguardo anche all’estetica. E sì, forse non costa poco per la sua taglia, ma sotto ci sono chicche che non si vedono al primo sguardo.
Bisogna ricordare che il marchio Philips è diviso ormai tra diverse entità, completamente isolate l’una dall’altra, per cui il mondo dei monitor di Philips non ha alcun rapporto con quello dei televisori, di cui più volte abbiamo parlato per la soluzione ambilight. Avevamo provato in passato altri Display Philips Monitor e il minimo comune denominatore è sempre stato quello della qua
Design
In un panorama in cui spesso i monitor da ufficio sembrano oggetti anonimi da dimenticare dietro una pila di documenti, il Philips 24B2G5301 si distingue. Non per effetto wow o per LED RGB che lampeggiano a ritmo di musica, ma per l’eleganza sobria e funzionale che sembra sussurrare: “sì, sono un monitor da ufficio, ma ho classe”.

La base è solida, ben rifinita, e il supporto ha un design pulito, con linee essenziali e un’attenzione al dettaglio che si nota solo quando lo si guarda da vicino. Il bordo inferiore è minimale, i profili sono sottili e tutto il corpo ha una finitura che lo rende adatto tanto a un open space quanto a uno studio direzionale.
Non siamo davanti a un oggetto che cerca di imporsi nella stanza: il suo pregio è proprio la discrezione. È regolabile in altezza, ruotabile e inclinabile, con un sistema che permette anche la modalità pivot. Tutto questo senza cigolii o sensazioni di fragilità. E il passacavi integrato alla base è una di quelle cose che ti fanno domandare perché non siano standard su tutti i monitor da scrivania.
C’è anche un altro dettaglio curioso: sul lato sinistro del monitor c’è una sorta di levetta estraibile, sul cui funzionamento ho speso circa un’ora, nel tentativo di comprendere che tipo di opzioni innescasse: dopo un simposio di scienziati (mancati) abbiamo scoperto dal manuale di istruzioni che è un semplice supporto a cui appoggiare le cuffie, per chi le usa. E’ incredibile quanto utili possano essere le istruzioni.
Specifiche tecniche
Philips ha scelto un pannello IPS da 24 pollici con risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel), una scelta ormai classica ma ancora efficace per questa dimensione. I colori sono ben bilanciati, con una copertura sRGB al 110% dichiarata, che nella realtà restituisce una buona fedeltà cromatica per chi lavora con contenuti grafici leggeri o per la semplice gestione documentale. I 100 Hz di refresh rate non lo rendono un monitor da gaming (né vuole esserlo), ma sono comunque un piccolo plus per chi si aspetta un’esperienza più fluida nella navigazione e nell’uso quotidiano.
Il tempo di risposta dichiarato è di 4 ms (GtG), un valore più che sufficiente per l’utilizzo da ufficio e per eventuali sessioni di editing o gestione di dashboard dinamiche. Il contrasto è nella media per un IPS, con un rapporto di 1500:1 e una luminosità massima di 300 cd/m², che basta in ambienti ben illuminati ma non è pensato per chi lavora con il sole in faccia o con spot luminosi diretti.

Dove invece il monitor fa il salto di categoria è nelle connessioni. Oltre agli ingressi DisplayPort 1.4, HDMI 1.4, la vera chicca è la porta USB-C con Power Delivery fino a 100W. Questa sola caratteristica giustifica in parte il prezzo non proprio popolare: con un solo cavo si collega il PC, si alimenta, si trasmette il video e si accede alle periferiche collegate alla Dock integrata. Per chi ha un portatile moderno, è una comodità che riduce drasticamente il caos sulla scrivania.
Ci sono diverse porte da sfruttare sia nella parte inferiore che in quella laterale, per un accesso più comodo, soprattutto quando si collegano le periferiche.
Performance
Nel mondo reale, che poi è quello dove si lavora davvero e non quello delle schede tecniche, il Philips 24B2G5301 si comporta esattamente come dovrebbe. Si accende in pochi secondi, gestisce senza problemi anche più sorgenti, ed è sorprendentemente pratico grazie a un trucchetto da tastiera: premendo tre volte consecutive il tasto “Control”, si cambia input video. Sembra un dettaglio, ma per chi ha più dispositivi collegati (magari un desktop e un laptop in alternanza), fa una differenza concreta.
Il pannello IPS garantisce angoli di visione molto ampi, che lo rendono adatto anche per presentazioni rapide con colleghi al volo davanti alla scrivania. Non è un display HDR, non ha contrasto dinamico da cinema, ma restituisce un’immagine pulita, stabile, senza flickering, e soprattutto con modalità di riduzione della luce blu che si sentono davvero quando si lavora per ore. Non sono feature marketing, funzionano.

Altro dettaglio non trascurabile: la Dock station integrata, con due porte USB-A 3.2, una USB-B upstream, e la porta Ethernet RJ45, consente di usare il monitor come vero e proprio hub centrale per tutta la propria postazione. Niente più adattatori, niente docking station aggiuntive: tutto è già lì, e funziona appena si collega il cavo USB-C.
Che faccio, lo compro?
Philips Business Monitor 24B2G5301 è un oggetto ben progettato, con una serie di piccole attenzioni che non si notano a prima vista ma che fanno la differenza nell’uso quotidiano. Non è economico, perché 300 euro per un monitor da 24 pollici con risoluzione Full HD fanno un po’ storcere il naso. Ma se si guarda oltre le dimensioni e ci si concentra sulle funzionalità, si capisce che il prezzo è commisurato al tipo di utilizzo per cui è pensato.
È un prodotto pensato per chi lavora, per chi ha bisogno di una postazione ordinata, efficiente e flessibile. Se si possiede un portatile moderno, magari con sole porte USB-C, l’integrazione con questo monitor è un sogno. Meno cavi, meno stress, più produttività.
Forse non è il monitor ideale per tutti, soprattutto per chi cerca qualcosa di più grande o più adatto all’intrattenimento. Ma nel suo segmento, è uno dei pochi che riesce davvero a combinare funzionalità, qualità costruttiva ed eleganza, senza scivolare in inutili orpelli.
