
Mal d'auto sulle auto elettriche: perché a volte è peggio? (mistergadget.tech)
Silenziosità e fluidità dovrebbero garantire un viaggio più rilassante, eppure molti lamentano un aumento della nausea. Scopriamo le ragioni scientifiche di questo paradosso e come mitigare il problema.
Chi soffre di cinetosi, o mal d’auto, potrebbe aver guardato con speranza ai veicoli elettrici (EV). Sulla carta, la loro silenziosità e l’assenza di vibrazioni sembrano la ricetta perfetta per un viaggio sereno. Purtroppo, però, l’esperienza di molti utenti e le prime ricerche scientifiche suggeriscono che i passeggeri potrebbero essere più sensibili al mal d’auto proprio a bordo di un’auto elettrica.
Il motivo risiede nel modo in cui il nostro cervello interpreta il movimento. Come spiega il ricercatore William Emond al The Guardian, quando le forze di movimento anticipate dal cervello differiscono da quelle effettivamente percepite, si crea un “conflitto neurale”. Se questo conflitto persiste, il cervello lo interpreta come un segnale di allarme, innescando i classici sintomi della cinetosi, come la nausea. In sostanza, un veicolo elettrico non si comporta come il nostro cervello si “aspetta” che un’auto si comporti.
Questo fenomeno è l’inverso del perché non riusciamo a farci il solletico da soli: il nostro cervello anticipa perfettamente la sensazione e annulla l’effetto sorpresa. Sulle auto elettriche, accade il contrario: mancano alcuni stimoli e ne compaiono di nuovi e inattesi. Vediamo quali sono i principali responsabili.
Le cause specifiche del mal d’auto negli EV
Diversi fattori legati alla natura dei veicoli elettrici possono contribuire ad aumentare il senso di nausea.
- La frenata rigenerativa: Questa è una caratteristica chiave degli EV, che permette di recuperare energia in fase di decelerazione. Tuttavia, se non modulata con delicatezza, può essere molto brusca. Come ha spiegato Ed Kim, analista di AutoPacific, ad ABC News, l’effetto può essere “a scatti e improvviso”. Questo tipo di movimento discontinuo è uno dei principali fattori scatenanti della cinetosi. La cosiddetta “guida a un pedale” (one-pedal driving), se usata in modo aggressivo, è spesso la principale colpevole.
- Accelerazione silenziosa e istantanea: Nei veicoli tradizionali, il rombo del motore e le vibrazioni forniscono al nostro cervello importanti indizi sonori e tattili che anticipano l’accelerazione. Negli EV, l’accelerazione è istantanea, potente e quasi completamente silenziosa. Questa assenza di preavviso sensoriale crea un forte conflitto tra ciò che i nostri occhi vedono (il mondo che scorre veloce) e ciò che il nostro corpo percepisce, disorientando il sistema vestibolare dell’orecchio interno che regola l’equilibrio.
- I grandi schermi a bordo: Un’altra causa ben nota di cinetosi è fissare uno schermo mentre si è in movimento. Il cervello si concentra su un oggetto stazionario mentre il corpo percepisce il movimento, esacerbando il conflitto neurale. I moderni EV, con i loro enormi display centrali e, in alcuni casi, veri e propri schermi cinematografici per i passeggeri posteriori (come il Theatre Screen da 31 pollici della BMW i7), possono trasformarsi in potenti catalizzatori di nausea per i soggetti predisposti.

Come difendersi e mitigare i sintomi
Chi è particolarmente sensibile al mal d’auto sa quanto possa essere spiacevole un lungo viaggio. Fortunatamente, esistono strategie per gestire i sintomi, che includono non solo nausea ma anche mal di testa, sudorazione fredda e stanchezza.
Ecco alcuni consigli utili:
- Consigli generali (sempre validi): Sedersi sul sedile anteriore e fissare lo sguardo sull’orizzonte o su un punto lontano e stabile. Questo aiuta il cervello a riconciliare il movimento visivo con quello percepito. Garantire un buon ricircolo d’aria fresca e, per alcuni, rimedi naturali come lo zenzero possono aiutare a calmare lo stomaco.
- Abituarsi al veicolo: Spesso, il cervello ha solo bisogno di tempo per adattarsi. Conducendo o viaggiando regolarmente sullo stesso veicolo elettrico, è possibile che il corpo si abitui alle sue peculiari dinamiche di movimento e i sintomi si attenuino.
- Modulare la guida: Se si è al volante, è fondamentale imparare a usare l’acceleratore e la frenata rigenerativa nel modo più fluido e progressivo possibile. Molti veicoli permettono di regolare l’intensità della frenata rigenerativa o di disattivarla, optando per una guida più simile a quella di un’auto tradizionale. Sperimentare queste impostazioni può fare una differenza enorme per il comfort dei passeggeri.