
Richiamo immediato del famoso dispositivo (mistergadget.tech)
Un richiamo formale riguarda un dispositivo largamente utilizzato a cui tutti devono prestare massima attenzione.
Stiamo parlando, infatti, di una notizia lanciata dalla stessa azienda produttrice: un richiamo di alcuni sistemi venduti tra il 2016 e il 2024 per rischio incendio. Sono cinque i modelli coinvolti nel richiamo, quindi massima attenzione: verificate se ne avete a casa, se i vostri figli o qualcuno della vostra famiglia li utilizza. Sollecitate un controllo e, nel caso in cui doveste rintracciare questi dispositivi in casa, siete invitati con la massima urgenza a rivolgervi direttamente all’azienda o al negozio che ve li ha venduti.
Stiamo parlando del marchio Anker, che è sempre una garanzia. C’è grande attenzione da parte dell’azienda, in maniera particolare per alcuni Power Bank. Questi modellini sono stati oggetto, per il produttore cinese, di due campagne di richiamo. Si tratta di dispositivi distribuiti nell’arco di tempo tra il 2016 e il 2024. Sono stati rinvenuti danni alla batteria agli ioni di litio che potrebbero portare, nella peggiore delle ipotesi, al surriscaldamento e quindi a un principio di incendio. Ovviamente si tratta di fenomeni comunque difficili, che non è detto debbano succedere per forza. Per via preventiva, chiaramente, l’azienda vuole evitare problemi.
Anker richiama alcune powerbank: rischio surriscaldamento e incendio
Il richiamo riguarda uno dei prodotti più venduti del mercato: stiamo parlando della Anker PowerCore e poi delle linee MagGo e Zolo, che sono comunque altri strumenti particolarmente apprezzati dagli utenti. Ovviamente, il richiamo è su base internazionale in via precauzionale, e non è necessariamente legato a gruppi specifici.

Il primo richiamo, circoscritto agli Stati Uniti, è stato lanciato a metà giugno. Il Power Bank è stato commercializzato nelle date condivise ed è contrassegnato da un codice A1263. Ovviamente, per qualche motivo, questo potrebbe essere arrivato in Europa ed essere venduto tramite e-commerce o magari di seconda mano, quindi comunque tutti sono invitati a effettuare un controllo.
I modelli coinvolti sono:
Anker Power Bank (10K, 22,5W) — Modello A1257
Anker Power Bank (20.000 mAh, 22,5 W, cavo USB-C integrato) — Modello A1647
Anker MagGo Power Bank (10.000 mAh, 7,5 W) — Modello A1652
Anker Zolo Power Bank (20K, 30W, cavo USB-C + Lightning) — Modello A1681
Anker Zolo Power Bank (20K, 30W, solo USB-C) — Modello A1689
La nota ufficiale dell’azienda è chiara: ha ricevuto diciannove segnalazioni di incendi ed esplosioni (due di questi hanno portato a lesioni) e undici segnalazioni di danni materiali per un totale di oltre 60.000 dollari. Il secondo richiamo, invece, ha avuto portata mondiale e riguarda modelli specifici.
I Power Bank in generale sono strumenti molto delicati perché, appunto, si basano unicamente sull’utilizzo della batteria che viene impiegata per ricaricare i dispositivi, che si tratti del cavo o del sistema wireless. È facile che un utilizzo di un sistema danneggiato porti a conseguenze importanti.