Nintendo Switch è tra noi: cosa ne pensate?

Luca Viscardi3 Marzo 2017
Nintendo Switch è tra noi: cosa ne pensate?

Oggi è il Day One per Nintendo Switch a livello mondiale: ci saranno orde di ragazzi impallinati di videogiochi pronti a ritirare la loro consolle, che all’inizio sarà disponibile in quantità limitata.

Probabilmente in fila ci sarà anche qualcuno che ragazzino non è più perché Nintendo ha un’allure particolare per gli adulti, quelli che con NES hanno perso la vista negli anni passati e che hanno ancora un affetto smodato per il marchio, confermato dal successo che la riedizione del famoso Nintendo Entertainment System ha riscontrato.

C’è davvero la febbre da Switch in giro per il mondo? Ogg lo verificheremo con i reportage dalle grandi città, nella mia (Bergamo) ieri eravamo in 4 alla “Notte Bianca” con l’anteprima della vendita, anticipata alle 22, che però è stata spinta molto poco perché decisa all’ultimo momento dalla catena GameStop.

Ma che speranza c’è di comprarne una senza prenotazione? Non sono più disponibili (dove ho chiesto) consolle colorate, mentre per quelle “monocolore” c’è una piccolo tesoretto pronto alla vendita.

Appena tornato a casa sono corso ad aprire scatola, per “avviare le operazioni” e il primo dettaglio che mi ha colpito è la dimensione del piccolo tablet, che per qualche motivo mi immaginavo più grande.

La solidità di costruzione è impressionante, ma raccomando vivamente di tenere mani molto ben salde sulla tavoletta, perché  una caduta avrebbe effetti devastanti.

La qualità con cui è realizzata è encomiabile, ma non vi nascondo che sono rimasto stupito dalla scelta di Nintendo di offrire un oggetto con cui non potete fare niente, se non giocare.

Non navigate in internet, non guardate (ad esempio) Netflix, avete uno strumento molto potente, che però non serve a molto se non volete giocare.

Io al contrario immaginavo che l’azienda giapponese avesse realizzato una sorta di media player, che al suo interno aveva una zona dedicata ai giochi (si caricano attraverso un piccolo slot, come se fossero schede di memoria), in realtà almeno per ora non potete far altro che tentare di liberare Zelda, o cimentarvi comunque in una sfida da videogame.

Qui sopra vedete lo slot dove si inseriscono i giochi:  in alternativa li potete scaricare direttamente dal cosiddetto e-shop di Nintendo, ma qui si arriva al secondo tasto dolente, cioè la disponibilità di titoli. Ok, c’è Zelda, ma poi? Dove ho ritirato io la Switch c’erano pochi altri titoli disponibili, due per la precisione, ovvero “1,2, Switch” e “SuperBomber”, per gli altri ci sarà da aspettare un bel po’.

Il nuovo Mario Kart arriverà il prossimo 28 aprile, ci sono altri titoli in dirittura di arrivo, ma le disponibilità iniziali sono molto ridotte nel  numero e si potrebbe aprire un ulteriore capitolo sulla qualità.

Torniamo per un attimo all’hardware di Nintendo Switch: quando siete stanchi di usare il tablet e volete giocare in casa, come fate con le altre consolle domestiche, basta mettere la tavoletta nella base e sfruttare il collegamento HDMI con la TV.

A proposito di questo, segnalo che ho finito le porte disponibili della TV: ormai 4 HDMI non bastano più, tra Apple TV, Chromecast, Sky, Xbox One e adesso la Nintendo Switch.

Certo, la mia forse non è una casa “normale”, ma il tema presto sarà molto caldo: saremo costretti ad ulteriori scatolotti esterni per moltiplicare le prese per tenere il passo di tutto ciò che dovremo collegare allo schermo più grande della casa.

Nintendo Switch è tra noi: cosa ne pensate?

Ma diamo un taglio alla divagazione per tornare al tema hardware: il controller è curioso, con le sue molteplici vite, date dai diversi modi in cui potete usarlo.

La prima modalità è quella data dai controller connessi direttamente al tablet, che vedete qui sopra, per giocare in mobilità. In alternativa avete quella in modalità “cocker”, cioè con i due Joy Con collegati alla base centrale.

Infine ecco quella “separata”, per sfidare qualcuno dei vostri amici, abbinando cioè al comando la base con il laccetto.

Agganciare e sganciare i vari moduli, è semplicissimo, grazie al pulsante di sblocco posteriore.

La ricarica di Nintendo Switch si fa con il cavo USB Type-C collegato direttamente alla consolle, oppure appoggiandola alla docking station domestica, a seconda di dove vi trovate.

Curiosamente, da punto di vista dell’hardware, Nintendo Switch ricorda molto i prodotti di Sony, rigorosi nelle forme e molto curati nei materiali.

Non vi so invece dire molto della durata della batteria perché ho acceso la consolle e fatto l’installazione in fretta e furia, senza ricaricare niente, ci vorrà un po’ di tempo perché possa farmi un’idea precisa.

E voi cosa ne pensate? Vi stuzzica oppure vi lascia indifferenti? Datemi qualche giorno per farmi un’idea precisa, al momento non sono particolarmente entusiasta: una consolle che non serve ad altro che a giocare, pochi titoli disponibili, un processo di registrazioni incredibilmente cervellotico, per cui non si capisce perché ci vogliano 3 tipi di account diversi a seconda delle cose che si devono fare, le premesse non sono di quelle che fanno innamorare, ma magari nel tempo riuscirò a cambiare idea.

Vi farò sapere a brevissimo. Però vorrei anche sapere cosa ne pensate voi.


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