
+456% di frodi, come difendersi (MisterGadget.tech)
Le truffe online sono sempre più diffuse, ma la problematica più grave in questo periodo è come l’Intelligenza Artificiale (IA) venga sfruttata proprio per colpire le fasce più deboli.
Stiamo parlando soprattutto di anziani e giovanissimi che vengono facilmente tratti in inganno, anche se per motivi diversi, proprio attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate. Queste, finite nelle mani sbagliate, consentono di adoperare strumenti altamente professionali in maniera molto semplice per veicolare informazioni false.
I dati non mentono: se qualche mese fa era già stato stimato un aumento del 200% delle truffe online, adesso i numeri continuano a crescere. Si parla infatti di un aumento del 456% di truffe online messe a punto sfruttando proprio le possibilità offerte dall’Intelligenza Artificiale.
Truffa con l’AI, perché gli anziani sono sempre più colpiti
È chiaro che la tecnologia rappresenta un vantaggio importante e l’introduzione dell’IA ha portato tantissimi benefici, ma è pur vero che dobbiamo fare i conti con limiti e, soprattutto, con le problematiche che ne sono conseguite. Secondo uno studio messo a punto da Chronis, le segnalazioni di truffe online che sfruttano questa metodica sono cresciute in maniera spaventosa nel periodo da maggio 2024 ad aprile 2025, se paragonate all’anno precedente.

Abbiamo visto in questi mesi tutte le tipologie più comuni, dai presunti figli che contattano i genitori a truffe più semplici con messaggi o fotografie. La questione è che se un tempo notavamo le email con errori e refusi che ci aiutavano facilmente a comprendere che ci trovassimo di fronte a una truffa, oggi la situazione è molto più articolata: con l’Intelligenza Artificiale sono in grado di clonare le voci, di creare dei video sfruttando volti famosi o addirittura generando filmati partendo da una semplice immagine, facilmente reperibile sui social.
I programmi per realizzare i cosiddetti “deepfake” sono molto economici e accessibili a tutti. Di conseguenza, chiunque, anche senza capacità particolari, può mettere in piedi truffe e raggiri di questo tipo.
Sempre secondo i dati, il 15% degli anziani – parliamo di oltre 2 milioni di over 65 – ovvero un anziano su tre, vive in condizioni di rischio per quanto concerne l’isolamento sociale. Questo comporta delle problematiche, perché è più facile che l’utente che non ha particolari conoscenze della materia e che non utilizza spesso questi strumenti venga tratto in inganno con maggiore facilità.
Questo vuol dire che dobbiamo sempre cercare di diffondere consapevolezza con tutti gli strumenti a disposizione, fornire tutte le indicazioni che possono tornare utili agli utenti e, chiaramente, lavorare con tutti gli elementi del caso per scongiurare il peggio.