Sviluppatori italiani videogiochi: arriva una svolta?

Luca Viscardi23 Maggio 2020
Thalita-Malago
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Con l’ultimo decreto rilancio, per la prima volta il governo italiano riconosce l’importanza strategica degli sviluppatori italiani videogiochi.

Nel decreto è infatti previsto un sostegno per le aziende del settore, che cambia a seconda di dimensione e fatturato.

E’ la prima volta che accade, forse una svolta digitale importante del nostro esecutivo, che ha incluso anche altre startup tecnologiche nelle categorie che riceveranno finanziamenti.

Ne parlo con Thalita Malagò, direttore generale di IIDEA, Italian Interactive Digital Entertainment Association, quella che una volta si chiama AESVI.

Abbiamo affrontato anche dati interessanti sullo stato del settore in periodo di emergenza.

Ecco il testo del comunicato relativo all’iniziativa di governo.

Sviluppatori italiani videogiochi e crisi: l’iniziativa del governo

IIDEA, l’associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, esprime la sua soddisfazione per l’introduzione del “First Playable Fund” nell’ambito del DL Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 13 maggio.

La misura consiste in un fondo per il finanziamento di prototipi di videogiochi e ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo dell’industria dei videogiochi a livello nazionale.

Un recente studio della federazione europea degli sviluppatori EGDF sull’impatto dell’emergenza Covid-19 sugli studi di sviluppo in Europa, mostra come i team basati in sud Europa siano i più pessimisti riguardo al loro futuro, con un rischio concreto di chiusura di molti studi indipendenti già nel corso di quest’anno.

Ciò si spiega non solo con il fatto che i paesi del Sud Europa, compresa l’Italia, siano i più colpiti dall’emergenza stessa, ma anche per la scarsità di sostegno pubblico al settore che caratterizza in particolar modo il nostro Paese.

Il First Playable Fund approvato con il DL Rilancio prevede una dotazione finanziaria iniziale di 4 milioni di euro per il 2020. Sarà destinato a sostenere le fasi di concezione e pre-produzione dei videogiochi, necessarie alla realizzazione di prototipi, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili, e per un importo compreso dai 10.000 euro e 200.000 euro per singolo prototipo.

“Come Associazione stiamo lavorando da tempo per ottenere misure di sostegno pubblico al settore dei videogiochi.

Un settore costituito da piccole e micro imprese scarsamente capitalizzate, che operano in un mercato internazionale molto competitivo”, ha dichiarato Mauro Fanelli, Vicepresidente di IIDEA. “Siamo felici che con il DL Rilancio sia stato possibile compiere un primo passo in questa direzione.

Ringraziamo il Ministero dello Sviluppo Economico per la sensibilità dimostrata con l’approvazione del First Playable Fund, che diminuisce il gap tra l’Italia e gli altri paesi europei in termini di sostegno pubblico all’industria dei videogiochi”.

Le modalità di erogazione dei contributi saranno definite da un successivo decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico sulla base di criteri di accessibilità e modalità semplificate di candidatura e selezione per consentire alle realtà imprenditoriali, per lo più imprese di piccole dimensioni, di poter usufruire dei contributi senza andare in contro a procedure farraginose.

Il prototipo di un videogioco rappresenta la prima versione giocabile dell’opera ed è lo strumento attraverso il quale gli sviluppatori presentano il loro progetto di sviluppo a editori e investitori per ottenere finanziamenti necessari per la successiva produzione del prodotto finale e per la sua distribuzione sul mercato internazionale.

La realizzazione del prototipo, che di solito coincide con le fasi di concezione e pre-produzione, richiede un investimento rilevante in termini di risorse da parte delle imprese e solitamente avviene in regime di autofinanziamento da parte delle imprese stesse, senza poter contare su apporti finanziari di editori e/o investitori, che possono intervenire nelle successive fasi della produzione.

fonte: ufficio stampa IIDEA


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