
Recensione Indiana Jones e l'Ordine dei Giganti: un DLC con enigmi brillanti e tante occasioni mancate (MisterGadget.tech)
La prima espansione di Indiana Jones e il Grande Cerchio ci riporta a Roma per un’avventura secondaria che, pur offrendo alcuni dei migliori enigmi del gioco, delude sul fronte narrativo e ludico, apparendo più come un insieme di contenuti tagliati che un’espansione vera e propria.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio, l’opera di Bethesda e MachineGames, è stato senza dubbio uno dei giochi più riusciti dell’anno, un’avventura che non solo ha reso giustizia al personaggio, ma ha saputo divertire e appassionare più degli ultimi film della saga. È con grande entusiasmo, quindi, che ci siamo tuffati nel suo primo DLC, L’Ordine dei Giganti, un’avventura secondaria che promette di esplorare più a fondo la città di Roma e i misteri che legano l’antico ordine dei Nephilim al Vaticano.
Purtroppo, quella che doveva essere un’intrigante deviazione si è rivelata un’esperienza a due facce, capace di toccare vette di eccellenza in alcuni ambiti ma di deludere profondamente in quasi tutti gli altri.
Indice
Un mistero fuori posto e una narrazione debole
La premessa de L’Ordine dei Giganti è semplice: durante la sua esplorazione del Vaticano nel gioco base, Indy viene avvicinato da un giovane prete che lo mette sulla tracce di un mistero nascosto sotto le strade di Roma. Da qui parte un viaggio nel cuore della città sotto il controllo fascista, alla scoperta di un lato oscuro dell’ordine dei Nephilim.
Il primo, grande problema di questo DLC è la sua collocazione narrativa. Sebbene sia accessibile durante il capitolo del Vaticano, giocarlo in quel momento è un errore che ne compromette la coerenza. A quel punto della storia principale, infatti, il giocatore sa a malapena dell’esistenza dei Nephilim, mentre l’espansione dà per scontato che se ne conosca ogni dettaglio. Il nostro consiglio è quindi categorico: giocate L’Ordine dei Giganti solo dopo aver completato la campagna principale.

Anche seguendo questo consiglio, però, la narrazione non riesce a decollare. Laddove il gioco base eccelleva nel “mostrare” gli eventi attraverso cutscene brillanti e i monologhi interiori di Indy, il DLC si limita a “raccontare” in modo didascalico e poco coinvolgente. La trama secondaria, che introduce un misterioso culto legato ai Nephilim, appare forzata e posticcia, un semplice pretesto per darci nuovi nemici da prendere a pugni mentre esploriamo tombe e rovine. L’impatto sulla lore generale è minimo, lasciando la sensazione che l’intera avventura sia ininfluente.
Roma, la grande delusione
Un altro aspetto deludente è la rappresentazione di Roma. Una città costruita su strati di storia millenaria offriva un potenziale esplorativo immenso, che è stato completamente sprecato. Invece di farci esplorare le affascinanti rovine su cui sorge la Roma moderna, il gioco ci confina per la maggior parte del tempo in anguste e anonime fognature. Anche quando si accede alle strade, si viene rapidamente dirottati altrove.

Persino il gran finale, ambientato nientemeno che al Colosseo, è una delusione. Invece di sfruttare l’intera, iconica struttura, l’azione si svolge in una piccola area circolare, privando la sequenza di qualsiasi epicità. Le uniche note positive sono i nuovi templi, che grazie a un level design ispirato e a buone sezioni platform, riescono a distinguersi da quelli del gioco base.
L’unica, vera gemma: gli enigmi
Se la narrazione e l’esplorazione deludono, c’è un’area in cui L’Ordine dei Giganti non solo riesce, ma supera persino il gioco base: gli enigmi. I puzzle introdotti in questo DLC sono semplicemente brillanti, originali e stimolanti, senza mai risultare frustranti. Sfruttano la logica e l’osservazione, permettendo al giocatore di arrivare alla soluzione al proprio ritmo.

Spicca in particolare un enigma legato a delle statue, che aggiunge una piacevole pressione data dal tempo e richiede prontezza di riflessi nel collegare gli indizi. È qui che si concentra il valore dell’espansione. Tuttavia, questo pone un limite: se non siete amanti dei puzzle, questo DLC ha ben poco da offrirvi.
Un gameplay invariato e un’occasione mancata
Sul fronte del gameplay, non c’è assolutamente nulla di nuovo. Nessuna nuova meccanica, nessun nuovo costume e una sola nuova arma, peraltro utilizzabile unicamente durante la boss fight finale. Sebbene il gameplay di Indiana Jones e l’Antico Cerchio sia di per sé divertente, da un’espansione a pagamento è lecito aspettarsi qualche novità che rinfreschi l’esperienza.

Il combattimento, in particolare, sembra un riempitivo. Con tutti i potenziamenti sbloccati dal gioco base, nessuna sfida risulta impegnativa. Ci siamo trovati in stanze piene di decine di cultisti, eliminandoli in meno di un minuto senza alcuna difficoltà, a riprova di come il bilanciamento sia stato trascurato.
In conclusione, L’Ordine dei Giganti appare come un miscuglio di idee rimaste sul pavimento della sala di montaggio, un collage di contenuti tagliati dal gioco principale e riassemblati in un pacchetto poco coeso. È un DLC consigliato solo ai fan più sfegatati di Indiana Jones che desiderano ardentemente un’altra dose di avventura e, soprattutto, a coloro che hanno amato la componente puzzle del gioco base. Per tutti gli altri, si tratta di una scampagnata a Roma dimenticabile e del tutto trascurabile.