La decisione di Dazn è inaspettata e arriva come una doccia fredda per tutti gli utenti. Infatti questa volta l’intervento è drastico.
L’azienda ha deciso di denunciare coloro che guardano le IPTV e che quindi violano i diritti che sono stati acquistati. Quindi ha deciso sostanzialmente di trascinare tutti i nomi di chi ha utilizzato tali servizi illegali direttamente in tribunale.
Questo è un cambiamento di rotta epocale, che sorprende non poco. Praticamente chi, in questo periodo ha guardato le partite di serie A con il “pezzotto” potrebbe andare incontro a problematiche con le autorità e pagare una multa salata visto che la normativa è cambiata e ora si parla di cifre notevoli.
Dazn contro il pezzotto: pronta a trascinare gli utenti in tribunale
Dazn ha deciso di intraprendere un’azione legale, recuperare i nomi di tutti coloro che ne hanno fatto uso. Mentre le altre volte appariva più come una minaccia che come una realtà, questa volta al contrario le cose sono molto serie, Dazn già si è adoperata e ha chiesto alla Procura di Catania tutti i nomi di quella che è una delle principali organizzazioni che hanno portato la pirateria audiovisiva in Italia, Croazia, Olanda, Gran Bretagna, Svezia, Svizzera e Romania.
Una volta ottenuti i nomi, Dazn denuncerà ogni singolo utente. Coloro che hanno preso parte all’uso di questo sistema, rischiano oggi una multa fino a 5 mila euro. Sicuramente è una mossa estrema, mai fatta prima d’ora, ma è ovviamente una decisione per intervenire con quegli utenti che violano la legge. Un segno chiaro che faccia anche comprendere a tutti che non ogni cosa è lecita, ci sono margini da rispettare e regole molto precise.
La lotta al pezzotto con la nuova legge è chiara e severa, anche perché proprio nel testo vi è questo passaggio specifico: “sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate condotte penalmente rilevanti (…) devono segnalare, senza ritardo, all’autorità giudiziaria o alla Guardia di finanza tali circostanze, fornendo tutte le informazioni disponibili”.
Viene anche chiarito che: “la sanzione amministrativa è aumentata sino ad euro 5.000 ed il fatto è punito con la confisca degli strumenti e del materiale, con la pubblicazione del provvedimento su due o più giornali quotidiani a diffusione nazionale o su uno o più periodici specializzati nel settore dello spettacolo”. Quindi si parte da un minimo di 150 per arrivare fino a 5000 euro per chi nel tempo ha reiterato il comportamento. Resta comunque una condonna che viola la legge e quindi Dazn è nel suo diritto di applicare quanto riportato nelle sedi opportune.