Apple CarPlay e Android Auto: sono davvero un pacchetto unico in ogni auto? (mistergadget.tech)
Il dibattito sull’infotainment: ecco perché in molte auto i sistemi Apple e Google viaggiano ancora affiancati, ma in alcuni modelli d’élite o elettrici mancano all’appello.
Per gli acquirenti di automobili odierni, è quasi dato per scontato: se l’auto supporta Apple CarPlay, allora includerà sicuramente anche Android Auto. Dopotutto, nella maggior parte dei veicoli nuovi, le due icone appaiono affiancate sullo schermo infotainment, pronte a proiettare l’interfaccia dello smartphone.
Questa convinzione, sebbene fondata sulla prassi consolidata degli ultimi anni, non è una verità universale. Storicamente, l’integrazione tra i due sistemi ha avuto percorsi temporali diversi e ancora oggi, a causa di strategie di marca, limitazioni hardware o filosofie software, esistono importanti eccezioni sul mercato che è fondamentale conoscere prima di un acquisto.
Indice
La lenta parità: un breve ritorno alle origini
La disparità iniziale tra i due sistemi non è un mito. Apple è stata la prima a muoversi nel 2013, annunciando “iOS in the Car” e lanciando ufficialmente CarPlay nel 2014 su modelli pionieristici come la Kia Soul e la Ferrari FF. L’adozione su larga scala (General Motors, Hyundai, Honda, Volkswagen) arrivò entro il 2016 e, nel 2017, anche marchi premium come BMW iniziarono a integrare il sistema Apple.
Google, con Android Auto, è arrivata leggermente dopo. Annunciato nel 2014, è stato disponibile al pubblico solo nel marzo 2015. L’adozione ha seguito un ritmo più lento, specialmente in alcuni mercati di massa e nel settore premium. Nonostante l’ampia diffusione nel 2016 su Chevrolet e Honda, marchi importanti come Toyota hanno abbracciato Android Auto solo nel 2018, e BMW ha aspettato addirittura il 2020, ben tre anni dopo aver già integrato CarPlay.
Questa parità ritardata ha fatto sì che, per un certo periodo, alcuni modelli (soprattutto nella fascia alta) offrissero solo la soluzione Apple. Oggi, con una base di utenti Android e iPhone praticamente bilanciata, l’inclusione di entrambi è diventata la norma su modelli best-seller come il Ford F-150 o il Toyota RAV4 2026. Tuttavia, il passato influenza ancora il presente.
Le eccezioni del 2025: chi dimentica Android Auto?
Ancora nel 2025, esistono importanti outlier sul mercato che, per ragioni diverse, omettono uno dei due sistemi, o addirittura entrambi.
1. La Toyota GR Supra 2025: il caso dell’Hardware Legacy
L’iconica sportiva Toyota GR Supra è un perfetto esempio di limitazione tecnica. Questo modello, infatti, utilizza un sistema di infotainment derivato dalla BMW (basato sulla piattaforma di generazione precedente), che a suo tempo aveva implementato Apple CarPlay ma non ha mai ricevuto l’aggiornamento per supportare la piattaforma di Google. Di conseguenza, chi acquista una GR Supra 2025 e possiede un telefono Android deve accontentarsi della connessione Bluetooth e delle funzionalità native dell’auto.
2. Porsche: preferenza (e costo) per iOS
Alcuni modelli Porsche, tradizionalmente legati al mercato premium e ai clienti Apple, continuano a dare la priorità a CarPlay. Modelli popolari come la 718 Cayman e la Macan richiedono ancora un iPhone per accedere alle funzionalità complete di mirroring, lasciando agli utenti Android solo opzioni di base come le chiamate e lo streaming Bluetooth.
3. Rivian e Tesla: l’ecosistema chiuso
I produttori di auto elettriche più innovativi spesso prendono una strada completamente diversa: quella dell’ecosistema proprietario.
- Rivian R1T: Questo pickup elettrico ha deliberatamente scelto di saltare sia Apple CarPlay che Android Autoper concentrarsi sullo sviluppo di un’esperienza software interna, strettamente integrata con le funzionalità del veicolo. L’idea è quella di offrire un’interfaccia utente coesa e ottimizzata per le esigenze specifiche del veicolo elettrico.
- Tesla: Il colosso di Elon Musk è noto per aver sempre evitato qualsiasi proiezione di terze parti sin dal suo esordio, forzando gli utenti a utilizzare il suo sistema operativo nativo. Recentemente, sono emerse indiscrezioni (non confermate) secondo cui Tesla starebbe lavorando per integrare Apple CarPlay in futuro, ma non c’è ancora nessuna indicazione ufficiale riguardo ad Android Auto.
Il futuro è Android, ma non come lo conosciamo
Il panorama è destinato a cambiare drasticamente, non tanto per l’aggiunta, quanto per l’eliminazione di entrambi i sistemi.
General Motors (GM) ha già annunciato piani ambiziosi per eliminare gradualmente sia Apple CarPlay che Android Auto nei suoi prossimi veicoli elettrici (a partire dal 2026). La casa automobilistica americana intende sviluppare una propria piattaforma software interna basata su Android Automotive OS di Google (che non è Android Auto, ma il sistema operativo completo dell’auto).
💡 Utile da sapere: Android Auto vs. Android Automotive OS
- Android Auto è un’app di mirroring: proietta il telefono sullo schermo della macchina.
- Android Automotive OS è il sistema operativo dell’auto stessa: è integrato direttamente nell’hardware del veicolo e gestisce tutte le funzioni (navigazione, climatizzazione, comandi vocali, ecc.). In questo scenario, le app come Spotify e Maps sono scaricate direttamente sull’auto, non sul telefono, e il mirroring non è più necessario.
Non dare nulla per scontato: i consigli all’Acquisto
Le eccezioni sono molto meno numerose di qualche anno fa, ma esistono e possono facilmente cogliervi di sorpresa, specialmente se siete legati a uno specifico sistema operativo mobile.
Ecco perché è fondamentale seguire queste regole quando si valuta un acquisto:
- Verificare la Scheda Tecnica: Non fidatevi delle icone sul depliant. Controllate sempre le specifiche dettagliate del modello che state acquistando.
- Attenzione a Allestimenti e Anno: Negli allestimenti base o nei modelli di fleet (flotte aziendali) più economici, potrebbe essere incluso solo uno dei due sistemi o entrambi solo tramite connessione cablata. Se desiderate la comodità della connessione wireless, accertatevi che sia specificata, altrimenti potreste dover ricorrere a costosi adattatori di terze parti.
- Testare con il Vostro Dispositivo: Il consiglio più importante: se siete utenti Android, prendete il vostro smartphone in concessionaria e testate la connessione Android Auto in loco. Non fidatevi solo della parola del venditore, assicuratevi che il sistema funzioni correttamente con il vostro dispositivo specifico.
In un’epoca in cui lo schermo dell’auto è diventato un’estensione dello smartphone, prestare attenzione ai dettagli dell’infotainment non è un lusso, ma una necessità per garantire un’esperienza di guida connessa e piacevole.