
Xiaomi Band 10 vs Xiaomi Band 9: Cosa cambia? (mistergadget.tech)
La nuova Xiaomi Smart Band 10 è arrivata sul mercato nel più totale rispetto della sua tradizione: tanta sostanza, qualche compromesso e un prezzo così basso che è difficile trovare difetti reali senza sembrare esageratamente pignoli. Presentata di recente, si inserisce nel solco già tracciato dai modelli precedenti, con aggiornamenti minimi e una scheda tecnica che non cambia le regole del gioco, ma che conferma un’idea precisa: spendere poco non significa accontentarsi.
E qui sta il punto. Se stai cercando una rivoluzione, puoi tranquillamente passare oltre. Ma se vuoi un braccialetto smart completo, che monitora tutto senza farti sentire in colpa per l’acquisto, allora la Smart Band 10 si prende tutto lo spazio che merita. Anche se, diciamolo subito, rispetto alla Smart Band 8 le differenze sono così poche che bisogna davvero mettersi con la lente di ingrandimento per notarle.
+ Buona autonomia della batteria
+ Display AMOLED ben visibile
+ Tracciamento salute e sport affidabile
+ App ben fatta e facile da usare
– Niente GPS integrato
– Funzioni sportive poco personalizzabili
Indice
Design
La formula è sempre quella: un dispositivo allungato, con display AMOLED, da infilare in un cinturino in silicone. La Smart Band 10 cambia pochissimo rispetto al modello dell’anno scorso, almeno nella forma. C’è sempre la capsula centrale, più squadrata rispetto alle vecchie versioni arrotondate dei tempi gloriosi della Band 5 o della Band 6, e resta l’impressione di un prodotto pensato per sembrare moderno, ma senza rischiare nulla.
Le dimensioni sono davvero contenute, lo spessore è minimo e il peso non si sente nemmeno al polso. Non c’è il minimo accenno a materiali “premium” ma, onestamente, chi li cerca in un prodotto da 49,99 euro? Volendo, però, esiste anche una versione in ceramica, più costosa, che può essere utilizzata anche come una sorta di accessorio moda, portandolo al collo con un accessorio opzionale anziché al polso.

La versione in alluminio è leggerissima, parliamo di poco più di 15 g, senza il cinturino, mentre la versione in ceramica è arrivato un peso complessivo di 44 g con il cinturino.
Il cinturino in TPU è intercambiabile, il sistema di aggancio è solido e la scelta dei colori è essenziale: nero e qualche alternativa stagionale. Lo schermo è leggermente più ampio e leggibile rispetto a quello della Band 8, ma la differenza nell’uso quotidiano è impercettibile.
L’assenza del pulsante fisico si sente ancora, ma ci si abitua presto al controllo full touch. E per quanto riguarda la resistenza all’acqua? Anche qui nessuna novità: certificazione 5ATM, quindi adatta alla doccia e al nuoto in piscina, ma non ai tuffi nelle profondità marine.
Abbiamo usato la versione più tradizionale, quella di colore nero, ma ci sono altri tre colori alternativi a disposizione, il bianco, il grigio chiaro e un rosa molto tenue.
Specifiche tecniche
Sotto la scocca, la Xiaomi Smart Band 10 resta estremamente essenziale. Lo schermo è un pannello AMOLED da 1,72 pollici con risoluzione di 212 x 520 pixel, ben visibile anche sotto la luce diretta del sole. I colori sono vivaci, con luminosità automatica e discreta fluidità delle animazioni.
Il processore e la RAM non sono specificati, e non è certo un problema. L’interfaccia è quella classica di Xiaomi: semplice, con una reattività sufficiente per le notifiche, l’orologio, e l’avvio delle funzioni principali. Non aspettarti miracoli con le app: qui non c’è WearOS, non c’è possibilità di installare estensioni, e il tutto si limita a ciò che Xiaomi ha preinstallato.
C’è ovviamente il supporto alle notifiche (senza possibilità di rispondere), il controllo musicale, l’accesso ai timer, cronometro, meteo, e qualche altra funzione base. Mancano GPS integrato, Wi-Fi, NFC, speaker e microfono. Ma c’è il Bluetooth 5.4, che garantisce una connessione stabile con lo smartphone e un consumo energetico contenuto.
Il sensore di battito cardiaco è sempre attivo, affiancato da accelerometro, giroscopio e sensore per la rilevazione della saturazione dell’ossigeno nel sangue. Per il prezzo proposto, è difficile chiedere di più.
Monitoraggio salute
Uno dei principali motivi per cui le persone acquistano una smart band come questa è la voglia di monitorare la propria salute in modo semplice, senza dover affrontare l’interfaccia di uno smartwatch più complesso. La Smart Band 10 risponde perfettamente a questa esigenza, con alcune conferme e qualche limite.
La rilevazione della frequenza cardiaca è continua e abbastanza precisa, almeno nella vita quotidiana. Non sostituisce ovviamente strumenti medici, ma dà una buona idea dell’andamento del battito durante il giorno e la notte.

Il monitoraggio del sonno resta uno dei punti di forza del dispositivo, con un’analisi suddivisa tra sonno leggero, profondo e fase REM. È presente anche il punteggio del sonno, che ti dice se hai dormito bene o meno, senza troppi tecnicismi.
La band misura anche il livello di stress, la saturazione di ossigeno nel sangue (SpO2) e, per chi ne ha bisogno, il ciclo mestruale. La precisione è nella media della categoria, ma la cosa importante è che le misurazioni siano costanti e semplici da consultare nell’app.
Peccato per l’assenza del sensore di temperatura, ormai presente su altri prodotti anche di fascia bassa, ma non si può avere tutto. A questo prezzo, le funzioni proposte coprono l’80% dei casi d’uso più comuni.
Tracciamento sport
Anche il tracciamento delle attività sportive è una funzione centrale della Xiaomi Smart Band 10. Ma, ancora una volta, bisogna accettare dei compromessi.
Le attività registrabili sono oltre 100, ma la maggior parte di queste è semplicemente un’etichetta diversa per lo stesso tipo di rilevamento. Solo una decina di sport ha una registrazione personalizzata, con parametri più dettagliati.
Correre, camminare e andare in bicicletta sono le attività meglio supportate. Se non hai pretese da atleta professionista, la band ti seguirà senza problemi, ma se ti aspetti un’analisi dettagliata della postura di corsa, dei passi per minuto o delle zone cardio, sei decisamente fuori target.

Il GPS non è integrato: il dispositivo si appoggia al segnale dello smartphone per geolocalizzare i tuoi percorsi. Una scelta comprensibile in questa fascia, ma che può essere limitante se vuoi allenarti senza portarti dietro il telefono.
Nel complesso, però, il tracciamento è affidabile e abbastanza preciso per l’uso occasionale o per chi vuole semplicemente tenere sotto controllo il proprio livello di attività fisica.
Compatibilità
Non esiste quasi interazione con il cellulare, a parte per i dati del GPS, ragione per cui non ci sono grandi differenze di compatibilità tra il mondo Android e quello iOS, Xiaomi Smart Band 10 si può usare senza alcuna difficoltà sia con uno smartphone del moto di Google che con iPhone, sfruttando l’applicazione Mi Fitness.
L’abbinamento è molto semplice e si effettua con pochissimi passaggi seguendo direttamente le indicazioni date dalla app.
Batteria
La durata della batteria è uno dei motivi principali per scegliere una smart band rispetto a uno smartwatch tradizionale. E anche in questo caso, Xiaomi non delude.
La Smart Band 10 promette fino a 21 giorni di autonomia con un uso standard, che scendono a circa 6-7 giorni se si attivano tutte le funzioni di monitoraggio continuo, incluse frequenza cardiaca e SpO2 24/7.
Nella realtà, il consumo è contenuto e permette di dimenticarsi della ricarica per almeno una settimana. La ricarica avviene tramite il classico connettore magnetico Xiaomi, e impiega circa un’ora per arrivare al 100%.
Non c’è la ricarica wireless, ma nemmeno ci si aspetta in questa fascia di prezzo. Una volta ogni sei o sette giorni si collega il cavetto e ci si dimentica del problema.
Conclusioni con alternative e prezzi
La Xiaomi Smart Band 10 è un prodotto che ha ormai raggiunto la piena maturità. Non introduce vere rivoluzioni, e forse non ne ha nemmeno bisogno. È un dispositivo che fa quello che promette, lo fa bene, e costa una cifra ridicola.
Se vieni da una Smart Band 7 o addirittura 6, potresti non avere molti motivi per cambiare, a meno che il tuo modello precedente non sia ormai in fin di vita. Chi invece arriva da zero o da un prodotto di molti anni fa, troverà qui tutto quello che serve per iniziare a prendersi cura di sé.
Tra le alternative c’è la Huawei Band 9, con un design simile ma un’interfaccia meno intuitiva, oppure l’Amazfit Band 7, che offre qualcosa in più sul fronte software, ma anche un prezzo leggermente più alto.
Per chi vuole fare il salto di qualità, gli smartwatch Redmi Watch 4 o Amazfit Bip 5 offrono un’esperienza più ricca, ma anche un’autonomia più limitata.
La Xiaomi Smart Band 10 costa ufficialmente 49,99 euro, ma online si trova spesso a meno. A quel prezzo, è difficile chiedere di più.
