
Amazon, da fine agosto cambia tutto (mistergadget.tech)
In questi giorni, l’annuncio di Amazon apre ad un risvolto del tutto inaspettato per gli utenti.
Un cambiamento significativo, passato quasi in sordina per alcuni, riguarda l’interruzione di un servizio gratuito e l’introduzione di nuove politiche che stanno ridefinendo l’esperienza utente.
Amazon aveva già iniziato questo percorso di modifica in passato, riducendo il periodo di reso per alcuni prodotti. Ora, la novità è ufficiale: per tutti gli articoli che in precedenza godevano di un periodo di reso di 30 giorni, la disponibilità verrà ulteriormente compressa, passando a sole due settimane. Questa mossa si accompagna a un inasprimento delle politiche sui resi in generale, con l’obiettivo di prevenire abusi e garantire che la restituzione avvenga solo in caso di effettiva necessità, non per “shopping compulsivo” o decisioni prese senza una reale cognizione di causa.
Amazon, da fine agosto cambia tutto
Un altro tassello cruciale di questa trasformazione riguarda il settore dell’intrattenimento. Amazon ha deciso di chiudere le sue piattaforme di streaming gratuite, disponibili in alcuni paesi europei e negli Stati Uniti. Questi servizi permettevano agli utenti di accedere a un’ampia varietà di film, serie TV, programmi e canali di intrattenimento senza alcun costo di abbonamento.

La data limite è la fine di agosto: dopodiché, tutti i contenuti verranno trasferiti e inglobati all’interno di Prime Video. Questo significa che per continuare a usufruire di questi programmi sarà necessario sottoscrivere un abbonamento Prime, che, oltre all’accesso ai contenuti video, offre anche tutti gli altri servizi di Amazon.it. Sebbene questa piattaforma specifica non fosse attiva in Italia, la decisione di Amazon di consolidare l’offerta a pagamento è un segnale chiaro della sua strategia globale.
Questi cambiamenti, che includono la stretta sui resi e la chiusura dello streaming gratuito, riflettono una motivazione strategica più ampia da parte di Amazon, volta a modificare il proprio approccio sul mercato. L’azienda aveva anticipato queste mosse già a novembre, ma molti non vi avevano prestato la dovuta attenzione, un po’ come accaduto con le precedenti riduzioni sui resi.
Negli anni, Amazon ha costruito la sua fama e ha adottato strategie mirate a consolidare la sua presenza, diventando il primo e-commerce in tantissimi paesi sia in Europa che negli Stati Uniti. Ora che questa posizione è saldamente consolidata, l’azienda sembra non avere più la necessità di mantenere certi servizi gratuiti o politiche troppo permissive per attrarre nuovi utenti. Inizia così una fase di restrizioni, che per molti potrebbe rappresentare una seccatura.
È fondamentale interpretare queste modifiche non come azioni isolate, ma come parte di un complesso di azioni che Amazon sta mettendo in atto. Si tratta di un’evoluzione strategica che mira a ottimizzare i servizi e a rafforzare il modello di business, anche a costo di sacrificare alcune delle facilitazioni che avevano contribuito al suo successo iniziale.