Si tratta della naturale evoluzione della connettività mobile o di un altro flop informatico? Scopri cos’è l’eSIM e se può rappresentare una valida alternativa alla classica schedina.
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L’eSIM, acronimo di embedded SIM, sta silenziosamente rivoluzionando il modo in cui ci connettiamo e concepiamo la connettività mobile. Non è nulla di già visto. Nè di fisico. Nè un’altro un chip più piccolo. Cos’è quindi l’eSIM? Un cambio di paradigma che semplifica la vita digitale e migliora la sicurezza.
L’adozione della tecnologia eSIM ha seguito un percorso graduale, iniziando con dispositivi indossabili e tablet, per poi espandersi rapidamente al mondo degli smartphone top di gamma e, più recentemente, ai modelli di fascia media. La compatibilità non si limita solo ai telefoni. L’eSIM è sempre più presente in laptop, dispositivi IoT e persino automobili connesse.
Differenze tra SIM ed eSIM
Per capire appieno la portata e cos’è l’eSIM, è fondamentale confrontarla con la tradizionale SIM (Subscriber Identity Module) che conosciamo da decenni. La SIM tradizionale, nella sua evoluzione da formato carta di credito a Nano-SIM, è sempre rimasta un elemento fisico, estraibile, e legato a un singolo operatore.
La SIM classica è essenzialmente un piccolo circuito integrato, montato su un supporto plastico, che contiene un ICCID (Identifier della Carta a Circuito Integrato) unico, un IMSI (International Mobile Subscriber Identity) per identificare l’utente sulla rete, e chiavi di autenticazione segrete. Quando si cambia operatore o si viaggia, è necessario sostituire fisicamente questa scheda.
Cos’è l’eSIM quindi? Al contrario, è un chip che viene saldato direttamente (embedded, incorporato) nella scheda madre del dispositivo durante la fase di produzione. Non è rimovibile né sostituibile dall’utente. La magia dell’eSIM risiede nella sua capacità di essere riprogrammata da remoto. Invece di dover comprare una nuova scheda fisica, l’eSIM può essere caricata con i profili degli operatori tramite software.
Non è solo un vantaggio in termini di comodità, ma anche di design e sostenibilità. Eliminando lo slot fisico per la SIM, i produttori possono risparmiare spazio prezioso all’interno del dispositivo, utilizzabile per batterie più grandi o altri componenti. Inoltre, l’assenza di slot rende i dispositivi potenzialmente più resistenti all’acqua e alla polvere grazie a un minor numero di aperture. Dal punto di vista ecologico, si riduce la produzione e lo smaltimento di milioni di schede plastiche. Abbiamo quindi capito cos’è l’eSIM, vediamo ora come iniziare ad utilizzarla.
Telefoni compatibili
Con un’eSIM, un utente può cambiare operatore in pochi minuti tramite un’app o una pagina web, senza attendere la spedizione o recarsi in negozio. Per i viaggiatori internazionali non è necessario aggiungere quanto sia un fattore importante. Si può acquistare un piano dati locale non appena si atterra, semplicemente scansionando un QR code, bypassando costosi costi di roaming. Il processo di provisioning (l’atto di caricare il profilo dell’operatore) è gestito da specifiche di sicurezza molto rigide sviluppate dalla GSMA, garantendo che i dati di autenticazione siano protetti.
Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia: il trasferimento del profilo. Se con una SIM fisica bastava estrarla e inserirla in un nuovo telefono, con l’eSIM il trasferimento del profilo è un’operazione che richiede il supporto dell’operatore, spesso tramite un processo di disattivazione sul vecchio dispositivo e riattivazione sul nuovo, il che può risultare meno immediato rispetto al “plug and play” della vecchia SIM.
I pionieri nell’integrazione dell’eSIM negli smartphone sono stati, in gran parte, Apple e Google. Apple ha introdotto l’eSIM con la serie iPhone XS, XS Max e XR nel 2018. Da allora, ogni nuovo modello di iPhone supporta l’eSIM, spesso in aggiunta allo slot SIM fisico. Negli Stati Uniti, Apple ha fatto un passo ancora più audace, rimuovendo del tutto lo slot fisico a partire dagli iPhone 14, rendendo la tecnologia eSIM l’unica opzione di connettività cellulare per quei modelli. Google, con i suoi dispositivi Pixel, è stato altrettanto precoce. Fin dal Google Pixel 2 (2017), ha incluso il supporto eSIM, rendendola una caratteristica standard per tutti i modelli successivi.
Anche Samsung ha abbracciato la tecnologia, a partire dalla serie Galaxy S20 e successive, inclusi i modelli pieghevoli (come la serie Z Fold e Z Flip). Oggi, la maggior parte dei flagship (modelli di punta) di marchi come Huawei (alcuni modelli), Xiaomi, Oppo e altri, lanciati negli ultimi anni, include il supporto eSIM, specialmente quelli destinati ai mercati occidentali e asiatici più avanzati tecnologicamente.
È fondamentale, tuttavia, verificare sempre la compatibilità specifica del proprio modello di telefono. L’eSIM non è una funzione che può essere aggiunta tramite aggiornamento software. Richiede un chip hardware specifico integrato nella fabbricazione. Un buon punto di partenza è consultare il sito web del produttore del proprio telefono o il servizio clienti del proprio operatore.
Perchè scegliere Dual SIM + eSIM
La compatibilità con l’eSIM è particolarmente interessante perché ha reso la funzione Dual SIM estremamente più diffusa e potente. La maggior parte degli smartphone compatibili permette una configurazione Dual SIM Ibrida, ovvero:
- 1 SIM Fisica + 1 eSIM: Un utente può avere, ad esempio, il proprio numero principale italiano sulla SIM fisica e un piano dati estero (o un numero di lavoro) sull’eSIM.
- 2 eSIM: Nei modelli più recenti, come gli iPhone di ultima generazione, è possibile utilizzare due profili eSIM attivi contemporaneamente, eliminando completamente la necessità di schede fisiche.
Una feature per gestire più numeri e piani dati con un unico dispositivo. Sopratutto per chi ha un numero aziendale, è uno strumento essenziale per gestire lavoro e vita privata separatamente ma sullo stesso smartphone.
Come attivare un’eSIM
E se scoprire cos’è una esim non ti basta, ora ti spieghiamo qual’è il processo di attivazione. Essendo intrinsecamente digitale, è molto più veloce rispetto all’attesa di una SIM fisica. Tuttavia, l’esatta procedura può variare leggermente a seconda dell’operatore e del dispositivo. In generale, si articola in pochi e semplici passaggi.
Richiesta del profilo eSIM all’operatore: molti operatori in Italia (come TIM, Vodafone, WindTre, Iliad e diversi MVNO – Operatori Virtuali) offrono già questa opzione. Airalo ad esempio, il primo operatore dedicato proprio ai viaggiatori che hanno bisogno di una eSIM. Se si sta cambiando operatore, al momento della sottoscrizione del contratto, si specifica che si desidera un’eSIM anziché una SIM fisica. Se si è già clienti e si vuole passare da una SIM fisica a un’eSIM (swap SIM), è spesso possibile farlo tramite l’area clienti online, l’app dell’operatore, o recandosi in un punto vendita. Alcuni operatori applicano un costo per questo passaggio, mentre altri lo offrono gratuitamente. Una volta elaborata la richiesta, l’operatore fornisce i dati necessari per scaricare il profilo, che quasi sempre si presentano sotto forma di QR Code.
Scansione del QR Code e installazione:
- Aprire le Impostazioni: Sul proprio smartphone compatibile, navigare in:
- iPhone: Impostazioni > Cellulare (o Dati Mobili) > Aggiungi Piano Cellulare.
- Android (Google Pixel/Samsung): Impostazioni > Rete e Internet (o Connessioni) > SIM > Aggiungi SIM (o Aggiungi Piano Mobile).
- Scansione: Si aprirà la fotocamera. Scansionare il QR Code fornito dall’operatore.
- Download e Attivazione: Lo smartphone contatterà i server dell’operatore, scaricherà e installerà il profilo di configurazione eSIM. Questo processo include il download dell’IMSI e delle chiavi di autenticazione.
- Configurazione Finale: Una volta installato il profilo, lo smartphone chiederà all’utente di nominare l’eSIM (es. “Lavoro”, “Personale”, “Viaggio”) e di scegliere quale eSIM utilizzare per Dati Mobili, Chiamate e SMS (in caso di configurazione Dual SIM).
Per scaricare il profilo dell’eSIM, il telefono deve essere connesso a Internet, tramite Wi-Fi o un altro piano dati attivo (se disponibile in Dual SIM). Senza una connessione, il processo di download del profilo fallirà.