La novità del Mobile World Congress è che non ci sono novità

Luca Viscardi1 Marzo 2018
La novità del Mobile World Congress è che non ci sono novità


La novità del Mobile World Congress è che non ci sono novità, quanto meno non ci sono proposte che possano essere valutate dirompenti sul mercato.

Sono tornato a Milano e dopo cinque giorni a Barcellona di cui due di eventi e tre di fiera, mi sono fatto un quadro piuttosto completo su come il mercato si sta muovendo e su dove sta andando.

Quali le novità del Mobile World Congress?

Quali le novità principali di Barcellona? Forse la novità principale è che non c’è niente di nuovo che sia davvero sconvolgente.

Certo, c’è il Galaxy S9, ma possiamo parlare di qualcosa che sia innovativo? Ecco, forse questo è un tema su cui porre l’accento: il tanto vituperato ritmo di produzione di Apple, con un telefono che rinnovi completamente la gamma ogni due anni e nel mezzo delle migliori tecniche senza stravolgere la struttura base, sembra essere stata abbracciata anche da Samsung e (probabilmente) anche da Huawei, che da P9 a P10 non ha stravolto la proposta e che con il P20 pare cambierà la ratio del display, ma poi proporrà un dispositivo molto simile al precedente.

Torniamo per un secondo al nuovo Samsung Galaxy S9: il telefono è molto bello ed incredibilmente potente, ma non sarà facile far comprendere le differenze al pubblico meno interessato e poco avvezzo ad approfondire il tema tecnico. Come sempre, saranno gli operatori a fare la parte importante del lavoro, veicolando il prodotto con molte promozioni. Ma di fatto è un’evoluzione del Galaxy S9, che non rappresenta una rivoluzione. Qualcuno lo ha definito un S8s e forse non ha tutti i torti. Guardate però che la fotocamera è meravigliosa, rimarrete sorpresi dalla qualità delle foto.

LG ha invece deciso di cambiare strategia e dopo due lanci importanti a Barcellona con il G5 e il G6 ha scelto di rinnovare il V30 con l’introduzione dell’intelligenza artificiale, ma non ha (per ora) nuove proposte da lanciare, se non prodotti low cost, che non rientrano nel radar degli smartphone innovativi.

A Barcellona, però, c’è stato un grande assente: Motorola. Complice l’anno fiscale che per il gruppo cinese finisce a marzo, non ci sono stati lanci di prodotto, né annunci di novità in occasione del Mobile World Congress. Ma non pensate che sia un segnale di disarmo, ma piuttosto di riorganizzazione strategica, per affrontare il mercato con un focus sui prodotti di fascia media, a partire dal Moto G. Penso si possa immaginare un lancio primaverile e poi una nuova linea flagship durante la prossima estate, come ormai nelle abitudini del brand.

Al Mobile World Congress un cambio passo di Huawei

Non sottovalutate il lancio di Huawei al MWC 2018: il nuovo Matebook X Pro è semplicemente bellissimo. Il primo Notebook praticamente senza cornici e con schermo touch: una potenza elevata per un prezzo tutto sommato competitivo quando si parla di un computer di alta gamma. E’ il segnale che il mondo PC non è solo un esercizio di stile, ma un obiettivo di vendita molto preciso, una diversificazione del business che diventa strategica.

E vedremo cosa è stato preparato per il 27 marzo a Parigi, quando verrà introdotto il nuovo P10.

Una menzione speciale va a Sony: il nuovo Xperia XZ2 è eccellente, in entrambi le sue versioni. Bello il nuovo design (anche se forse non molto coraggioso) ma ottime soprattutto le soluzioni di software e la qualità di tutte le soluzioni, dal display HDR alle vibrazioni connesse alla visione dei contenuti, fino alla fotocamera con il motore 3D. I nuovi XZ2 e XZ2 compact possono competere con chiunque.

Tra le cose interessanti viste al Mobile World Congress segnalo anche l’Asus Zenfone 5Z, che quando arriverà a giugno al prezzo di 479 euro, con al suo interno il processore snapdragon 845 sarà una valida alternativa per chi vuole hardware potente, ma prezzo contenuto; assomiglia un po’ troppo ad iPhone X, ma il trend sembra questo un po’ per tutti.

Vorrei farvi notare proprio questa cosa: abbiamo letto per mesi che il nuovo iPhone X sarebbe un flop, che venderebbe poco, non avrebbe molto appeal. Come si spiega che moltissimi prodotti visti qui siano una sorta di copia del dispositivo di Apple? Dal nuovo Wiko, passando per Ulefone, arrivano fino ad Asus, un trionfo di smartphone con form Factor identico. Possibile che le altre aziende si ispirino ad un prodotto che non funziona?

Cosa rimane del Mobile World Congress?

Due dettagli: le ormai prossime reti 5G e l’intelligenza artificiale che sto conquistando il mondo e viene applicata negli ambiti già disparati. E poi attenzione ad una parola: blockchain.

Sapete cosa è? Un sistema aperto di “verifica” delle transazioni, per cui ogni operazione può essere certificata in modalità opensource: è una catena di “nodi” a cui vengono sottoposte le transazioni (al momento quelle delle criptovalute). Se il 50% +1 dei nodi approva la transazione, è come avere una firma del notaio.

Il principio della blockchain invaderà la nostra esistenza, sarà applicato sui fronti più disparati. ad esempio per il controllo del voto (della sua validità) o per sostituire un atto notarile. La strada è lunga, ma il cammino è avviato.


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