come funziona Comet AI (mistergadget.tech)
Il browser AI di Perplexity diventa gratis per tutti: Comet integra un assistente intelligente, funzioni creative e un design unico per una nuova esperienza di navigazione.
Da esclusiva per pochi a strumento aperto a tutti. Perplexity ha annunciato che Comet, il suo browser basato sull’intelligenza artificiale, è ufficialmente disponibile gratuitamente per tutti gli utenti, segnando un importante cambio di strategia dopo i mesi iniziali riservati agli abbonati ai piani Max e Pro.
Si tratta di una notizia significativa per l’intero ecosistema dei browser AI, un mercato che negli ultimi mesi ha visto un’esplosione di alternative “intelligenti”, ma anche una certa confusione tra modelli a pagamento e funzioni sperimentali.
Comet non è un semplice browser, ma una vera e propria piattaforma di navigazione assistita dall’intelligenza artificiale. Al centro dell’esperienza c’è il motore di Perplexity, integrato direttamente nell’interfaccia: invece di aprire schede e cercare manualmente, l’utente può dialogare in tempo reale con un assistente AI capace di comprendere il contesto della pagina visitata e suggerire azioni pertinenti.
In pratica, se si sta leggendo un articolo di viaggio, l’assistente può proporre voli, hotel o itinerari. Se si consulta un tutorial, può cercare materiali correlati, video o articoli di approfondimento, eliminando la necessità di spostarsi tra più schede o piattaforme.
Questa filosofia trasforma la navigazione da passiva a proattiva e produttiva, con un sistema che “viaggia” accanto all’utente e anticipa le sue necessità.
Comet non punta solo sulla tecnologia, ma anche su uno stile visivo originale. L’interfaccia è caratterizzata da un’estetica retro-fi, che combina elementi futuristici e minimalisti con un tono volutamente giocoso. Le animazioni al lancio ricordano i vecchi sistemi operativi spaziali, e l’interazione con l’assistente avviene tramite una barra dinamica superiore, sempre pronta a rispondere o suggerire azioni.
La homepage può essere personalizzata con widget interattivi, come scorciatoie per siti preferiti, meteo, calendario o appunti rapidi. Non mancano poi le modalità tematiche, tra cui una Zen Mode che riproduce suoni ambientali rilassanti durante la lettura o lo studio, e persino mini-giochi integrati, come Hole Worm, che invita a guidare una cometa attraverso un buco nero evitando pianeti e detriti cosmici.
Una scelta che mostra chiaramente come Perplexity voglia differenziare Comet dai suoi rivali più seriosi, rendendolo un browser con carattere.
Il panorama dei browser con AI è oggi estremamente competitivo. Da Opera Neon, che richiede un abbonamento mensile da 19,99 dollari, a Microsoft Edge con la sua Copilot Mode, fino a Claude per Chrome, tutti i principali attori stanno sperimentando l’integrazione tra web e intelligenza artificiale.
Comet però si distingue per due motivi:
Questa integrazione fa sì che ogni sessione di navigazione diventi una sorta di “ricerca dinamica”, in cui i risultati non sono solo link, ma risposte contestualizzate in tempo reale.
Parallelamente al rilascio gratuito di Comet, Perplexity ha annunciato anche Comet Plus, un piano opzionale che offre accesso a contenuti editoriali di alto livello.
Il modello richiama da vicino quello di Apple News+, ma con un’impronta più internazionale. Tra i partner figurano testate del calibro di CNN, The Washington Post, Le Monde, Le Figaro, Fortune, Los Angeles Times e le riviste del gruppo Condé Nast — da Vogue a Wired, passando per The New Yorker e GQ.
Comet Plus è incluso nei piani Pro e Max di Perplexity, ma può essere attivato separatamente a 5 dollari al mese. In sostanza, l’azienda vuole offrire un mix di AI e giornalismo curato, posizionandosi come un ambiente dove informarsi e approfondire in modo intelligente e selettivo.
Nonostante l’interesse crescente, il mercato dei browser resta uno dei più monopolizzati del mondo digitale. Chrome mantiene ancora una quota dominante, seguito a distanza da Safari, Edge e Firefox.
In questo scenario, Perplexity non punta a “battere” Google, ma a ritagliarsi una nicchia di utenti avanzati, curiosi e desiderosi di strumenti che riducano la frizione tra ricerca, azione e produttività. L’AI diventa così non un semplice accessorio, ma l’elemento centrale di un nuovo paradigma di navigazione: uno spazio in cui l’utente non cerca informazioni, ma le co-crea insieme al suo assistente digitale. Intanto vi ricordiamo che, collegando l’account PayPal a quello di Perplexity, si avrà accesso ad un anno di Perplexity Pro in regalo. Qui il link diretto.
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