
Apple CarPlay Ultra: perché le case automobilistiche sono divise tra adozione e rifiuto? (mistergadget.tech)
La nuova generazione del software Apple promette un’integrazione totale con l’auto, dal quadro strumenti alla climatizzazione. Ma questa “invasione” non piace a tutti: ecco chi dice sì e chi, invece, preferisce la propria strada.
La nuova generazione di Apple CarPlay, presentata come un’evoluzione rivoluzionaria del sistema che conosciamo, sta finalmente arrivando sui primi veicoli. Promette un’esperienza utente più profonda e immersiva, ma sta incontrando una sorprendente resistenza da parte di molti grandi marchi dell’industria automobilistica, creando una netta spaccatura nel settore.
Mentre alcuni pionieri come Porsche e Aston Martin hanno già lanciato i primi modelli compatibili, altri colossi come Audi, Mercedes-Benz, Volvo e Renault hanno confermato che non adotteranno, almeno per ora, questa nuova versione. Il motivo? Una profonda diffidenza nel cedere ad Apple il controllo totale del cuore digitale delle proprie auto.
CarPlay vs la Nuova Generazione: molto più di un semplice “mirroring”
Per capire le ragioni di questa divisione, è fondamentale comprendere la differenza tra il CarPlay standard e la sua nuova incarnazione.
- Apple CarPlay standard: Il sistema che milioni di guidatori usano quotidianamente è, in sostanza, una “proiezione”. L’iPhone esegue le app (Mappe, Musica, Messaggi) e ne proietta l’interfaccia sullo schermo dell’infotainment. Il sistema dell’auto rimane sullo sfondo, e CarPlay non ha un reale controllo sulle funzioni del veicolo.
- CarPlay Ultra: Questo è un salto quantico. Non si tratta più di una semplice proiezione. Il nuovo software è progettato per integrarsi profondamente con l’hardware del veicolo, prendendo il controllo di tutti gli schermi a bordo, incluso il quadro strumenti digitale dietro al volante. Questo gli permette di visualizzare dati in tempo reale come velocità, livelli di carburante e pressione degli pneumatici, ma anche di gestire funzioni critiche come la climatizzazione, le impostazioni dei sedili e la configurazione audio, il tutto tramite l’interfaccia di Apple e con un’integrazione avanzata di Siri e delle funzionalità di Apple Intelligence.

La battaglia per il controllo: perché molti marchi dicono di no
Questa profonda integrazione, sebbene comoda per l’utente, è vista come una vera e propria cessione di sovranità da parte di molte case automobilistiche. Le ragioni principali del rifiuto sono tre:
- Perdita dell’identità del brand: L’interfaccia digitale è diventata una componente fondamentale dell’identità di un’auto. Lasciare che Apple la uniformi su tutti i veicoli significa perdere un elemento distintivo e il controllo sull’esperienza utente.
- Dati e personalizzazione: I dati generati dal veicolo e dal conducente sono una miniera d’oro. Le case automobilistiche vogliono mantenere il controllo su queste informazioni per sviluppare servizi personalizzati.
- Nuovi flussi di ricavi: Molti costruttori stanno investendo miliardi nei propri sistemi operativi (come MB.OS di Mercedes) e nei propri app store, con l’obiettivo di vendere abbonamenti per la navigazione, funzioni on-demand e altri servizi. Un sistema come il nuovo CarPlay, che monopolizza l’interfaccia, minaccia direttamente questo modello di business. Un esempio estremo è quello di General Motors, che ha addirittura deciso di abbandonare completamente CarPlay (anche nella sua versione standard) sui suoi futuri veicoli elettrici.
Chi abbraccia il futuro: i marchi a bordo del nuovo CarPlay
Nonostante le resistenze, diversi marchi hanno deciso di abbracciare la visione di Apple, probabilmente per soddisfare l’enorme richiesta dei consumatori. Una recente indagine di McKinsey ha rivelato che quasi la metà degli acquirenti si rifiuterebbe di comprare un’auto senza Apple CarPlay.

I primi ad adottare la nuova generazione sono stati Aston Martin e Porsche, che hanno già mostrato le prime implementazioni sui loro modelli più recenti. Apple ha confermato che altri marchi si aggiungeranno presto, e tra i nomi che hanno mostrato interesse ci sono Jaguar Land Rover e alcuni brand del gruppo Hyundai (Hyundai, Kia, Genesis).
Questi costruttori stanno probabilmente facendo una scommessa pragmatica: offrono CarPlay Ultra per non perdere i clienti più legati all’ecosistema Apple, ma allo stesso tempo continuano a investire e sviluppare i propri sistemi. La battaglia per il dominio del cruscotto digitale è appena iniziata e definirà il futuro dell’esperienza di guida.