I 3 peggiori visori VR da acquistare per chi inizia oggi: come evitare le trappole per principianti (mistergadget.tech)
Se siete nuovi nel mondo della Realtà Virtuale, la scelta è vasta, ma attenzione: tra costi nascosti, prodotti fuori produzione ed esperienze di bassa qualità, il primo acquisto può rovinare l’entusiasmo.
Non molto tempo fa, la Realtà Virtuale era confinata ai film di fantascienza. Oggi, grazie a visori avanzati come Meta Quest 3, PlayStation VR2 e persino al costoso Apple Vision Pro (€3.499 e oltre), la VR è matura. La crescente concorrenza ha reso questo il momento ideale per entrare nel settore, ma la vasta gamma di opzioni – dai visori completi ai supporti passivi – è una vera giungla per i neofiti.
Per un principiante, la scelta deve bilanciare tre fattori cruciali: semplicità d’uso, comfort e accesso a una vasta libreria di contenuti. Partire con il piede sbagliato non significa solo sprecare denaro, ma rischiare di farsi un’idea errata e negativa di questa tecnologia.
Per aiutarvi a evitare delusioni, abbiamo stilato un elenco di tre tipologie di dispositivi VR che, per motivi molto diversi, dovrebbero essere evitate se siete appena agli inizi.
Indice
1. HTC Vive XR Elite: troppo complesso e costoso per un neofita
Il visore HTC Vive XR Elite è un prodotto tecnicamente sofisticato, pensato per gli appassionati di mixed reality e per l’utenza business. Il suo design modulare è unico, consentendo di smontare la batteria posteriore e collegarsi via cavo a un PC per un’esperienza VR più potente. Ed è proprio qui che risiede il problema per i principianti.
- Il costo nascosto: Sebbene il prezzo sia sceso sotto i 750 euro (dopo un lancio ben più salato), l’esperienza completa richiede accessori aggiuntivi che fanno lievitare il conto. Ad esempio, il tracciamento di occhi e volto e i kit per il full-body tracking (come il Vive Ultimate Tracker) costano centinaia di euro extra. Un principiante non dovrebbe mai affrontare spese aggiuntive così elevate per ottenere la funzionalità base.
- Esperienza utente goffa: La sua natura modulare lo rende difficile da regolare perfettamente, specialmente per chi porta occhiali. Inoltre, gli utenti lamentano che la libreria di app designata, VIVEPORT, è ancora troppo limitata rispetto alla concorrenza.
- Manutenzione e Comfort: Il tessuto che copre l’interfaccia facciale tende a trattenere facilmente il sudore, rendendo la pulizia difficile e l’uso prolungato durante attività fitness sgradevole.
2. Visori Destek e simili: il prezzo economico è una trappola
Se vedete un visore VR venduto online a un prezzo inferiore ai 50 euro (come i modelli Destek o marchi generici), state lontani. Non si tratta di veri e propri visori VR autonomi, ma di semplici supporti passivi che utilizzano il vostro smartphone come schermo.
L’utente inesperto è attratto dal prezzo basso pensando di poter “provare la VR senza impegno”, ma in realtà sta acquistando un’esperienza che è l’opposto della qualità.
- Qualità e Comfort inesistenti: Questi supporti economici mancano di un meccanismo sicuro per bloccare lo smartphone (che tende a muoversi) e utilizzano lenti di bassa qualità.
- Problemi fisici: L’obiettivo si appanna frequentemente per mancanza di ventilazione e l’imbottitura sul ponte nasale è spesso sottile e fastidiosa.
- Pessima prima impressione: Il risultato è un’immagine distorta, sgranata e, cosa più importante, un’esperienza frustrante e scomoda che rischia di farvi odiare la Realtà Virtuale per sempre.
3. Meta Quest 2: attenzione all’acquisto di prodotti fuori produzione
Il Meta Quest 2 (precedentemente noto come Oculus Quest 2) è stato un visore rivoluzionario e di enorme successo, ma Meta ne ha annunciato ufficialmente l’interruzione della produzione (End-of-Life – EOL) nel settembre 2024, per fare spazio al Quest 3.
Sebbene sia ancora disponibile (con prezzi attorno ai 300-400 euro in Italia), acquistarlo oggi come primo visore è rischioso:
- Fine del supporto software: Come già successo con l’originale Quest 1 (il cui supporto è terminato ad aprile 2024), il supporto per Quest 2 sarà gradualmente ridotto e infine eliminato. I principianti avranno sempre più difficoltà a eseguire app aggiornate e a usufruire di nuove funzionalità della piattaforma Meta.
- Problemi noti irrisolti: Il Quest 2 soffre di problemi noti e frustranti per i neofiti: la batteria dura pochissimo (circa 90 minuti di gioco intenso), il tracciamento può essere volubile e ci fu un richiamo per il materiale dell’interfaccia facciale che causava irritazioni cutanee.
- Difficoltà con i ricambi: Trattandosi di un modello fuori produzione, trovare parti di ricambio ufficiali o in garanzia sarà progressivamente più difficile e costoso in caso di guasto.
Il nostro consiglio: Meglio investire la piccola differenza di prezzo in un Meta Quest 3, che offre componenti migliorati, prestazioni notevolmente superiori e un supporto software garantito per gli anni a venire.
Se state entrando nel mondo della VR, puntate alla semplicità e alla qualità garantita. Concentratevi sui prodotti di punta supportati (come Meta Quest 3 o, se possedete una console, PS VR2) e evitate gli eccessi di complessità (XR Elite) e la trappola del prezzo troppo basso (Destek). La vostra prima esperienza deve essere immersiva e confortevole, non un esercizio di frustrazione e manutenzione.