Huawei ban esteso fino a maggio 2021
Doccia fredda per la grande azienda cinese, perché ieri l’amministrazione americana ha comunicato che il famigerato Huawei Ban è esteso fino a maggio 2021.
La decisione coinvolge sia Huawei che ZTE, a cui sarà impedito di fare business con le aziende americane.
La decisione è in netto contrasto con quanto riportato qualche giorno fa da alcuni siti e anche da testate famose, secondi i quali gli Stati Uniti erano prossimi ad un passo indietro e quinti pronti ad allentare i divieti.
Come spesso accade, il giornalismo copia e incolla diffonde un sacco di informazioni quanto meno approssimative.
In realtà lo scenario è esattamente all’opposto di quanto ventilato nei giorni scorsi: l’amministrazione americana, per la prima volta, ha esteso di un anno la decisione del maggio scorso, rendendo un po’ più opache le prospettive commerciali del marchio Huawei fuori dai confini cinesi.
Da quanto è dato sapere, il nuovo Huawei P40, pur essendo un terminale di altissimo livello, ha avuto un impatto sul mercato poco significativo nelle sue varianti più costose, mentre si registrano buone performance commerciali per la versione Lite.
Le condizioni di incertezza influiscono comunque sulle scelte dei consumatori occidentali e questo può diventare un problema rilevante nel medio termine, ancor più adesso con la carica super aggressiva di Xiaomi ai mercati europei.
Huawei ban esteso: perdoni tutti, soprattutto i consumatori
La decisione americana rimane difficile da capire e sicuramente impossibile da condividere: porre ostacoli a due sole aziende rispetto ad un mercato vastissimo, con moltissimi operatori in campo, trasforma la vicenda in una sorta di battaglia personale tra Donald Trump e i due soggetti coinvolti.
Le motivazioni sono piuttosto vacue e non abbiamo certezze sulle convinzioni americane: ricordiamoci che (con conseguenze ben più gravi) negli anni scorsi abbiamo scatenato una guerra in Iraq con una tonnellata di prove false.
Il contesto ora non è così drammatico, ma questa situazione danneggia un intero segmento, perché la spinta innovativa di Huawei ha negli ultimi anni fatto da traino per l’intero segmento della tecnologia delle comunicazioni mobili.
E di conseguenza anche i consumatori.
Huawei non ha ancora commentato, ma nel frattempo ha messo in pista alcune soluzioni, come il refresh di prodotti che hanno la certificazione di Google, come il P30 Pro New Edition, Il P Smart 2020 e il P Smart Pro 2020.
Ma per quanto si può andare avanti con questo tipo di prodotti? La speranza (che temo sia vana) è di vedere alla Casa Bianca un nuovo inquilino a novembre 2020, per ristabilire rapporti più sereni con il resto del mondo.