Qual è il miglior controller Xbox secondo i giocatori? La risposta potrebbe sorprendervi (mistergadget.tech)
Dimenticate il controller Elite o quello standard: la community incorona un outsider cablato che punta tutto sulla tecnologia Hall Effect e sul rapporto qualità-prezzo.
La storia di Xbox è iniziata nel lontano 2001, quando Microsoft entrò a gamba tesa nel salotto di casa con una scatola nera e verde e un controller che è passato alla storia: il gigantesco “Duke”. Ora, a ben oltre 20 anni di distanza, le console si sono evolute drasticamente con Xbox Series X e Series S, e con esse anche le periferiche.
Tuttavia, c’è un dibattito che infiamma i forum e le community online: qual è l’apice della tecnologia attuale per i controller Xbox? Se pensate che la risposta sia il costosissimo Elite Series 2 o il classico controller wireless incluso nella confezione, vi sbagliate.
Mentre si discute spesso dei controller più strani o costosi sul mercato, come quelli di Turtle Beach o le varianti Scuf, un nome ha conquistato silenziosamente ma inesorabilmente il cuore dei giocatori hardcore: il GameSir G7 SE. Attraverso innumerevoli discussioni su Reddit e forum specializzati, questo modello è emerso come l’opzione definitiva per chi cerca un aggiornamento, con molti utenti che si spingono a definirlo il miglior controller Xbox che abbiano mai posseduto.
Ma cosa rende questo pad, che non è nemmeno prodotto da Microsoft, così speciale? Ecco perché ha guadagnato una reputazione così alta.
Indice
GameSir G7 SE: la rivincita della tecnologia “Hall Effect”
Analizzando le testimonianze online, emergono alcuni punti chiave che spiegano il successo del GameSir G7 SE. Non si tratta solo di estetica, ma di pura ingegneria risolutiva. Il punto di forza assoluto, evidenziato da gran parte della community, è l’utilizzo della tecnologia Hall Effect per gli stick analogici.
Per chi non lo sapesse, la maggior parte dei controller (inclusi quelli ufficiali) utilizza potenziometri fisici che, con l’usura, iniziano a soffrire del temuto “Stick Drift” (quando il cursore o la visuale si muovono da soli). Il GameSir G7 SE utilizza sensori magnetici che non si toccano mai fisicamente, eliminando alla radice il problema dell’usura e garantendo una precisione millimetrica che dura anni.
Gli utenti apprezzano anche:
- Assenza di zone morte: Gli stick rispondono al minimo tocco.
- Tasti posteriori programmabili: Due paddle sul retro che possono essere mappati a piacimento (utilissimi negli sparatutto per saltare senza staccare il pollice dalla mira).
- Blocchi di sicurezza: Due interruttori fisici che permettono di disabilitare i tasti posteriori per evitare pressioni accidentali.
Prestazioni top, prezzo pop
Un altro aspetto fondamentale è il posizionamento sul mercato. Mentre un controller Elite può costare fino a 150-180 euro, il GameSir G7 SE si trova in Italia a un prezzo che oscilla tra i 50 e i 60 euro (spesso anche meno in offerta su Amazon).
C’è un compromesso? Sì, è un controller cablato. Non ha batterie e deve essere collegato via USB-C alla console. Tuttavia, per i giocatori competitivi, questo è spesso visto come un vantaggio grazie alla minore latenza (input lag) rispetto al wireless.
Per quanto riguarda la qualità costruttiva, i pareri sono onesti: al tatto può sembrare leggermente più “plasticoso” e leggero rispetto al solido controller originale Microsoft. Tuttavia, il consenso generale è che la funzionalità e la longevità interna superano di gran lunga la sensazione tattile della scocca. Un dettaglio interessante è che molti utenti lo preferiscono addirittura al modello “fratello”, il GameSir G7 standard (che ha tasti meccanici ma non ha gli stick Hall Effect), ritenendo la versione SE (Special Edition) superiore proprio per la durata dei componenti.
Il verdetto della community
Se dovessimo basarci sull’opinione della community di gioco online nel 2025, il GameSir G7 SE si conferma una scelta solidissima per i possessori di Xbox Series X e S, ma anche per chi gioca su PC.
In un mondo dove i controller ufficiali iniziano a “driftare” dopo un anno, spendere 50 euro per un dispositivo che promette di non farlo mai è diventata la scelta più intelligente. Il tempo ci dirà se i nuovi modelli in arrivo sapranno fare di meglio, ma per ora, il re del rapporto qualità-prezzo ha un cavo e sensori magnetici.