Tre settimane con Galaxy S5: la recensione

Luca Viscardi2 Maggio 2014
Tre settimane con Galaxy S5: la recensione

Il tempo vola e ormai è quasi un mese che io sto utilizzando il nuovo Galaxy S5. Con uno straordinario esercizio di equilibrio, sto combinando l’utilizzo di S5 con quello di HTC One M8.

Per riuscire in una impresa del genere ci vogliono delle mani molto grandi, ci vuole anche un’po’ di concentrazione, perché alla fine quando si cambiano in continuazione i telefoni non si entra fino in fondo nell’esperienza d’uso del singolo prodotto e spesso non si godono dei vantaggi dovuti soprattutto all’abitudine.

Cerco di tradurre una frase che altrimenti sembrerebbe criptica: cambiando in continuazione il telefono è difficile ad esempio entrare nell’abitudine d’uso delle gestures di HTC one; spesso mi rendo conto che per fare alcune operazioni ad esempio attivare la fotocamera in realtà impiego più tempo di quanto ne servirebbe su usassi correttamente i movimenti studiati da HTC.

L’alternanza continua dei prodotti porta invece spesso a costruire delle abitudini d’uso che sono trasversali e valide per tutti, il che evidenzia ad esempio alcuni limiti di personalizzazione di alcuni telefoni.

Questo è il caso del Galaxy S5, per cui una delle mancanze principali è per me la possibilità di avere le scorciatoie da schermo bloccato, come per tutti i vecchi modelli di Samsung. Certo, posso sempre cambiare applicazione di lancio e avere le scorciatoie comunque ma non è la stessa cosa, perché io sono portato a valutare i telefoni perciò che danno nella versione stock che e per la facilità d’uso per un pubblico assolutamente normale.

Dopo questo lungo e forse inutile preambolo, vengo al tema dell’uso di quasi un mese del Galaxy S5: secondo me questo è il telefono più ingiustamente maltrattato del periodo. Non è bellissimo da vedere, ma è un telefono incredibilmente pratico, che permette di fare veramente qualunque cosa bene e con una discreta facilità, assicurando anche una autonomia che in passato era da sogno per i modelli di Samsung.

Samsung Galaxy  S5 bianco MisterGadget Tech

Voglio ricordare che con il Galaxy S3 bisognava pregare tutti i santi del calendario per arrivare al tardo pomeriggio, con questo telefono si arriva a quasi due giorni, se non si superano, senza alcun tipo di problema.

La fotocamera fa immagini fantastiche, in situazioni diurne e di luce discreta si comporta davvero alla grande, purtroppo non si può dire lo stesso per l’immagine al buio che secondo me sono rumorose, troppo per un sensore di questo genere.

Un altro elemento che mi preme sottolineare è che raramente la velocità di messa a fuoco e scatto è di 0,3 secondi come pubblicizzato da Samsung: molto spesso il telefono ha bisogno di tempo per ragionare sull’immagine da scattare e per arrivare a fissare ciò che state inquadrando.

Proprio il software della fotocamera è secondo me l’unico vero punto debole di questo apparato, perché anche la funzione di fuoco selettivo a me non funziona praticamente mai. Inquadro un oggetto definito, che è molto staccato dal resto dell’ambiente in cui scatto la fotografia, ma quando chiedo di fare lo scatto e quindi di dare la sfocatura dello sfondo, non funziona mai.

Su questo aspetto credo si debba fare il lavoro migliore di ottimizzazione per quanto riguarda il software che altrimenti secondo me si comporta comunque bene. Ottime in condizioni normali, ma altri aspetti dell’utilizzo della fotocamera sono assolutamente da migliorare.

A me di questo telefono piace in particolare la compattezza e la solidità, la misura offre un grip ottimo e soprattutto dà un perfetto equilibrio tra i giganti oltre cinque pollici e mezzo e il telefono invece con schermi forse oggi inadatti all’utilizzo quotidiano perché troppo ridotti nelle dimensioni.

Ottimo anche l’audio in auricolare e la ricezione, che sono di standard elevato, così come la batteria che ha una durata davvero da competizione! Ho provato (con un uso normale, non mi sono guardato la trilogia del signore degli anelli…) e sono arrivato alla fine del secondo giorno lavorativo con circa il 7% di autonomia. Farò a breve prova invece di uso più intenso con un uso massiccio di multimedia e di app che sfruguglino il processore in modo continuativo, per vedere come va, ma l’autonomia non è proprio un problema, anzi. Poi, nel caso in cui uno proprio sia alla frutta, può sempre usare l’ultra power saving mode.

Samsung Galaxy  S5 nero MisterGadget Tech

Cosa non mi piace per niente? Il lettore di impronte digitali: non funziona mai! O meglio, lui funziona, ma in modo tale da essere inutilizzabile per i normali cristiani, perché raggiungo sistematicamente i 6 errori per cui poi devo mettere la password con tastiera, che è minimo di 6 caratteri, per cui più che un aiuto diventa un ostacolo.

Il cardiofrequenzimetro funziona invece bene, anche se l’ho usato forse una o due volte da quando ho preso S5, però nel momento in cui siete preoccupati del vostro stato di salute e pensate di avere un infarto, o magari per controllare il battito cardiaco quando seguite una partita di calcio troppo intensa, avete la funzione a disposizione. Come diceva qualcuno, non cambierà il mondo, ma meglio averla che stare senza.

Ciò che mi sento di consigliare a Samsung è di fare un intervento radicale dell’interfaccia utente per accelerarla. Non parlo di lag dovuti ad un cattivo sfruttamento del processore, ma della scelta di rendere alcuni passaggi dell’esperienza d’uso lenti. Ripeto: è una scelta estetica e di funzionalità, che però alla fine trasferisce la sensazione di un telefono che non è performante al 100%. Curioso come invece il telefono abbia una potenzialità infinita e possa andare veloce come un razzo.

Insomma: consiglio questo prodotto? Adesso che scende un po’ di prezzo e on line si acquista ad un prezzo più contenuto, è un ottimo affare. Secondo me se la gioca tra le cose migliori in assoluto da portare a casa.

Il nostro compito è quello di cercare il pelo nell’uovo, ma questo è davvero un prodotto stupendo.


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