
Microsoft dice addio a Publisher: il supporto terminerà a ottobre 2026 (mistergadget.tech)
Dopo oltre tre decenni di onorato servizio, lo storico software di desktop publishing di Microsoft si avvia al pensionamento, lasciando un’eredità importante nella democratizzazione della grafica per milioni di utenti.
Microsoft ha ufficialmente annunciato la fine di un’era per uno dei suoi software più longevi. L’azienda ha confermato che il supporto a Microsoft Publisher terminerà definitivamente nell’ottobre del 2026, segnando il capolinea per la venerabile applicazione di desktop publishing che per anni ha rappresentato la porta d’accesso al mondo del design per tantissimi utenti non professionisti.
Lanciato per la prima volta nel lontano 1991, Publisher era stato concepito con uno scopo preciso: offrire uno strumento semplice e intuitivo per creare materiali di marketing, newsletter, brochure e inviti, senza la necessità di imparare software di livello professionale, ben più complessi e costosi. Per chi non ha mai avuto il “piacere” di litigare con le sue caselle di testo, Publisher è stato per anni lo strumento di progettazione per le masse.

Il suo punto di forza è sempre stato il prezzo contenuto e l’accessibilità. Non a caso, trovò posto all’interno della suite Microsoft Office già con la versione del ’97, consolidando la sua presenza sui computer di studenti, piccole imprese e famiglie. La sua accessibilità ha di fatto democratizzato il design, permettendo a chiunque, dagli scolari ai proprietari di piccole attività, di creare di tutto, dai volantini un po’ “artigianali” ai calendari personalizzati. Anche se non ha mai fatto breccia tra i professionisti del settore — che si affidavano a strumenti come QuarkXPress o, più tardi, alla suite Adobe — il suo impatto è stato innegabile, proprio come quello di altri amati strumenti Microsoft che il tempo ha poi lasciato indietro.
Ora, quel lungo viaggio sta per concludersi. La cessazione del supporto coincide con la fine del ciclo di vita di Office LTSC 2021. Dopo la data limite, l’applicazione verrà rimossa dagli abbonamenti a Microsoft 365 e, cosa più importante, non sarà più possibile installarla o modificare i vecchi file con estensione .pub
all’interno del programma.
Naturalmente, chi possiede una vecchia copia standalone potrà continuare a utilizzarla, ma senza più ricevere aggiornamenti di sicurezza o correzioni di bug. Microsoft avrebbe potuto tentare la strada del supporto esteso a pagamento, come ha fatto con Windows 10, ma è evidente che la base di utenti di Publisher non è più abbastanza vasta da giustificare un’operazione simile. Il suo destino è segnato: diventare un pezzo di storia dell’informatica.