ChatGPT: adozione da record nelle aziende (mistergadget.tech)
Report OpenAI rivela crescita 320x reasoning token nelle aziende. Messaggi ChatGPT Enterprise +8x, workplace seats +9x. I lavoratori risparmiano 40-60 minuti al giorno.
Negli ultimi 12 mesi c’è stata una crescita senza precedenti nell’utilizzo di modelli avanzati all’interno dei processi aziendali che ha portato il consumo medio di reasoning token per organizzazione ad aumentare di circa 320 volte. I reasoning token sono le unità minime di testo che l’AI elabora durante i passaggi di ragionamento complessi. Questo è uno dei risultati emersi dal rapporto ‘The State of Enterprise AI’ pubblicato da OpenAI, che ha raccolto dati reali di utilizzo dei clienti enterprise e risultati di un sondaggio condotto su 9.000 lavoratori di quasi 100 aziende, con tutte le informazioni deidentificate e aggregate per tutelare la privacy.
Messaggi ChatGPT Enterprise cresciuti di otto volte
Secondo OpenAI questa dinamica si accompagna a una crescita significativa dell’uso di ChatGPT nelle imprese. Nell’ultimo anno i messaggi settimanali inviati tramite ChatGPT Enterprise sono aumentati di circa otto volte, mentre il numero di workplace seats, le postazioni aziendali abilitate all’uso di ChatGPT, ha registrato un incremento di nove volte su base annua.
Una quota rilevante dell’attività aziendale passa ormai attraverso strumenti strutturati: circa il 20 per cento dei messaggi viene gestito tramite Custom GPTs o Projects, due funzionalità che permettono di codificare processi ripetibili e integrare contenuti e sistemi interni. Il loro utilizzo è cresciuto di 19 volte dall’inizio dell’anno, indicando un passaggio sempre più marcato verso flussi di lavoro costruiti intorno all’AI.
Adozione differenziata tra lavoratori
Il rapporto evidenzia differenze consistenti nell’intensità d’uso tra lavoratori appartenenti alla stessa organizzazione. OpenAI definisce “frontier workers” i dipendenti nel 95° percentile dell’adozione: questi utenti inviano un numero di messaggi pari a sei volte quello del lavoratore mediano e ricorrono con maggiore frequenza a strumenti avanzati come il data analysis o le funzionalità di reasoning.
A livello aziendale la distanza rimane evidente. Le imprese considerate più mature generano circa il doppio dei messaggi per seat rispetto alla media e inviano un volume di messaggi ai GPT pari a sette volte quello delle aziende meno avanzate, un’indicazione della profondità con cui i modelli vengono inseriti nei processi operativi.
Un ulteriore elemento emerso dal sondaggio riguarda la capacità dell’AI di ampliare il ventaglio delle attività eseguibili dai lavoratori. Il 75 per cento degli intervistati afferma di riuscire a completare compiti che in precedenza non era in grado di svolgere e, nelle funzioni non tecniche, i messaggi relativi al coding sono aumentati del 36 per cento negli ultimi sei mesi. Per quanto riguarda i benefici quotidiani, il 75 per cento degli utenti segnala un miglioramento nella velocità o nella qualità del lavoro svolto e il tempo risparmiato varia tra i 40 e i 60 minuti al giorno, con valori superiori per ruoli che prevedono attività analitiche, tecniche o legate alla comunicazione.
Crescita settoriale e geografica
OpenAI descrive una crescita ampia e diversificata dell’adozione dell’AI nelle imprese. Nel corso dell’ultimo anno il settore mediano ha registrato un incremento superiore a sei volte, mentre anche i comparti con minore dinamica hanno comunque più che raddoppiato il proprio livello di utilizzo. Tecnologia, sanità e manifattura risultano i settori con la maggiore crescita, mentre professional services, finanza e tecnologia sono quelli in cui l’utilizzo è più esteso per scala.
Il rapporto fornisce inoltre un quadro delle differenze geografiche. I mercati che nell’ultimo anno hanno conosciuto l’espansione più rapida includono Australia, Brasile, Paesi Bassi e Francia, con incrementi superiori al 140 per cento, mentre Stati Uniti, Germania e Giappone figurano tra i Paesi più attivi in termini di volume dei messaggi aziendali.
OpenAI segnala infine che molti degli strumenti più avanzati non vengono ancora utilizzati da una quota significativa degli utenti, lasciando margine per un’adozione più completa. L’azienda sottolinea che il ritmo di evoluzione dell’ecosistema rimane elevato e che la principale sfida per le imprese riguarda la capacità di integrare i modelli e le funzionalità disponibili all’interno dei propri processi operativi.