Xiaomi, arriva la HyperOS (mistergadget.tech)
La nuova interfaccia basata su Android 16 debutta con un design più pulito, prestazioni superiori e integrazione potenziata nell’ecosistema Xiaomi
Dopo settimane di indiscrezioni, Xiaomi ha ufficialmente avviato il rollout globale di HyperOS 3, la nuova versione della sua interfaccia personalizzata basata su Android 16. L’annuncio è arrivato il 25 ottobre attraverso l’account ufficiale dell’azienda su X (ex Twitter), segnando l’inizio di una distribuzione che parte dall’Europa e coinvolgerà presto tutti i principali mercati internazionali.
A sorpresa, i primi dispositivi a ricevere l’aggiornamento non sono i flagship, ma i nuovi Xiaomi 15T e 15T Pro, modelli di fascia medio-alta che diventano così i primi smartphone al mondo con HyperOS 3 preinstallato.
I primi modelli Xiaomi aggiornati alla HyperOS: 15T e 15T Pro aprono la strada
Gli aggiornamenti arrivano tramite OTA (Over The Air) con le build OS3.0.3.0.WOEEUXM per Xiaomi 15T e OS3.0.4.0.WOSEUXM per 15T Pro. Entrambi includono anche le patch di sicurezza di ottobre 2025.
Il rollout è iniziato in Europa — in particolare nei Paesi Bassi, in Italia, Germania e Spagna — e proseguirà gradualmente nelle altre regioni nelle prossime settimane. Gli utenti possono verificare la disponibilità accedendo al percorso Impostazioni > Info sul telefono > Aggiornamento di sistema.
Curiosamente, questa prima ondata anticipa l’arrivo dell’update sui modelli Xiaomi 15 e 15 Ultra, equipaggiati con Snapdragon 8 Elite, che secondo la roadmap ufficiale riceveranno HyperOS 3 a novembre.
Le prossime tappe del rollout globale
Secondo il piano di aggiornamenti diffuso da Xiaomi, i prossimi dispositivi a ricevere HyperOS 3 saranno:
- Xiaomi 15 e 15 Ultra (novembre 2025)
- Redmi Note 14 e Poco F7 / X7 Series (tra novembre e inizio dicembre)
- Xiaomi 14, Poco F6 e altri modelli del 2024 (entro dicembre 2025)
La strategia evidenzia la volontà di testare prima la nuova interfaccia su dispositivi di fascia media — in particolare il 15T Pro, spinto dal chip Dimensity 9400+ — per poi estenderla ai flagship globali una volta confermata la piena stabilità.
Questo approccio “a cerchi concentrici” consente a Xiaomi di perfezionare la compatibilità e monitorare eventuali bug in tempo reale, un metodo sempre più comune tra i produttori Android.
Le novità principali di HyperOS 3
Con HyperOS 3, Xiaomi punta a ridefinire la propria esperienza software, avvicinandosi sempre di più alla coesione dell’ecosistema Apple. L’azienda parla di “un sistema operativo per ogni dispositivo”, con l’obiettivo di uniformare smartphone, tablet, smartwatch e smart home sotto un’unica interfaccia. Tra le novità più rilevanti troviamo:
• “Hyper Island” – un nuovo menu rapido interattivo per controllare musica, navigazione e notifiche con un tocco. È una barra dinamica che richiama la logica della Dynamic Island di iPhone, ma con un design più modulare e animazioni proprietarie.
• Prestazioni migliorate – grazie al nuovo kernel ottimizzato per Android 16, Xiaomi promette una riduzione dei tempi di avvio del 18% e una gestione della RAM più efficiente fino al 25%. Il multitasking risulta più fluido, soprattutto sui modelli con chip MediaTek e Snapdragon di ultima generazione.
• Sincronizzazione cross-device – uno dei punti chiave di HyperOS 3 è la connessione immediata tra smartphone, tablet e indossabili. I dispositivi Xiaomi, Redmi e Poco potranno scambiarsi notifiche, file e clipboard in tempo reale, con un approccio simile a quello di Apple Handoff.
• Interfaccia più pulita e coerente – la nuova grafica introduce icone ridisegnate, nuove transizioni e un pannello dei comandi semplificato, con elementi fluttuanti e maggiore spazio bianco per una leggibilità più chiara.
• Sicurezza e privacy – l’aggiornamento integra un nuovo centro di permessi unificato, che permette di gestire accessi e autorizzazioni per app, sensori e rete in modo più trasparente. Inoltre, HyperOS 3 adotta pienamente le nuove API di sicurezza di Android 16, comprese le restrizioni sulle app in background e i controlli granulari sulle notifiche.
Integrazione profonda con l’ecosistema Xiaomi
Una delle ambizioni dichiarate di HyperOS è quella di costruire un ecosistema connesso e coerente. Con la terza generazione, Xiaomi estende la compatibilità di HyperConnect, la piattaforma che consente di controllare dispositivi come Smart Band, tablet, speaker AI, TV e scooter elettrici da un unico hub.
Il nuovo Centro Dispositivi introduce una vista sinottica con tutti i prodotti connessi e la possibilità di trasferire la riproduzione audio o video da un device all’altro — ad esempio da un 15T Pro a una Xiaomi Pad 7 Pro — in modo immediato.
È anche migliorata la funzione “Phone-Link”, ora compatibile sia con Windows che con macOS, per condividere schermo e notifiche in tempo reale, oltre a gestire chiamate e messaggi direttamente dal computer.
Un rilascio strategico per consolidare l’immagine software
L’arrivo di HyperOS 3 segna un momento importante per Xiaomi, che negli ultimi anni ha lavorato per emanciparsi dall’immagine di un brand legato principalmente all’hardware. La nuova interfaccia punta a ridurre la frammentazione, migliorare l’esperienza utente a lungo termine e rafforzare l’identità visiva dell’ecosistema.
In prospettiva, l’azienda sembra voler posizionare HyperOS come un sistema trasversale in grado di adattarsi non solo ai dispositivi Android, ma anche a quelli IoT, seguendo un approccio “all-scenario” simile a quello già visto con Huawei HarmonyOS.
Il rollout graduale e il coinvolgimento dei 15T come “beta tester globali” rappresentano quindi un passaggio chiave verso la piena adozione del nuovo sistema.