Google abilita la registrazione delle chiamate su Pixel (mistergadget.tech)
Il rollout diventa globale con il Pixel Drop di novembre: la funzione debutta in forma stabile dai Pixel 6 in avanti
Google completa uno dei rollout più attesi del suo ecosistema: la registrazione delle chiamate telefoniche arriva finalmente in maniera estesa e stabile su tutti i Pixel compatibili. È una funzione promessa sin dall’introduzione della serie Pixel 6, rimasta tuttavia limitata da vincoli normativi, aggiornamenti parziali dell’app Telefono e tempistiche di rilascio non uniformi. Con il Pixel Drop di novembre, l’abilitazione diventa globale e coordinata, anche se resta necessario soddisfare alcuni requisiti tecnici precisi affinché l’opzione compaia nelle impostazioni.
Come funziona?
In più casi, infatti, gli utenti hanno riportato comportamenti non immediati: l’aggiornamento dell’app Telefono da solo non bastava a far emergere il menu dedicato, che è comparso invece soltanto dopo l’update di sistema. L’integrazione definitiva avviene dunque tramite una combinazione tra ultima versione dell’app Telefono e Pixel Drop di novembre, condizione essenziale per garantire compatibilità e stabilità.
La funzione è destinata ai modelli che non dispongono delle nuove AI Call Notes, le trascrizioni automatiche riservate alle generazioni più recenti. Proprio per questo il rollout è avvenuto in maniera differenziata: su Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro Fold la comparsa dell’opzione è arrivata installando le versioni più aggiornate dell’app, mentre su modelli come Pixel 6 Pro la funzione è stata confermata anche attraverso build beta più recenti del sistema operativo.
Requisiti tecnici e modelli supportati
La registrazione delle chiamate viene abilitata a partire dai Pixel 6, con supporto esteso alle generazioni successive. Google richiede tre elementi fondamentali: un dispositivo Pixel 6 o superiore, Android 14 o versioni più recenti e il Pixel Drop di novembre, che contiene una parte essenziale dell’integrazione.
Il discorso cambia leggermente per i telefoni non Pixel che utilizzano comunque l’app Telefono di Google. In quel caso l’accesso alla funzione è possibile a partire da Android 9, anche se con un set di controlli molto più semplice e con meno impostazioni avanzate.
L’abilitazione dipende quindi da una combinazione di software, patch mensile e capacità hardware. I Pixel delle generazioni precedenti non dispongono del supporto necessario, mentre quelli più recenti – dalla serie 10 in avanti – possono utilizzare la funzione insieme ad AI Call Notes solo nei Paesi in cui quest’ultima è attiva.
Come si attiva la registrazione delle chiamate
Il percorso di attivazione è identico su tutti i dispositivi compatibili. Per prima cosa bisogna aprire l’app Telefono, accedere al menu delle impostazioni e entrare nella sezione dedicata all’Assistenza chiamata. All’interno di questo pannello compare l’opzione Registrazione Chiamata, attraverso la quale si può attivare la gestione manuale o automatica.
Nella pagina dedicata si trovano diverse configurazioni. L’utente può scegliere di richiedere una conferma a ogni chiamata, selezionare la registrazione automatica solo per i numeri non presenti in rubrica oppure designare contatti specifici per la registrazione continuativa. È possibile anche impostare la gestione della conservazione dei file: si può optare per l’eliminazione automatica dopo 7, 14 o 30 giorni, oppure consentire una conservazione illimitata.
Chi preferisce azionare la registrazione manualmente può farlo tramite il pulsante Call Assist, visibile durante la chiamata. L’interruzione avviene dallo stesso menu. La versione automatica, invece, avvia il salvataggio senza che sia necessario intervenire. In entrambi i casi, prima dell’inizio effettivo viene mostrato un conto alla rovescia, seguito da un messaggio o un segnale acustico destinato ad avvisare l’interlocutore che la conversazione sta per essere registrata. Si tratta di un requisito imposto dalle normative locali, pensato per garantire trasparenza e conformità.
Sui dispositivi non Pixel che adottano l’app Telefono di Google, il comportamento è ancora più immediato: durante la chiamata compaiono i tasti Record e Stop Recording direttamente nella schermata principale.
Disponibilità e condizioni legate alla legislazione
La registrazione delle chiamate non viene distribuita in maniera uniforme a livello globale, perché è soggetta alle normative dei diversi Paesi. Ci sono regioni in cui la registrazione è consentita previa informazione dell’interlocutore, altre in cui serve il consenso esplicito di entrambe le parti, e altre ancora in cui la funzione è vietata.
Per semplificare la gestione, Google ha scelto un approccio standard: l’app Telefono riproduce automaticamente un messaggio vocale o un beep all’avvio della registrazione. Questo comportamento elimina il rischio che l’utente dimentichi di informare l’altra persona e consente alla funzione di adattarsi alle regolamentazioni locali.
Le limitazioni si estendono anche alle funzioni avanzate. Le AI Call Notes – la funzione che fornisce trascrizioni, punti chiave e riepiloghi della conversazione – sono disponibili soltanto su modelli più recenti e in specifici mercati. Sui Pixel 6, 7 e 8 rimane invece attiva solo la registrazione tradizionale, una conseguenza diretta delle capacità di elaborazione dei primi chip Tensor, meno adatti a gestire l’elaborazione linguistica in tempo reale necessaria per le note automatiche.