Boox Palma 2 Pro combina il display e-ink con la compatibilità Android (mistergadget.tech)
Molti ci hanno provato. L’idea di creare un ibrido tra smartphone e lettore ereader ha affascinato produttori diversi negli anni scorsi. Qualcuno ha tentato la via del doppio schermo – pensate allo YotaPhone con display LED davanti e E Ink sul retro – altri hanno puntato su form factor più tradizionali. Nessuno però aveva pensato di spremere un lettore di ebook nelle dimensioni di un telefono, aggiungere connettività cellulare 5G e chiamarlo fatto.
Questo è esattamente ciò che rappresenta Boox Palma 2 Pro: un dispositivo che prende l’anima di un ereader, la comprime nelle dimensioni di uno smartphone tascabile, ci installa Android 15 completo e lo connette alla rete mobile. Il risultato è un oggetto curioso che sfida ogni categorizzazione netta. Non è uno smartphone nel senso classico – non può fare chiamate vocali tradizionali né inviare SMS – ma permette di installare WhatsApp, Telegram e qualsiasi altra app dallo Store. Non è un ereader tradizionale, ma ha un display E Ink Kaleido 3 a colori che fa miracoli con i consumi. È qualcosa che sta nel mezzo, e questa ambiguità è al tempo stesso il suo punto di forza e la sua limitazione principale.
La versione Pro che abbiamo testato aggiunge rispetto al Palma 2 standard il display a colori, più RAM (8GB contro 6GB), Android 15 invece di 13, e soprattutto il supporto alla penna InkSense Plus e alla connettività dati 5G. Differenze che ne giustificano il sovrapprezzo solo se sapete già che vi serviranno.
Per chi cerca lettura comoda in mobilità con accesso app Android, è proposta unica a 399€.
+ Dimensioni tascabili con soli 175 grammi
+ Android 15 completo con Play Store
+ Connettività 5G e slot ibrido SIM/microSD
+ Supporto penna per annotazioni rapide
– Nessuna chiamata vocale né SMS
– Fotocamera 16MP praticamente inutile
– Penna venduta separatamente
– Colori limitati rendono difficile vedere alcuni elementi UI
Indice
- Design e costruzione: un e-reader che sembra un telefono
- Display E-Ink Kaleido 3: il colore ha un prezzo
- Prestazioni e software: Android completo con qualche stranezza
- Penna e scrittura: annotazioni rapide con qualche compromesso
- Connettività e autonomia: sempre connessi ma non troppo
- Verdetto finale: per chi è davvero il Palma 2 Pro?
Design e costruzione: un e-reader che sembra un telefono
Il Palma 2 Pro è indistinguibile da uno smartphone a prima vista. Misura 159 x 80 x 8.8mm e pesa appena 175 grammi – meno di molti telefoni flagship – e sta comodamente in una tasca dei jeans senza creare ingombro. La scocca in plastica con finitura sabbiata sulla parte posteriore offre un grip sicuro, anche se non trasmette la sensazione premium di un device da 400 euro.
Sulla destra trovate il tasto di accensione con lettore d’impronte integrato che funziona in modo rapido e affidabile. Sul lato sinistro ci sono i tasti volume e uno Smart Button programmabile che può essere configurato con azioni diverse per pressione singola, doppia o lunga. Questo tasto si rivela molto comodo per lanciare l’app di lettura o attivare la modalità scrittura al volo.
La parte inferiore ospita la porta USB-C (che funge anche da uscita audio), un microfono e uno speaker. In alto c’è un secondo speaker per l’audio stereo, che suona sorprendentemente decente per un dispositivo di questo tipo, anche se oltre il 50% del volume il suono inizia a distorcere leggermente.
Sul retro spicca un piccolo bump con fotocamera da 16MP e flash LED. Diciamolo chiaramente: questa fotocamera non ha alcun senso pratico. Non c’è fotocamera frontale per videochiamate, quindi l’uso social è limitato, e la qualità delle foto è appena sufficiente per scansionare documenti o inquadrare QR code. È un esempio di feature aggiunta “perché si può” più che per utilità reale.
La custodia magnetica inclusa nel prezzo è una piacevole sorpresa. Si tratta di un flip case in similpelle con aggancio magnetico che supporta auto-wake e sleep. La parte rigida posteriore si può staccare se preferite usare solo la cover protettiva. Il case aggiunge spessore ma mantiene la portabilità accettabile. Dettaglio interessante: la cover posteriore è compatibile con accessori MagSafe, quindi potete attaccarci stand o grip magnetici.
Display E-Ink Kaleido 3: il colore ha un prezzo
Il cuore del Palma 2 Pro è il suo display E Ink Kaleido 3 da 6,13 pollici. La tecnologia offre 4.096 tonalità di colorecon risoluzione di 300 PPI per il bianco e nero e 150 PPI per il colore. La lettura di testi è ottima, con quella sensazione di “carta vera” che contraddistingue gli E Ink migliori. Sotto luce solare diretta la leggibilità è eccellente, senza riflessi fastidiosi.
Ma qui arriviamo al punto dolente. Il canvas Kaleido 3 è significativamente più scuro rispetto agli E Ink monocromatici tradizionali. Questo significa che l’uso della luce frontale diventa praticamente obbligatorio in qualsiasi condizione che non sia la luce solare diretta. Il display integra una luce frontale a doppia tonalità (calda e fredda) con sensore automatico che funziona bene, ma dover tenere la luce sempre accesa riduce uno dei vantaggi chiave dell’E Ink: l’autonomia estrema.
La qualità del colore varia drasticamente in base alla modalità di refresh selezionata. Con la modalità HD i colori sono distinguibili e sufficientemente saturi, con un aspetto che ricorda le stampe a giornale. Passando alla modalità Speed per avere refresh più rapidi, molti colori diventano difficili da differenziare e il grain aumenta visibilmente. La modalità High Contrast migliora leggermente la situazione ma introduce più grana nell’immagine.
Per la lettura di romanzi o testi il display funziona egregiamente. Ma nel momento in cui caricate app con interfacce grafiche complesse, i limiti emergono. Su Google Maps le forme degli edifici sono difficili da distinguere, i box di testo con bordi grigi sottili su sfondo bianco diventano quasi invisibili, alcuni pulsanti delle app possono risultare poco visibili. Niente di bloccante per l’uso quotidiano, ma richiede un periodo di adattamento.
La tecnologia BSR (Boox Super Refresh) aiuta a bilanciare fluidità e qualità dell’immagine attraverso quattro modalità di refresh. Il sistema EinkWise regola automaticamente frequenza di aggiornamento e resa cromatica in base all’attività, un’idea intelligente che nella pratica funziona discretamente.
Per un dispositivo pensato principalmente per la lettura di testi, i colori sono un extra gradito ma non essenziale. Se leggete solo romanzi, potreste tranquillamente risparmiare 150 euro e prendere il Palma 2 standard con display monocromatico più luminoso.
Prestazioni e software: Android completo con qualche stranezza
Il Palma 2 Pro monta un processore Snapdragon 750G abbinato a 8GB di RAM e 128GB di storage espandibili via microSD fino a 2TB. La scelta di un chip di fascia media del 2020 potrebbe sembrare limitante, ma per un dispositivo con display E Ink è più che sufficiente. L’esperienza è fluida nell’apertura delle app, nella navigazione e nella lettura. Gli 8GB di RAM permettono di mantenere diverse app in memoria senza dover ricaricare.
La vera forza è Android 15 completo con Play Store. Questo significa accesso a Kindle, Kobo, Libby, Pocket, e migliaia di altre app. Potete installarci Spotify per ascoltare musica, Google Drive per accedere ai documenti, anche Instagram se davvero volete scrollare feed su E Ink (spoiler: non è un’esperienza granché). La flessibilità è totale, limitata solo dalla vostra creatività e dalla natura del display.
L’interfaccia Boox sopra Android è minimalista e pulita, senza bloatware eccessivo. Non serve un account Boox per usare il dispositivo, a meno che non vogliate sincronizzare note sul cloud. Il pannello di controllo rapido accessibile con uno swipe dall’alto offre toggle essenziali, anche se alcuni elementi – come la schermata di pairing della penna – occupano spazio inutile.
Ci sono però alcune stranezze software che tradiscono un’esperienza non completamente rifinita. Non c’è un app drawer, quindi tutte le app finiscono sulla homescreen e dovete ricordarvi dove le avete messe. Creare cartelle è macchinoso: bisogna tenere premuta un’app e selezionare “Add to Group” invece del classico drag & drop. La pagina Impostazioni non ha scrolling fluido, cosa frustrante quando cercate una voce specifica. Di default, il WiFi non si connette automaticamente al risveglio (c’è un’opzione da attivare nelle impostazioni).
Il NaviBall – un pulsante circolare flottante con nove shortcut personalizzabili – è un’aggiunta utile che migliora la navigazione. Gli screensaver inclusi mostrano l’orologio, ma inspiegabilmente due di questi funzionano solo in orizzontale, con il device pensato per uso verticale.
Per la maggior parte degli utilizzi, il software fa il suo lavoro. Ma manca quella rifinitura e coerenza che vi aspettereste da un prodotto da 400 euro.
Penna e scrittura: annotazioni rapide con qualche compromesso
Il Palma 2 Pro supporta la penna InkSense Plus, venduta separatamente a 46 dollari. È una spesa non da poco per un accessorio, ma la penna è ben costruita: corpo in metallo con finitura opaca, ottimo grip, tasto laterale che funziona da gomma. Supporta 4.096 livelli di pressione, inclinazione e rifiuto del palmo. Si ricarica via USB-C, ma non si attacca magneticamente al dispositivo né entra nella custodia inclusa.
La penna si connette direttamente senza Bluetooth, un vantaggio per ridurre latenza e consumi. Abbiamo provato altre penne USI ma non funzionano, quindi siete vincolati all’accessorio ufficiale Boox.
L’esperienza di scrittura è discreta. C’è un lieve gap tra punta e traccia visibile quando scrivete, ma la calligrafia viene catturata con buona precisione. La latenza è percepibile ma non impedisce l’uso fluido per appunti rapidi, liste, annotazioni. Per sessioni di scrittura lunghe esistono soluzioni migliori, ma per note veloci al volo funziona.
L’app migliore per scrivere è Boox Notes, che offre un’esperienza ottimizzata per E Ink. La maggior parte delle app di terze parti come OneNote hanno problemi: latenza aumentata, difficoltà a vedere linee griglia colorate, ink colorati che appaiono neri durante la scrittura e si aggiornano solo al cambio tool. OneNote funziona meglio delle altre app generiche, ma l’esperienza resta subottimale.
Il supporto penna trasforma il Palma 2 Pro in un taccuino digitale tascabile utile per chi prende molti appunti in mobilità. Ma non è un sostituto di dispositivi pensati primariamente per la scrittura come il reMarkable o i tablet Boox più grandi.
Connettività e autonomia: sempre connessi ma non troppo
La novità principale rispetto al Palma 2 standard è il supporto alla connettività dati 5G. Lo slot ibrido accetta una nano-SIM per dati (non chiamate vocali tradizionali) oppure una microSD fino a 2TB. Potete anche inserire due SIM dati contemporaneamente se rinunciate all’espansione storage.
Con la SIM dati potete scaricare ebook ovunque, streammare podcast, sincronizzare note, usare WhatsApp e Telegram per chiamate VoIP. Il limite è l’impossibilità di fare chiamate vocali cellulari e inviare SMS, cosa che rende scomodo l’uso di app che richiedono verifica via SMS. Per molti utenti questa non sarà una limitazione critica, ma va considerata.
Il device integra A-GPS per navigazione e tracking fitness, funzione che si rivela utile con app di mappe o durante escursioni. WiFi dual band e Bluetooth 5.1 completano la dotazione di connettività. Non c’è NFC, quindi niente pagamenti contactless.
L’autonomia con batteria da 3.950mAh è il vero punto di forza. Con uso normale di lettura, potete aspettarvi diverse settimane tra una ricarica e l’altra. Nei nostri test con luce frontale sempre accesa e uso misto tra lettura e navigazione, siamo arrivati a circa 20 ore di schermo acceso prima di dover ricaricare. Il drain notturno è del 4%, accettabile ma non eccezionale come su E Ink monocromatici puri.
La ricarica avviene via USB-C ma le velocità sono modeste, in linea con la filosofia del dispositivo che non nasce per essere ricaricato quotidianamente.
Verdetto finale: per chi è davvero il Palma 2 Pro?
Il Boox Palma 2 Pro a 399 euro è un dispositivo che sfida ogni categorizzazione facile. Non è uno smartphone, non è un ereader tradizionale, non è un tablet compatto. È qualcosa che cerca di prendere il meglio di questi mondi e condensarlo in 175 grammi che stanno in tasca.
Funziona? Dipende da cosa cercate. Se volete un dispositivo per leggere ebook in mobilità senza il peso e l’ingombro di un tablet E Ink da 7-10 pollici, e allo stesso tempo volete accesso completo alle app Android senza dover portare con voi anche uno smartphone, il Palma 2 Pro ha senso. La connettività 5G vi permette di rimanere connessi ovunque, il display E Ink è delicato sugli occhi anche dopo ore di lettura, e l’autonomia è superiore a qualsiasi smartphone.
Ma i compromessi ci sono e sono evidenti. Il canvas Kaleido 3 oscurato richiede luce frontale quasi costante, riducendo il vantaggio autonomia. I colori limitati rendono frustrante l’uso di alcune app grafiche. L’assenza di chiamate vocali e SMS rende il dispositivo meno versatile di uno smartphone vero. La fotocamera è superflua, la penna costa extra e l’esperienza di scrittura è solo discreta.
Chi dovrebbe comprarlo? Lettori accaniti che passano ore sui mezzi pubblici o in viaggio e vogliono portarsi dietro la biblioteca senza peso. Professionisti che apprezzano la lettura prolungata di documenti PDF senza affaticamento visivo. Chi cerca detox digitale mantenendo connessione e app essenziali. Studenti che vogliono leggere dispense e prendere appunti digitali in mobilità.
Chi dovrebbe evitarlo? Se cercate uno smartphone, compratevi uno smartphone vero. Se volete un ereader puro, ci sono opzioni più economiche e con display migliori. Se la scrittura è priorità, i tablet Boox più grandi offrono esperienza superiore. Se i 399 euro vi sembrano tanti per un device così di nicchia, probabilmente avete ragione.
In definitiva, il Palma 2 Pro è un esperimento riuscito che dimostra come la tecnologia E Ink possa evolversi oltre i lettori tradizionali. È un dispositivo per utenti consapevoli che sanno esattamente cosa vogliono e accettano i compromessi in cambio di un’esperienza d’uso unica. Per quella nicchia di mercato, rappresenta una proposta senza alternative dirette.