
OnePlus Pad 3 presenta il miglior processore oggi disponibile (mistergadget.tech)
Mentre Apple domina incontrastata con i suoi iPad, i produttori Android faticano a trovare la quadra tra prestazioni, software e prezzo. OnePlus ci riprova con il Pad 3, un dispositivo che punta tutto sulla potenza bruta e sull’autonomia. Ma sarà abbastanza per convincere chi ancora non ha trovato una valida alternativa all’ecosistema Apple?
+ Prestazioni da capogiro con Snapdragon 8 Elite
+ Autonomia praticamente infinita per uso normale
+ Sistema audio con 4 altoparlanti di qualità
– Software Android poco ottimizzato per tablet
– Fotocamera frontale sottodimensionata per videochiamate
Indice
OnePlus deve ancora dimostrare di saper fare tablet. Il primo Pad era un tentativo onesto ma imperfetto, mentre questo terzo capitolo alza decisamente l’asticella. La strategia è chiara: processore top di gamma, display generoso e batteria monstre. Sulla carta funziona, ma la realtà dell’uso quotidiano racconta sempre storie diverse.
Display: la finestra sul contenuto
Partiamo dalla star di questo OnePlus Pad 3: il display da 33,53 centimetri. La tecnologia LCD LTPS con risoluzione 3392×2400 pixel regala un’esperienza visiva davvero convincente. La luminosità massima di 900 nit in modalità High Brightness permette un utilizzo sereno anche all’aperto, anche se i riflessi si fanno sentire quando il sole picchia davvero forte.

Il refresh rate variabile fino a 144Hz fa la differenza, soprattutto nel gaming e nella navigazione. La fluidità è cristallina e il tocco risponde con una precisione da 540Hz che mette d’accordo anche i più esigenti. La copertura del 98% della gamma DCI-P3 garantisce colori vivaci senza eccessi, mentre il DeltaE≈0.7 certifica un’accuratezza cromatica da professionisti.
Il rapporto 7:5 si rivela azzeccato per la produttività, permettendo di affiancare comodamente due app in modalità split-screen. La verità è che questo pannello regge il confronto con i migliori tablet in circolazione, Android e non. Certo, non ha i neri assoluti dell’OLED, ma per tutto il resto non si fanno sentire compromessi significativi.
Autonomia e gestione energetica
Qui OnePlus fa davvero sul serio. Una batteria da 12.140mAh è roba da fare invidia anche ai powerbank, e nell’uso reale si comporta esattamente come ci si aspetta: praticamente infinita. Con un utilizzo normale fatto di navigazione, video e qualche sessione di lavoro, si arriva tranquillamente a fine settimana senza vedere il caricatore.
Anche spingendo il tablet al limite con gaming intensivo si portano a casa sei ore consecutive di gioco senza compromessi. Per la riproduzione video si toccano le 18 ore, cifre che relegano l’ansia da batteria scarica a un lontano ricordo.

La ricarica a 80W è il giusto compromesso tra velocità e praticità. Non è la più veloce del mercato, ma riempie la batteria in tempi ragionevoli senza stressare troppo le celle. OnePlus ha fatto bene a non esagerare: con un’autonomia simile, la velocità di ricarica diventa secondaria.
L’ottimizzazione energetica funziona bene, con il processore che scala intelligentemente le prestazioni in base al carico di lavoro. Il sistema di gestione termica fa il suo dovere, anche se sotto stress prolungato qualche rallentamento si fa sentire.
Audio e multimedia
Otto altoparlanti no sembrano tanti, e in effetti lo sono. Ok, il numero otto è un piccolo artificio, perché in realtà stiamo parlando di quattro altoparlanti dotati di woofer e tweeter no. Il sistema audio formato da quattro woofer e quattro tweeter restituisce un suono pieno e dettagliato, con un volume massimo generoso che riempie una stanza senza distorcere. La separazione stereo funziona bene nei contenuti ottimizzati, regalando un’esperienza coinvolgente.
Il problema? Tutti gli altoparlanti sono concentrati sui bordi superiore e inferiore. Una scelta che privilegia l’uso in orizzontale ma penalizza quello verticale, dove l’audio risulta inevitabilmente sbilanciato. Per le videochiamate va bene, ma per i contenuti multimediali in verticale la resa non è ottimale.
I bassi ci sono ma non aspettatevi miracoli: stiamo pur sempre parlando di un tablet, non di una soundbar. Le frequenze medie sono ben bilanciate e rendono piacevole l’ascolto di podcast e contenuti vocali. Per film e serie TV il risultato è convincente, soprattutto se non avete alternative con audio dedicato.
Il supporto ai codec Bluetooth di alta qualità (LDAC, aptX HD) permette di sfruttare al meglio cuffie e auricolari wireless di qualità, estendendo le possibilità d’uso oltre gli altoparlanti integrati.
Maneggevolezza e ergonomia
675 grammi per un tablet da 33 centimetri non sono pochi, ma nemmeno eccessivi. Il peso si distribuisce bene e l’impugnatura risulta salda, anche se gli spigoli abbastanza netti non sono il massimo del comfort durante le sessioni prolungate. A letto, per la lettura serale, dopo mezz’ora le braccia iniziano a farsi sentire.
Lo spessore di appena 5,97 millimetri aiuta nell’ergonomia generale, rendendo il tablet meno ingombrante di quanto le dimensioni potrebbero far pensare. La costruzione monoscocca in alluminio trasmette solidità e qualità, anche se attira impronte come una calamita.

La presa è sicura anche con una sola mano, purché non si esageri con movimenti azzardati. Per l’uso in mobilità va bene, ma il peso si fa sentire negli spostamenti prolungati. In auto o in treno non ci sono problemi, mentre per le passeggiate meglio optare per uno zaino con scomparto dedicato.
L’equilibrio generale è buono, senza punti di accumulo del peso che potrebbero creare fastidi. La distribuzione delle porte e dei tasti è logica e non crea interferenze durante l’uso normale.
Supporto penna e produttività
OnePlus offre la penna in omaggio al lancio, scelta intelligente considerando che molti concorrenti la vendono separatamente a prezzi salati. La stylus è sottile, forse troppo per mani grandi, ma il feeling di scrittura è convincente. La latenza è ridotta al minimo e la precisione è buona per prendere appunti o fare schizzi.
Le app dedicate al disegno funzionano senza intoppi, anche se l’ecosistema software Android per tablet non brilla per ottimizzazione. Si arrangiano bene le app più famose come Adobe e Autodesk, mentre per le alternative specifiche per tablet la scelta è limitata.
La funzione palm rejection funziona discretamente, anche se ogni tanto qualche tocco involontario passa. Per un uso professionale intensivo serve un po’ di abitudine, ma per prendere appunti in riunione o firmare documenti va più che bene.
L’aggancio magnetico della penna è comodo ma non saldissimo: attenzione a non perderla durante gli spostamenti.
Prestazioni e software
Il processore Snapdragon 8 Elite è una bomba e si vede. Qualsiasi cosa gli buttiate addosso viene masticata senza problemi: gaming pesante, editing video, multitasking spinto. La GPU Adreno 830 fa girare i giochi più impegnativi a dettagli alti mantenendo frame rate stabili, mentre il sistema di dissipazione termica con camera di vapore e grafite mantiene le temperature sotto controllo.
Android 15 con OxygenOS 15 gira fluido, ma qui si scontrano i limiti strutturali di Android sui tablet. La gestione delle app a schermo grande è migliorata, ma non aspettatevi l’ottimizzazione di iPadOS. Il multitasking a tre finestre funziona, anche se alcune app si comportano ancora come versioni smartphone ingrandite.

Le funzioni di intelligenza artificiale integrate sono quelle standard di Gemini, utili ma non rivoluzionarie. La vera forza sta nella potenza bruta: 16GB di RAM e storage UFS 4.0 garantiscono velocità da workstation anche nelle operazioni più complesse.
L’ecosistema OnePlus c’è ma non è maturo come quello di Samsung o Apple. L’integrazione con smartphone e auricolari del brand funziona, ma non aspettatevi quella continuità che rende magico l’uso di dispositivi Apple.
La fotocamera
Ci chiediamo spesso se abbia davvero senso parlare delle fotocamere di cui è dotato un tablet: in fondo, quanti tra coloro che acquistano una tavoletta digitale usano la fotocamera per scattare fotografie? È vero invece che può capitare spesso di sfruttare la fotocamera principale per video chiamate e per le attività di comunicazione professionale: per quale ragione quindi i produttori insistono a mettere la fotocamera migliore la parte posteriore, anziché privilegiare quella anteriore?
Il nostro quesito, resterà senza risposta anche di fronte alla recensione del tablet OnePlus Pad 3, che offre ai suoi utenti un sensore da 13 megapixel sulla parte posteriore, mentre su quella anteriore c’è una soluzione da 8 megapixel.
La qualità è discreta quando c’è un buon livello di luminosità, la selfie cam soffre un po’ i controluce, bisognerà quindi scegliere bene la propria posizione quando si verrà la prossima conversazione su Microsoft teams, su zoom oppure su Google Meet.
Formalmente si arriva alla capacità di girare i video in 4K, ma verosimilmente non sarà questa la principale funzione del tablet di OnePlus.
Conclusioni, ne vale la pena?
OnePlus ha fatto un buon tablet. Il OnePlus Pad 3 ha tutto quello che serve: display eccellente, prestazioni da urlo, autonomia infinita e audio convincente. Il problema è il prezzo: 599 euro chiedono fiducia a un marchio che nel mondo tablet deve ancora dimostrare continuità e affidabilità nel tempo.
La concorrenza è spietata. A cifre simili si portano a casa iPad Air o Galaxy Tab S9, dispositivi con ecosistemi più maturi e supporto software garantito per anni. OnePlus deve ancora conquistarsi questa fiducia, e il Pad 3 è un passo nella direzione giusta ma non ancora decisivo.
Se cercate prestazioni pure e non vi fate problemi a esplorare alternative ad Apple, questo tablet merita considerazione. Questo è il classico esempio in cui non esiste una vera ragione per suggerire l’acquisto di questo tablet rispetto ad altri concorrenti, ma abbiamo la certezza che chi sceglierà di farlo si troverà senza dubbio soddisfatto.
