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Cashback e App IO: il disastro annunciato

Oggi è il primo giorno in cui dovrebbe essere attivo il cosiddetto cashback di Stato, iniziativa che vi ho descritto qualche giorno fa in questo articolo, la app IO non è pronta.

Non nascondo che ho accolto positivamente l’idea di introdurre lo strumento del cashback per tutti i pagamenti elettronici, in primo luogo perché è un vantaggio per i cittadini, in seconda battuta perché stimola l’abitudine ad usare denaro elettronico, forse come terzo e unico elemento c’è anche il dettaglio della guerra all’evasione fiscale, ma lo vedo quasi come marginale.

Quando però ho letto tutti i dettagli relativi al funzionamento di questa iniziativa, l’idea che tutto passasse attraverso l’applicazione IO di PagoPA mi ha fatto immediatamente sudare freddo.

Per chi fosse all’oscuro dell’argomento di cui parliamo, invito a leggere l’articolo citato sopra, che trovate cliccando qui, per leggere le regole attraverso cui è possibile ricevere uno storno del 10% dei nostri acquisti fino ad un massimo di 150 € ogni sei mesi, ma con premi per chi usa spesso la carta di credito che possono arrivare a 1500 € a semestre.

In effetti, nei giorni scorsi accedendo all’applicazione, che uso già da tempo e di cui vi avevamo parlato in tempi non sospetti, era piuttosto complicato aggiungere strumenti di pagamento e c’era un bottone nella app dedicato al cashback che non funzionava.

Ieri è arrivato un aggiornamento dell’applicazione, nella nottata tra ieri e oggi sono riuscito a registrarmi tranquillamente e ad attivare la partecipazione al cashback, ma non ad inserire un nuovo metodo di pagamento che è il mio bancomat.

La mia banca è inserita nell’elenco di quelle che aderiscono all’iniziativa, ma era impossibile caricare le informazioni sulle carte bancarie a mia disposizione per partecipare al cashback attraverso la App IO.

Questa mattina, al risveglio, ho voluto provare ad inserire nuovamente la carta, non solo non era possibile, ma non funzionava proprio il portafoglio con le proprie opzioni di pagamento.

In pratica il sistema era completamente bloccato. A distanza di qualche ora è arrivata un’ulteriore versione dell’applicazione, in cui viene indicato chiaramente che il portafoglio non funziona.

A questo si somma anche il fatto che comunque non fosse possibile aggiungere al proprio portafoglio alcuna applicazione di pagamento, né Samsung pay, né Apple Pay, né Google pay né satispay, potrei andare avanti con il mio elenco per un tempo quasi infinito.

Io credo che ormai stia diventando una triste abitudine il fatto che ogni volta che lo Stato interviene nel mondo digitale l’esperienza iniziale debba essere traumatica.

Mi chiedo come sia possibile che un’organizzazione potente e ricca come quella di uno Stato non riesca a fare ciò che invece risulta naturale per youporn o per pornhub che gestiscono milioni di clienti collegati contemporaneamente.

Forse, anziché pagare milioni di euro in consulenze, (suppongo non ne ho la certezza), a società che poi portano ai risultati che puntualmente vediamo, quando si tratta di mettere in pista una piattaforma web, io manderei qualcuno a citofonare alla sede di una di queste due aziende, potrebbe essere un giro salutare per 1000 motivi.

Non sappiamo quando questi problemi verranno risolti e quando la piattaforma cashback sulla app IO sarà perfettamente funzionante: quello che invece vorremmo sapere sono i nomi e i cognomi delle persone che sono incaricati di seguire questa piattaforma e che sono stati project manager dell’iniziativa, perché fanno parte di organizzazioni pubbliche e sarebbe bene sapere chi ancora una volta ha lavorato secondo standard inferiori a quelli di mercato.

Per capire quale sia la differenza tra una piattaforma che funziona è una che invece non lo fa, basta accedere all’applicazione di satispay. Per chi è il cliente, c’è un TAB che viene indicato come servizi, c’è un pulsante dedicato al cashback, cliccando su quell’icona nell’arco di due secondi si viene registrati per la nuova iniziativa.

Verrebbe da pensare che sapendo che cosa si fa non è così difficile riuscire a gestire il traffico che oggi è stato generato da questa iniziativa. Apple mette in pista l’aggiornamento in contemporanea per 1 miliardo di prodotti: i server, con qualche difficoltà, ce la fanno sempre.

Non sarebbe male citofonare anche a loro, se serve io posso fornire l’indirizzo corretto.

Continuo a pensare che il cashback sia un’idea fortissima, la app IO è il solito disastro annunciato.

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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Luca Viscardi

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