
Addebito da 250 euro improvviso sul conto (mistergadget.tech)
Una nuova truffa sta circolando in rete. Come sempre, è importante capire come funziona e come difendersi.
Tutto parte praticamente da un pagamento di 250 euro. Questa è la chiave per comprendere come si svolge la truffa, che purtroppo è ben orchestrata, quindi è molto difficile da identificare, e che si compone di tutta una serie di elementi che spingono molto gli utenti a credere che si tratti di una condizione perfettamente reale.
La questione è molto ben orchestrata: è costruita addirittura presentando all’utente la possibilità di vincere praticamente, o meglio di ottenere dei guadagni facili tramite investimenti online. Vengono presentati articoli di giornale e tutta una serie di elementi atti proprio a dare credibilità alla truffa. Poi possono utilizzare anche nomi di personaggi famosi o altri elementi chiaramente sempre per spingere l’utente a versare questi soldi.
Dopo che viene effettuato il pagamento, l’utente viene anche contattato
da presunti broker che spiegano le procedure, che danno informazioni, ma alla fine tutto è orchestrato per rubare i dati e chiaramente anche i soldi che spariscono insieme al gruppo di malintenzionati. Le somme possono variare, di base si parte da 250, in alcuni casi sono addirittura pagamenti ripetuti.

I siti poi improvvisamente spariscono, come le persone ad essi collegate, e quindi bisogna fare estrema attenzione perché la truffa sta circolando molto rapidamente, facendo veri e propri disastri sia per quanto riguarda l’aspetto propriamente economico (che chiaramente non è da sottovalutare), ma anche e soprattutto per quello che riguarda la questione legata alle frodi informatiche.
In questo senso, infatti, tendiamo tutti a immaginare che la condizione peggiore sia perdere i soldi. Tuttavia, c’è da dire che ci sono tutta una serie di opzioni che possono risultare ben peggiori, come il furto di identità, che può essere utilizzato per creare a proprio nome account, profili e dare seguito a condizioni molto pericolose, ma anche tutto ciò che riguarda i dati personali.
Perché nel momento in cui effettuiamo delle condivisioni, dei pagamenti, e quindi esponiamo il nostro nome e cognome, i nostri dati, di fatto possono esserci delle ripercussioni a lungo termine che sono ben peggiori della sfera economica, che sicuramente ha il suo valore ed è comprensibile, ma spesso sottovalutiamo le questioni di contorno, quindi i pericoli che possono sorgere in questo senso.
È utile specificarli e soprattutto chiarire che quando ci si trova in queste situazioni, se si hanno dubbi, è meglio chiedere direttamente agli enti, alle banche, agli istituti a cui si fa riferimento e soprattutto, nel caso di frode già avvenuta, denunciare e condividere le informazioni. Quindi, contattare la polizia postale, denunciare e condividere tutto ciò che possa tornare utile agli altri, proprio per identificare non soltanto i malviventi, ma anche e soprattutto per dare a tutti gli strumenti di comprensione rapidi per scongiurare il peggio.