
Se noti questi messaggi tra i ricevuti devi cancellarli subito (mistergadget.tech)
Le forze dell’ordine hanno lanciato un nuovo allarme riguardo a un’ondata di truffe che, sebbene meno frequenti di un tempo, stanno riemergendo con un’insidiosa virulenza attraverso il vecchio, caro SMS.
Potrebbe sembrare anacronistico, in un’era dominata da app di messaggistica istantanea e chiamate VoIP, pensare che un semplice messaggio di testo possa ancora rappresentare una minaccia significativa. Eppure, proprio questa “diminuzione di attenzione” nei confronti degli SMS li rende un terreno fertile per i criminali informatici.
Siamo abituati a discutere di frodi veicolate tramite piattaforme online e social network, dove la guardia è costantemente alta. Questo ha portato, quasi inconsciamente, a una minore vigilanza quando si apre un messaggio sul proprio cellulare, soprattutto se questo sembra provenire da enti che dovrebbero essere, ai nostri occhi, garanzia di sicurezza. Parliamo di mittenti apparentemente innocui come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, l’ASL o persino il medico di base. Chi mai penserebbe che una truffa possa nascere proprio in questo contesto, veicolata attraverso strumenti che associamo all’ufficialità e alla serietà? Questa è la vera forza di questa nuova ondata.
Ancora truffe tramite SMS: interviene anche la Polizia Postale
La tattica che stanno utilizzando in questo caso è particolarmente subdola e richiede un’attenzione elevatissima. Dobbiamo abbandonare l’idea che le truffe via SMS siano ancora quelle rudimentali del passato, con messaggi scritti male e pieni di errori grammaticali, facilmente identificabili come frodi. Oggi, la situazione è radicalmente diversa. I testi sono curati, spesso impeccabili nella forma, e sembrano del tutto legittimi.

Questa sofisticazione non solo ci rende più vulnerabili a cadere nella “trappola”, ma le conseguenze sono diventate infinitamente più gravi. Non si tratta più solo di intaccare i nostri sistemi di pagamento, per quanto questo sia già un danno ingente. Purtroppo, la minaccia odierna va ben oltre. I criminali possono risalire a documenti personali, sfruttando ciò che scambiamo tramite app o messaggi privati per ottenere dati sensibili come carte d’identità e altri documenti.
L’obiettivo finale può essere la creazione di profili falsi a nostro nome, dando il via a una serie di ripercussioni a lungo termine che possono compromettere la nostra identità digitale e la nostra vita reale. Le informazioni che custodiamo sui nostri dispositivi sono un tesoro per i malintenzionati, e una semplice disattenzione può aprire loro la porta a un livello di accesso prima impensabile.
Per questo, è fondamentale adottare un approccio di massima cautela. Verificare sempre la fonte di ogni messaggio sospetto, non cliccare mai su link di dubbia provenienza e, in caso di dubbio, contattare direttamente l’ente o la persona che sembrerebbe aver inviato il messaggio, utilizzando i canali ufficiali e non quelli forniti nell’SMS stesso. La nostra sicurezza digitale dipende dalla nostra vigilanza.