Recensione Nothing Ear (Stick), prezzo e scheda tecnica degli auricolari Nothing
La società Nothing, che molti conoscono per lo smartphone Nothing Phone 1 e per gli auricolari Nothing Ear 1, allarga il suo portfolio di prodotti con nuovi auricolari bluetooth, la recensione di Nothing Ear (Stick), il cui nome deriva dalla curiosa forma della custodia, ti racconta come funzionano e come si usano al meglio.
Indice
Come sono fatti gli auricolari Nothing Ear (Stick)
Non farti tradire dal loro aspetto, gli auricolari Nothing Ear (Stick) non sono pensati per un pubblico prettamente femminile, come si potrebbe essere indotti a pensare. La forma della custodia è semplicemente più congegnale per il trasporto, ma soprattutto per dare un’eccellente capacità di ricarica, di cui ti parleremo in seguito.
C’è un altro elemento importante, che riguarda Nothing Ear (Stick), ovvero che questa non è un’evoluzione di Nothing Ear 1, stiamo parlando di una differente famiglia di prodotti che si affianca a quella che già conosciamo, come se fossero un modello diverso. E le differenze, in effetti, ci sono, a partire dal fatto che questi sono auricolari Open Fit, con un design che non “chiude” il condotto auricolare sigillandolo. Questo rende molto comodo l’uso prolungato degli auricolari, ma c’è il lato negativo non c’è sistema di soppressione automatica del rumore. Con questo tipo di design non sarebbe possibile implementare una riduzione del rumore davvero efficace.
La scheda tecnica di Nothing Ear (Stick) è molto interessante, perché l’azienda ha introdotto molte soluzioni, che pur non essendo particolarmente originali, sono sicuramente molto funzionali, a partire dal design dei terminali, che sono curvi e si adattano facilmente a qualunque forma del padiglione auricolare.
I nuovi auricolari Nothing Ear (Stick) hanno un design molto originale, che richiama il tema del design un po’ “retro” dei precedenti prodotti della famiglia, con un peso ridotto ai minimi termini, addirittura di 4.4 grammi per ogni auricolare.
Il suono è diffuso attraverso un driver con disegno proprietario, da 12.6 mm, che è stato realizzato con i migliori magneti sul mercato per rispondere a tutte le gamme di frequenza con il migliore risultato possibile. I bassi, in particolare, beneficiano della soluzione Bass Lock Technology, software intelligente che misura la forma del canale uditivo e si regola di conseguenza.
La struttura di Nothing Ear (Stick) è ottimizzata per la qualità vocale in conversazione, con una soluzione chiamata Clear Voice, ma gli ingegneri hanno pensato anche a chi usa gli auricolari per il gaming: quando si usano app di gioco, Nothing Ear (Stick) si mettono automaticamente in modalità di bassa latenza. Tra l’altro, con Android si può usare la funzione Fast Pair, per un abbinamento semplificato.
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Controlli manuali “sui bastoncini”
Sul bastoncino di ciascuno auricolare, c’è una zona sensibile al tocco, per il controllo manuale, che funziona anche con le mani bagnate. Ovviamente, le funzionalità di Nothing Ear (Stick)sono ottimizzate per lo smartphone Nothing Phone (1), con accesso diretto al controllo degli auricolari dalle impostazioni del cellulare.
La batteria di Nothing Ear (stick) arriva a 7 ore con l’ascolto di musica e 3 ore in conversazione telefonica; bastano 10 minuti di carica per avere due ore di ascolto, mentre la custodia garantisce ulteriori 22 ore di ascolto musicale. Non c’è la ricarica wireless.
Come funzionano gli auricolari Nothing Ear (Stick)
Raccontare l’esperienza d’uso con questi auricolari e scrivere la recensione di Nothing Ear Stick non è impresa semplice: per chi sta valutando l’acquisto di nuovi auricolari bluetooth sarebbe in primo luogo importante capire lo spirito di Nothing e della sua proposta.
Questo è un passaggio complicato, perché parliamo di un marchio nuovo, praticamente sconosciuto al grande pubblico, ma che gode di un entusiasmo pazzesco da parte del ristretto gruppo di utenti che invece lo conosce e lo apprezza. E’ un po’ come se parlassimo di un gruppo musicale indie: conosciuto da pochi, ma osannato da quelli che hanno già scoperto la loro musica.
I dispositivi di Nothing vanno valutati con questa prospettiva, quella di un marchio di nicchia, il cui prodotto va considerato quasi artigianale, per la sua originalità e (anche) per il suo prezzo. Solo in questa ottica si può comprendere perché gli auricolari di un’azienda quasi sconosciuta siano proposti ad un prezzo quasi doppio rispetto a quelli di altri marchi, come Xiaomi, OnePlus o Realme, con le stesse caratteristiche.
Nothing Ear (Stick), come già anticipato, sono auricolari open fit: non hanno quindi terminali in silicone che “isolano” dall’esterno. Questa è una scelta ben precisa per differenziare dal modello Nothing Ear 1, ma può rappresentare anche un notevole vantaggio, per quegli utenti che non amano l’effetto “tappo”. Sono moltissimi quelli che amano le soluzioni Open Fit, perché comode da indossare per un lungo periodo, ma soprattutto perché meno invasive.
Avere una struttura di questo tipo esclude automaticamente un’opzione: non c’è la riduzione automatica del rumore, che funziona solo con i terminali in silicone. Qualcuno in passato ci ha provato a fare auricolari Open Fit con la pretesa di far funzionare la soppressione automatica del rumore, il risultato era stato deludente. Non è il caso di Nothing Ear (stick) che sono molto gradevoli da usare.
Il suono è ricco, corposo, con una buona presenza dei bassi, anche se soffre un po’ del classico “tratto asiatico”, ovvero la tendenza ad esagerare con medi e alti. Per questa ragione, è indispensabile l’uso dell’applicazione Nothing X, che viene lanciata con i nuovi auricolari, il cui scopo è quello di gestire tutti i dispositivi Nothing di oggi e quelli che arriveranno.
La nuova app, infatti, oltre a garantire una serie di funzioni, permette anche di gestire l’equalizzazione del suono, con una soluzione piuttosto originale, per come si presenta graficamente. Grazie alla personalizzazione dell’equalizzazione, si può correggere l’eccessiva presenza di frequenze medie e alte, che rende il suono troppo “sibilante”, con moltissimi generi musicali.
Ottima invece la soluzione “clear voice”, per isolare la voce dai rumori esterni, che garantisce conversazioni con ascolto di ottima qualità.
Nothing Ear (stick), prezzo e disponibilità
Gli auricolari Nothing Ear (Stick) sono in vendita dal 4 novembre 2022 al prezzo di 119 euro, superiore a quello di Nothing Ear (1), il cui prezzo però salirà di circa 50 euro, per posizionarsi a 149 euro. Questa informazione, in realtà, non è ancora stata ufficializzata, ma è data per certa da molte fonti di informazione.
Le differenze tra Nothing Ear (1) e Nothing Ear (Stick)
Non ci sono molte differenze tra Nothing Ear (1) e Nothing Ear (Stick) ma quelle poche sono particolarmente significative, in primo luogo perché non c’è la riduzione automatica del rumore, che è un dettaglio rilevante sul fronte qualitativo.
Altra differenza importante è data dal fatto che la custodia di Nothing Ear (1) ha la ricarica wireless, che invece non c’è in quella di Nothing Ear (Stick).
La mancanza di un sistema automatico di riduzione del rumore è connessa anche alla diversa struttura degli auricolari, Nothing Ear (1) hanno terminali in silicone per l’isolamento passivo, mentre Nothing Ear (Stick) sono Open Fit.
Recensione Nothing Ear (Stick), le conclusioni
La recensione di Nothing Ear (Stick) si può sintetizzare con un giudizio qualitativo positivo, dato dall’equilibrio complessivo tra il prezzo di questi auricolari Bluetooth e le loro prestazioni. Anche il design sia della confezione che dei singoli auricolari è particolarmente interessante, perché per una volta non siamo costretti ad utilizzare dei cloni di AirPods.
Come già descritto nella nostra recensione, anche se il suono è stato tarato con qualche eccesso per le frequenze medie e alte, l’ascolto è comunque molto piacevole e c’è una buona presenza anche dei bassi. Ciò che poi rende ancora più completa questa proposta è la disponibilità di un equalizzatore, che permette di personalizzare tutte le diverse bande di frequenza.
La batteria non è tra le migliori del mercato, ma nonostante questo abbiamo un parere positivo sulla nostra prova di Nothing Ear (Stick), anche se il prezzo rischia di ridurre drasticamente l’interesse da parte di coloro che non conoscono questo marchio. Quello su cui invece non abbiamo dubbi è l’originalità del design, una ventata di freschezza rispetto alle decine di cloni oggi presenti sul mercato.
+ gestione dell’equalizzazione
+ buon isolamento della voce in chiamata
– batteria discreta, ma non eccellente