Moto G5 Plus, la mia recensione

Luca Viscardi15 Marzo 2017
Moto G5 Plus, la mia recensione

Ho provato per diversi Moto G5 Plus, il nuovo smartphone di Lenovo che arriva in queste settimane anche in Italia al prezzo di 299 euro.

Abbiamo parlato spesso di Moto G e della sua storia, perché è stato un caso incredibile a livello industriale, se pensate che ha riportato in modo prepotente sul mercato un marchio ormai morto e sepolto, distrutto da alcune scelte scellerate dell’ultimo periodo di gestione degli americani.

Quando arrivò il Moto G a meno di 200 euro, ricordo ancora il mio primo contatto, con un’unità che non era nemmeno definitiva: qualche cosa mi diceva che avrebbe fatto breccia, partendo dal mix tra marchio prestigioso e prezzo molto aggressivo.

In un solo anno Moto G raggiunse risultati di vendita mostruosi, in particolare in Inghilterra dove da solo fece il 6% del mercato, una performance semplicemente fantastica.

Da allora è cambiato tutto: Moto è adesso di proprietà di Lenovo, per un periodo si era addirittura pensato di abbandonare il marchio e di seppellirlo per sempre, ma la linea G è rimasta sempre lì.

Siamo alla quinta generazione, quella della maturità, con cui si traccia una distanza più netta tra il modello normale e il modello Plus che diventa di 100 euro.

Moto G5 Plus, la mia recensione

La prima cosa che vi mostro è il retro, perché è un dettaglio che mostra la personalità del nuovo smartphone, frutto del lavoro del nuovo capo dello stile di Moto, che sta già lavorando anche sui prossimi prodotti della gamma.

La nuova proposta di Moto ha forme con curve sinuose, materiale metallico incastonato negli angoli in plastica che nascondono le antenne, dettagli con una buona armonia che trasferiscono una percezione di prodotto premium.

Come forse qualcuno di voi sa, io detesto il colore oro, ho una totale idiosincrasia con questa tonalità, non c’è niente che mi dia più fastidio della vista di un orologio in oro, ma nonostante questo trovo piacevole l’impatto diel Moto G5 Plus che sto provando.

Moto G5 Plus, la mia recensione

Moto G5 Plus

 

L’impugnatura è sicura e il peso ben bilanciato, la dimensione del display da 5.2 pollici è buona se volete usare il telefono con una mano, ma forse le cornici sono un po’ troppo generose e la dimensione complessiva un po’ ne risente.

Moto G5 Plus, la mia recensione

Sulla parte superiore del telefono c’è solo il  cassettino che permette di inserire due nano sim e una microSD, mentre sul lato opposto c’è il connettore per le cuffie con quello per la ricarica, che curiosamente è un micro-USB. La cosa fantastica è che entrambi le sim si possono connettere a reti 4G.

Moto G5 Plus, la mia recensione

moto G5 Plus micro-usb connector

Non vedete la griglia dell’altoparlante qui sopra perché la musica esce dalla capsula auricolare che usate anche per le telefonate, la soluzione della musica riprodotta frontalmente è sempre la migliore e il volume generale offerto dal Moto G5 Plus è molto alto, perfetto se volete consumare video e film senza le cuffie.

Moto G5 Plus, la mia recensione

Moto G5 Plus front speaker

Uno dei due lati del telefono è caratterizzato invece dal Volume Rocker, il controllo del volume e dal tasto di accensione: meno male che Moto ha cambiato la soluzione del Moto Z e del Moto Z Play, dove il volume era gestito con due bottoni che si confondevano con il tasto di accensione quando li si usava “alla cieca”.

Moto G5 Plus, la mia recensione

Il software di Moto G5 Plus  è tanto “solido” quanto basilare: una versione stock di android, tra l’altro Android 7.0, con l’aggiunta delle “moto actions”, cioè le azioni che potete fare con il telefono per attivare la torcia e la fotocamera. Due colpi decisi verso il basso per attivare la torcia, scuotere il telefono per accendere la fotocamera.

Ma ci sono altre azioni per silenziare il telefono e per spegnere le suonerie e sveglie quando si attivano. Oltre alle azioni, c’è un altro classico di Moto, l’active display.

Moto G5 Plus, la mia recensione

Moto G5 Plus camera module

Da questa immagine vedete il retro del telefono con il modulo fotocamera, che forse è il punto debole del telefono: ottime immagini per le situazioni con tanta luce, ma nelle foto panoramiche c’è un po’ troppo rumore. Buono il risultato delle macro e comodissima la modalità pro delle foto che vi permette di controllare tutte le regolazioni della fotocamera.

Per altro, quella posteriore da 12 mpx ha un’apertura 1.7, di tutto rispetto per questo tipo di smartphone (parlo del prezzo), mentre la fotocamera frontale da 5 mpx ha un’apertura di F/2.2

La velocità di messa a fuoco e scatto è impressionante, chissà che con qualche aggiornamento software non si possa migliorare il risultato finale delle foto, che al momento è buono ma non ottimo.

Moto G5 Plus, la mia recensione

Il sensore di impronte digitali va come un treno, velocissimo e vi permette di togliere i tasti sullo schermo, perché tramite tra diversi movimenti potete sostituire i tasti funzione.

Con una pressione prolungata del sensore potete anche spegnere e riaccendere il telefono, altra soluzione molto pratica.

La batteria da 3.000 mAh è buona, se non siete malati maniaci dello smartphone arriverete a fine giornata con un 20% di autonomia residua, ma se siete di quelli che dal telefono vogliono tutto, arriverete al pelo alla fine della vostra giornata.

Però in 20 minuti di carica arrivate al 50% di autonomia, per cui un piccolo pitstop vi darà energia anche per una giornata molto intensa!

Sottolinea che le prestazioni del telefono potrebbero variare a seconda del modello che acquistate, perché il mix di dotazioni è molto vasto: comprando un prodotto “ufficiale” italiano, avrete 32 gb di memoria e 3 gb di ram, con un processo snapdragon 625 al vostro servizio.

VERDETTO

Il Moto G5 Plus è un prodotto “solido” e completo, rinnova alla grande la tradizione del moto G5, con diversi passi avanti. Se la fotocamera fosse migliore sarebbe praticamente perfetto. Ma teniamo conto del prezzo di 299 euro. Non si può avere tutto dalla vita.


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