realme buds clip sono facili da indossare, anche a lungo (mistergadget.tech)
È curioso come alcuni fenomeni, inizialmente isolati, finiscano per diventare un vero trend. Succede spesso in tecnologia, specialmente quando si parla di form factor. Huawei qualche anno fa aveva proposto auricolari a clip, design che all’epoca sembrava più un esperimento che altro. Oggi quella clip all’orecchio è ovunque: ogni brand cerca il suo modo per differenziarsi in un formato che improvvisamente è passato da nicchia a categoria con dignità propria.
realme entra nel segmento con le Buds Clip, puntando su tre elementi: design giovanile accessibile, algoritmo proprietario NextBass che promette bassi impossibili per auricolari open-ear, e un prezzo di 89,99 euro che vuole essere competitivo. L’abbiamo usate per due settimane, in palestra, in ufficio, sui mezzi pubblici. Il verdetto è chiaro: sono un buon prodotto che fa bene quello che promette, ma bisogna sapere esattamente cosa si sta comprando.
Zero isolamento acustico (per design) e bassi comunque inferiori a in-ear tradizionali. A 89,99€ convincono chi cerca comfort prolungato più che qualità audio assoluta.
+ Algoritmo NextBass funziona, bassi presenti
+ Traduttore AI utile in contesti reali
+ 36 ore di autonomia totale
+ Certificazione IP55 per palestra
– Bassi comunque inferiori a in-ear tradizionali
– Form factor non adatto a chi cerca privacy sonora
Indice
Design: eleganza accessibile
Le realme Buds Clip arrivano in due colorazioni, Titanium Black e Titanium Gold, con una custodia che mescola finiture opache e lucide. La shell esterna ha rivestimento gommato resistente a impronte e graffi, mentre gli auricolari pesano 5,3 grammi ciascuno. Per capirci: è il peso di un foglio A4. Li dimentichi addosso.
La clip a C che aggancia l’orecchio è realizzata in lega di titanio con memoria di forma: si adatta naturalmente alla morfologia dell’orecchio senza stringere eccessivamente. realme dichiara oltre 10.000 test di piegatura superati, e dopo due settimane di uso quotidiano la tenuta rimane identica al primo giorno. La certificazione IP55 protegge da polvere e schizzi, rendendole utilizzabili in palestra senza paranoie.
Sul case c’è una luce LED con effetto “breathing” che indica lo stato, soluzione più elegante del classico LED fisso. Il design complessivo è pensato per un pubblico giovane che cerca un accessorio tech che non stoni con abbigliamento casual. Funziona.
Vestibilità: comfort senza compromessi
Il concetto open-ear è semplice: niente gommin nel canale uditivo, solo appoggio esterno vicino all’orecchio. Elimina completamente la sensazione di pressione tipica degli in-ear, quel fastidio che dopo qualche ora diventa insopportabile per molti. Con le Buds Clip quella sensazione semplicemente non esiste.
La clip si aggancia saldamente anche durante movimenti bruschi. Abbiamo testato la tenuta durante sessioni di corsa leggera e allenamenti in palestra: non si muovono. realme suggerisce addirittura uno “shake test” scuotendo violentemente la testa con musica a palla, e effettivamente reggono. Per attività intense come crossfit o corsa su terreni sconnessi probabilmente non sono la scelta ideale, ma per palestra standard, camminata veloce e utilizzo quotidiano sono solidissime.
L’unico compromesso è ambientale: se cercate isolamento, questi non sono per voi. Per design, lasciano passare tutti i rumori esterni. È una feature, non un bug: potete ascoltare musica rimanendo consapevoli di quello che succede intorno. Perfetto sui mezzi pubblici per non perdere la fermata, meno perfetto se cercate privacy sonora.
Audio: sorprendentemente convincente
Qui arriviamo al punto chiave. Gli auricolari open-ear hanno sempre sofferto di un problema strutturale: senza sigillo acustico, i bassi sono inesistenti. realme ha affrontato il tema equipaggiando le Buds Clip con driver da 11mm a doppio magnete e sviluppando l’algoritmo proprietario NextBass.
Il sistema funziona così: sensori AELC regolano dinamicamente frequenze basse e alte in base al volume di ingresso e alla pressione sonora in uscita. In pratica, l’algoritmo compensa in tempo reale la dispersione acustica tipica del design open-ear. Il risultato? Bassi presenti e corposi, molto oltre le aspettative per questa categoria.
Abbiamo testato con tracce bass-heavy (Soundcheck Patratatan, come suggerito da realme stessa) e il risultato è sorprendente: l’impatto c’è, la profondità pure. Non è il punch di un in-ear con sigillo acustico, ma è anni luce avanti rispetto a qualsiasi altro open-ear testato finora. Le frequenze medie sono equilibrate, gli alti nitidi senza diventare stridenti.
La tecnologia 3D Spatial Audio aggiunge profondità alla scena sonora, specialmente con contenuti musicali e gaming. Si attiva dall’app realme Link e funziona discretamente, anche se l’effetto è più percepibile con cuffie chiuse tradizionali.
La tecnologia Sound-Leap Directional concentra il suono verso l’orecchio riducendo la dispersione laterale. In ambienti tranquilli il leakage è minimo, ma ovviamente non aspettatevi l’isolamento di un in-ear: chi è vicino a voi sentirà la vostra musica a volumi alti.
Per le chiamate, il sistema dual-mic con AI ENC gestisce bene il rumore ambientale. Abbiamo testato chiamate in strada, in stazione e in ambienti chiusi: l’interlocutore ci sentiva chiaramente, con rumore di fondo ridotto ma non azzerato. Onestamente, per chiamate in movimento sono più che sufficienti.
Funzioni: il traduttore fa la differenza
realme ha equipaggiato le Buds Clip con un traduttore AI integrato che supporta 32 lingue. Si attiva dall’app realme Link e offre due modalità: Live Translator per traduzione simultanea (con circa 3 secondi di latenza) e Face-to-Face Translation per conversazioni bidirezionali.
L’abbiamo testato in contesti reali con interlocutori che parlano inglese e spagnolo. Funziona. Non è magia, ha latenza percepibile e occasionalmente sbaglia traduzioni di frasi complesse, ma per conversazioni base è utilissimo. La limitazione principale è la distanza: funziona bene a distanza di conversazione normale, diventa inaffidabile se gli interlocutori sono troppo distanti.
I controlli touch permettono gestione musica e chiamate con doppi e tripli tap personalizzabili tramite app. La connettività Bluetooth 5.4 garantisce stabilità e supporta la connessione simultanea a due dispositivi, con switch automatico quando arriva una chiamata. La latenza scende fino a 45ms, rendendole adatte anche per gaming mobile senza desync audio/video percepibile.
Autonomia
realme dichiara 7 ore di riproduzione con gli auricolari e fino a 36 ore totali con la custodia. Nei test reali, con volume al 50% e utilizzo misto (musica, chiamate, qualche sessione di traduzione AI), abbiamo ottenuto circa 6 ore e mezza per carica degli auricolari. Con la custodia si arriva tranquillamente a 5 giorni di utilizzo quotidiano moderato.
La ricarica completa di custodia e auricolari richiede circa 2 ore tramite porta USB-C. Non c’è ricarica wireless, ma a questo prezzo non ci si aspettava.
Il verdetto: che faccio, le compro?
Al prezzo ufficiale di 89,99 euro, le realme Buds Clip rappresentano un acquisto intelligente per chi cerca comfort assoluto senza rinunciare completamente alla qualità audio. L’algoritmo NextBass funziona e fa la differenza rispetto ad altri open-ear della stessa fascia. Potrebbero essere i compagni ideali del realme GT 8 Pro, che è stato presentato contestualmente.
Non sono per tutti. Chi cerca isolamento acustico, privacy sonora o bassi da vero audiophile rimarrà deluso: per quello servono in-ear tradizionali o over-ear chiuse. Ma per chi passa molte ore con auricolari e vuole evitare l’affaticamento del canale uditivo, per chi pratica attività fisica leggera mantenendo consapevolezza dell’ambiente, o semplicemente per chi vuole provare un’esperienza d’ascolto diversa, queste Buds Clip sono una proposta convincente.
Il traduttore AI è un plus concreto per chi viaggia o lavora in contesti multilingua, l’autonomia è generosa, la certificazione IP55 toglie paranoie durante gli allenamenti. Nel complesso, un dispositivo interessante con una buona qualità costruttiva e funzionale che giustifica il prezzo richiesto. Non rivoluzionano nulla, ma fanno bene quello che promettono.
Ci sono molte alternative sul mercato, come Huawei FreeClip, il cui prezzo però è più elevato: ecco perché riteniamo che questa sia un’ottima proposta.