Samsung Galaxy S27 Ultra: le novità sul sensore fotografico (mistergadget.tech)
Le ultime indiscrezioni sul Galaxy S27 Ultra deludono: niente nuovo sensore Sony, ma ancora il 200 MP ISOCELL da 1/1.3”. Samsung punta tutto sul software AI.
Chi sperava in un deciso salto in avanti per la fotocamera del Samsung Galaxy S27 Ultra dovrà rivedere le proprie aspettative. Secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo top di gamma in arrivo nel 2027 non porterà un sensore più grande, ma continuerà a utilizzare la stessa base hardware vista già da diverse generazioni. Una scelta che, a quanto pare, non entusiasma gli appassionati di fotografia mobile.
Stesso sensore, nuovo nome?
Le voci più ottimistiche parlavano dell’arrivo del Sony LYT-901, un nuovo sensore da 200 megapixel da 1/1.12” che ha già attirato l’attenzione degli addetti ai lavori e che molti considerano il nuovo riferimento nel mondo Android. Tuttavia, secondo il noto leaker Ice Universe, Samsung non adotterà il sensore Sony per il suo prossimo flagship, preferendo restare fedele a una versione aggiornata del suo ISOCELL da 1/1.3”, lo stesso formato utilizzato fin dal Galaxy S23 Ultra.
La decisione non sorprende del tutto: Samsung tende a utilizzare soluzioni proprietarie per la sua gamma Ultra, ma la delusione nasce dal fatto che, invece di aumentare le dimensioni del sensore, negli ultimi anni le ha progressivamente ridotte.
Ecco l’evoluzione dei sensori principali Samsung da 200 MP:
- ISOCELL HP1: 1/1.22”
- ISOCELL HP2: 1/1.3”
- ISOCELL HP3 / HP9: 1/1.4”
Il trend è evidente: i sensori si fanno più piccoli, non più grandi.
Perché conta la dimensione del sensore
Un sensore più ampio consente di catturare più luce e più informazioni per ogni pixel, migliorando la resa in condizioni di scarsa illuminazione e offrendo una maggiore profondità di campo. Con pixel più piccoli, invece, aumenta il rischio di rumore digitale e di perdita di dettaglio, specialmente in notturna.
È un compromesso che si nota chiaramente nei confronti con i migliori cameraphone cinesi. I modelli vivo X300 Pro e Oppo Find X9 Pro, ad esempio, montano sensori più grandi e mostrano risultati superiori in termini di dettaglio e gestione del colore, nonostante abbiano un numero di megapixel inferiore.
L’AI al posto dell’hardware
Non è un segreto che Samsung stia puntando sempre più sull’elaborazione software e sull’intelligenza artificiale per migliorare le foto dei suoi smartphone. Con la famiglia Galaxy S26, l’azienda ha già introdotto un nuovo motore di image processing alimentato da AI per ottimizzare esposizione, nitidezza e riduzione del rumore. È probabile che la stessa strategia venga rafforzata con il Galaxy S27 Ultra, che dovrebbe mantenere la stessa architettura fotografica ma con algoritmi più sofisticati.
Insomma, più software, meno hardware: una direzione coerente con la filosofia recente del brand, ma che potrebbe far storcere il naso agli utenti più puristi.
Rivali in vantaggio
Mentre Samsung gioca di fino con i propri sensori, i competitor continuano ad alzare l’asticella. Oppo, Xiaomi e Vivo hanno già introdotto fotocamere da 1 pollice reali e ottiche co-progettate con partner come Leica e Zeiss. La concorrenza, dunque, si sta spostando verso una fotografia mobile più “professionale”, mentre Samsung sembra preferire la stabilità a un salto generazionale rischioso.
Uno scenario prevedibile, ma poco entusiasmante
Se le indiscrezioni dovessero trovare conferma, il Galaxy S27 Ultra continuerà a offrire un comparto fotografico eccellente, ma senza quel passo in avanti radicale che molti utenti si aspettano. Il colosso coreano sembra puntare sulla continuità e sull’affinamento, lasciando l’innovazione hardware — almeno per ora — ai rivali più aggressivi.