Recensione Samsung Galaxy Note 10+ dopo un mese
Vi ripropongo la recensione Samsung Galaxy Note 10+ dopo un mese, per cercare di approfondire ulteriormente perché comprarlo e perché no, ora che ne conosco anche le sfumature più recondite.
Come sempre accade quando si utilizza uno smartphone per un lungo periodo, è più facile stilare due liste ben distinte tra ciò che funziona bene nel telefono e ciò che invece lascia un po’ a desiderare, sempre che ci sia davvero qualcosa che non funziona.
Segni particolari, il display
Non metto la S-Pen al primo posto tra le caratteristiche di Note 10+, ma lo schermo. Il pannello da 6.8 pollici di questo telefono è una vera goduria e se non avete particolari squilibri ossessivo-compulsivi il buchetto della fotocamera frontale sparirà dalla vostra vista nel giro di pochissimi giorni.
Luminosità eccelsa, dettagli davvero incredibili e una leggibilità che sfida la vostra capacità di torsione del collo. In qualunque momento avrete la sensazione di avere per le mani qualcosa di superlativo.
La S-Pen è bella, ma non indispensabile
La S-Pen è un tema difficile da affrontare: i primi 5 giorni dopo l’acquisto di Note probabilmente vivrete con il famigerato pennino in mano e cercherete tutte le scuse possibili e immaginabili per utilizzarlo.
Le occasioni per farlo saranno inversamente proporzionali alla distanza dall’acquisto del vostro Note 10.
Dopo qualche mese, probabilmente, vi ricorderete ogni tanto di avere la penna e la estrarrete dal telefono per verificare se ricordate ancora tutte le mirabolanti cose che è in grado di fare.
La verità è che si parla di uno strumento molto carino, ma per il 90% degli utenti risulta più un “gimmick”, un piccolo gadget tecnologico, che una vera esigenza nella vita quotidiana.
C’è però da riconoscere a Samsung il fatto che questa è una proposta unica sul mercato, che si è evoluta nel tempo e le opzioni che S Pen offre oggi sono molto più avanzate rispetto a quelle di qualche anno fa; continuo in ogni caso a pensare che la sua utilità sia abbastanza contenuta e fortemente soggettiva.
Lo stesso vale per le air gestures, ovvero il controllo del telefono attraverso il movimento della penna, la cui utilità è tutta da capire.
La fotocamera è una certezza
Chi legge Mister Gadget sa che io sono un sostenitore della qualità Samsung nelle foto; ci sono meno effetti speciali rispetto agli scatti che potete fare con Huawei, ma i colori sono più attendibili e il risultato degli scatti è più realistico.
Di notte il lavoro di Samsung non è sempre strepitoso, ma comunque più che accettabile.
A distanza di un mese, invece, posso dire con certezza che il live focus nei video è abbastanza deludente: l’artificio è evidente e se il soggetto ripreso si muove, la capacità di calcolo del telefono viene messa a dura prova e il risultato finale non è granché.
Viene sfuocato lo sfondo, è vero, ma anche il soggetto finisce fuori fuoco. Su questo aspetto c’è da lavorare molto, ma trovo questa opzione centrale, esattamente come la S Pen.
Il software è veloce, ma non un fulmine
Mi sono accorto di questo dettaglio proprio ieri, quando ho resettato Note 10+ per metterlo dentro la scatola e restituirlo. Ho acceso OnePlus 7 Pro e inserito la mia sim. L’effetto che ho avuto è stato impressionante per la percezione di velocità del OnePlus, che sembra davvero un fulmine rispetto al mega maxi telefono di Samsung.
Non vorrei essere frainteso: quando si usa Note 10+ non si percepisce lentezza nel funzionamento dell’interfaccia. Ma è bastato passare al recentissimo OnePlus 7 Pro per avvertire la differenza in modo evidente.
La batteria è ok
Il nuovo Samsung Galaxy Note 10+ ha una batteria da 4.300 mAh, più che sufficiente per coprire un’intera giornata, ma attenzione all’uso di Google Maps o di una qualunque applicazione che faccia uso del sensore GPS, perché in quel caso i consumi aumentano in modo esponenziale.
Questo però non è un problema “esclusivo” di Note 10, perché ho notato lo stesso comportamento anche da parte del Galaxy S10 nelle sue diverse varianti.
Utile la carica wireless, anche se il telefono in fase di ricarica scalda un po’.
Varie ed eventuali
Il software è completo in tutti i suoi aspetti, l’interfaccia One UI offre molte opzioni utili, in primo luogo il montaggio video che finalmente permette di “fondere” anche più video girati in momenti diversi.
Quello che invece mi piace pochissimo è l’audio in conversazione. A furia di rimpicciolire la capsula auricolare, siamo arrivati al punto in cui è ormai una piccola “feritoia” che è compressa tra schermo e bordo del telefono. Così piccola che bisogna cercare la posizione giusta in cui metterla per poter ascoltare le conversazioni, perché c’è il rischio di non sentire bene l’interlocutore.
Il sensore delle impronte è abbastanza veloce, in linea con le altre soluzioni di questo tipo oggi sul mercato, che non sono comunque veloci come quelli tradizionali che erano sul retro del telefono. Più utile lo sblocco con il volto che invece è molto veloce e discretamente preciso.
Recensione Samsung Galaxy Note 10+ dopo un mese, le conclusioni
Qualche giorno dopo aver ricevuto il Galaxy Note 10+ ho scritto una recensione carica di entusiasmo, valutazione che confermo anche a distanza di un mese, perché questo è veramente un dispositivo superlativo.
Come in ogni prodotto oggi disponibile, c’è qualche compromesso, ma con la mania di cercare la perfezione, rischiamo di non goderci il bello che oggi è già disponibile sul mercato.
Rimane sempre il dubbio amletico: meglio Galaxy Note 10 per sfruttare il pennino, o forse è più che sufficiente virare verso Galaxy S10, che oggi si compra anche con un prezzo superlativo se si sceglie on line?
In effetti, tutto il buono che oggi si trova su Note 10 (nelle sue diverse varianti) è presente anche su S10 e sta voi decidere se la S Pen possa essere un motivo sufficiente per l’acquisto.
Qualunque dispositivo entri nelle vostre tasche tra S10 e Note 10, avrete comunque uno dei migliori smartphone oggi disponibili.