Ora il microfono registra anche da spento (mistergadget.tech)
Il microfono dei dispositivi è in grado di registrare anche quando questi sono di fatto spenti, pertanto bisogna sempre fare attenzione.
Sappiamo che ci sono attivazioni automatiche di tantissimi elementi e dispositivi, come ad esempio il microfono che si attiva per consentirci di parlare con Siri piuttosto che con Google. Tuttavia, molti sottovalutano quello che è l’aspetto alternativo della vicenda, quindi quelli che sono i pericoli che non possono essere evitati del tutto ma vanno sicuramente gestiti nel migliore dei modi.
Molto spesso gli errori che commettiamo sono dati dalla mancanza di informazioni adeguate. Questo non vuol dire che dispositivi che hanno un microfono, come gli smartphone, i tablet o i computer, siano al 100% pericolosi, ma piuttosto che abbiano delle condizioni che vanno settate correttamente.
Perché il microfono registra anche quando il dispositivo è spento
Quando acquistiamo un prodotto che ha determinate impostazioni, di fatto non cerchiamo di capire che cosa va modificato, lo utilizziamo direttamente e basta, nella convinzione di avere tutte le informazioni adeguate del caso. La tecnologia però compie ogni giorno passi avanti: questo vuol dire che ci sono tanti elementi che vengono introdotti di cui non abbiamo conoscenza. Quando parliamo del microfono che di conseguenza ci ascolta e si può attivare in qualsiasi momento, anche per quello che riguarda strumentazioni che abbiamo in casa come ad esempio Alexa o altri dispositivi simili, dobbiamo renderci conto che si può creare facilmente un problema.
Questo potrebbe accadere sia perché non abbiamo determinato in maniera corretta le impostazioni, generando quindi delle registrazioni in automatico (basta aprire la cartella di Google per rendersi conto che talvolta registra perché si attiva convinto che lo abbiamo chiamato in causa, idem per altri dispositivi simili), ma la registrazione può scattare anche perché c’è un malfunzionamento, perché c’è un problema con il software o perché abbiamo dato delle impostazioni sbagliate. Senza contare che driver corrotti o comunque sistemi ormai obsoleti possono determinare delle problematiche anche piuttosto gravi, e questo semplicemente perché non abbiamo aggiornato all’ultimo disponibile il nostro dispositivo.
Ci sono quindi delle situazioni molto variabili e delle condizioni che possono dare seguito a problemi piuttosto gravi. La funzionalità di ascolto attivo, quella che ci permette in sostanza di dire “Alexa, dimmi l’orario” oppure “Ehi Google, dove si trova il mercato più vicino” o ancora “Hey Siri, quanto costano dei pantaloni cargo”, sono strumentazioni di incredibile valore, soprattutto adesso che sono state ampliate con l’intelligenza artificiale, ma bisogna anche comprendere che ci sono dei pro e dei contro, e sicuramente il contro è rappresentato dal fatto che sono in grado di registrarci a nostra insaputa.
Tuttavia, si tratta di una questione che può essere da un lato consona se parliamo di permessi che abbiamo dato noi anche se inavvertitamente o magari perché già settati in automatico al download, oppure può essere una questione non voluta, quindi una situazione che ci troviamo a determinare per un malfunzionamento, perché il prodotto è obsoleto e così via. Per questo bisogna avere conoscenza della materia, informarsi sempre quando si scaricano nuove applicazioni e fare molta attenzione quando diamo dei permessi, quindi quando accettiamo determinate condizioni, perché anche se non ce ne rendiamo conto possono esserci conseguenze che non sono solo banali malfunzionamenti o altro, ma possono andare a registrare conversazioni private, dettagli personali e molto altro. Quindi è indispensabile che l’utente faccia attenzione e che capisca come muoversi al meglio anche in questi casi.