
L'azienda interviene per fare chiarezza: "Non sarà facile" (mistergadget.tech)
Un nuovo disastro per gli utenti Google, che si trovano a fare i conti con l’ultima decisione dell’azienda, che richiede un’azione tempestiva.
Google è stata di recente al centro dell’attenzione per una serie di questioni legate alla sicurezza. Questa volta ha introdotto una stretta importante che riguarda un po’ tutti gli utenti e che potrebbe avere ripercussioni significative, soprattutto per chi opera con Android.
Ad agosto, infatti, era stata annunciata la decisione di imporre un giro di vite sulla distribuzione delle app Android. In modo particolare, a partire dal prossimo anno, tutte le applicazioni installate al di fuori del Play Store, sia tramite sideload che tramite store alternativi, dovranno necessariamente essere sviluppate da un professionista verificato.
Google, scatta la stretta per tutti gli utenti
La decisione è volta a contrastare malware e truffe, poiché di recente è stato dimostrato che le applicazioni che arrivano al di fuori di Google, quindi da store non verificati, possono portare 50 volte più virus o problematiche sui dispositivi.

La decisione, però, ha generato una serie di proteste, soprattutto tra gli sviluppatori indipendenti, che hanno colto questa restrizione come un problema per il loro operato e di conseguenza hanno chiesto una revisione della normativa. La situazione ha quindi richiesto a Google di dover spiegare il lavoro che è stato fatto e che viene attualmente svolto.
Secondo Google, ci sarà comunque una porta aperta per le strade alternative, per consentire ai professionisti del settore che stanno sviluppando delle novità di operare senza problemi. Tuttavia, ci saranno una serie di limitazioni volte a contrastare i malware, che di recente sono stati sempre più incisivi e che purtroppo rappresentano un problema per tutti.
Dal punto di vista delle tempistiche per quanto riguarda il rollout, abbiamo delle date graduali:
- A ottobre 2025 saranno avviati i primi test.
- A marzo ci sarà la disponibilità per verificare gli operatori.
- A settembre del prossimo anno ci sarà l’avvio dei primi blocchi in alcuni paesi, soprattutto quelli più esposti.
- Successivamente, a partire dal 2027, la misura sarà estesa al resto del mondo, portando a un blocco progressivo e totale.
L’installazione con ADB (Android Debug Bridge) garantisce a coloro che ne hanno bisogno, quindi i professionisti del settore, di continuare a lavorare. Quindi non è un problema totalizzante. Ovviamente, bisogna capire come agire e come procedere. Questo strumento è quello ufficiale di Google che viene utilizzato dagli sviluppatori attualmente per poter procedere rispettando tutte le questioni del caso, quindi non ci sono problemi laddove si operi attraverso la regolarità prevista dall’azienda.