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Stato pagamenti INPS: come vederli

L’Istituto nazionale della previdenza sociale non è più l’ente antiquato dalla difficile consultazione. Negli ultimi anni ha messo a disposizione strumenti online che, una volta imparati a usare, rendono tutto molto più semplice. E ti permettono la consultazione dello stato dei tuoi pagamenti INPS.



Come accedere al sito INPS

Accedere al sito dell’INPS è il primo passo fondamentale per poter consultare lo stato dei tuoi pagamenti. Negli ultimi anni, l’Istituto ha fatto grandi passi avanti nella digitalizzazione, rendendo l’accesso più sicuro e standardizzato. Lo SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, è diventato il metodo di accesso standard per tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione, INPS incluso. Oltre allo SPID, puoi accedere al sito INPS anche con la Carta d’Identità Elettronica (CIE). La CIE è un documento d’identità fisico che, se dotata di PIN e utilizzata con un lettore di smart card (o tramite app su smartphone con tecnologia NFC per le CIE di ultima generazione), ti permette un accesso sicuro ai servizi online. Il funzionamento è simile allo SPID di livello 2.

L’accesso al sito INPS è più sicuro e standardizzato (mistergadget.tech)

È poi possibile accedere tramite eIDAS, il meccanismo che consente l’interoperabilità transfrontaliera delle identità digitali e permette a tutti i cittadini europei di accedere ai servizi online degli Stati membri tramite la propria identità digitale nazionale. In fine, è possibile effettuare l’accesso tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), una smart card che contiene un certificato digitale di autenticazione. Spesso coincide con la Tessera Sanitaria (TS-CNS). Anche questa richiede un lettore di smart card e il relativo PIN per l’accesso. È uno strumento valido ma forse meno diffuso dello SPID tra i cittadini comuni per l’accesso ai servizi online, in quanto richiede una maggiore familiarità con i software e i lettori.

Come vedere i pagamenti sul sito INPS

Una volta effettuato l’accesso al portale INPS, ti troverai nella tua Area Riservata “MyINPS”. È il cuore pulsante dove puoi gestire le tue pratiche, consultare i documenti e, ovviamente, controllare lo stato dei tuoi pagamenti. Il servizio più importante per monitorare i tuoi pagamenti è senza dubbio il “Fascicolo Previdenziale del Cittadino”. Per trovarlo, una volta loggato, puoi utilizzare la barra di ricerca interna al sito INPS (solitamente in alto a destra) e digitare “Fascicolo Previdenziale del Cittadino”. In alternativa, puoi navigare attraverso il menu come nell’esempio in foto.

Accedere al fascicolo previdenziale INPS (mistergadget.tech)

Attualmente sul sito puoi navigare facilmente per tipo di servizio, cercandolo nella barra di ricerca. Una volta identificato, puoi accedere all’area dedicata cliccnado su Utilizza il servizio. Per ogni voce, potrai solitamente vedere:

  • La data del pagamento: Indica quando l’INPS ha disposto l’accredito.
  • L’importo lordo e netto: Ti permette di capire quanto ti è stato effettivamente versato.
  • La descrizione della prestazione: Specifica a quale tipo di prestazione si riferisce il pagamento (es. NASpI, Cassa Integrazione, Bonus, ecc.).
  • Lo stato del pagamento: Questa è l’informazione chiave. Potrebbe essere “In lavorazione”, “Disposto”, “Pagato”, “Respinto” o altre diciture.
    • In lavorazione: Il tuo pagamento è in fase di elaborazione da parte dell’INPS.
    • Disposto: L’INPS ha autorizzato il pagamento e ha inviato l’ordine alla banca o a Poste Italiane. Il tempo per l’accredito sul tuo conto dipende poi dai tempi bancari, solitamente pochi giorni lavorativi.
    • Pagato: Il pagamento è stato correttamente accreditato.
    • Respinto/Annullato: Indica un problema nel pagamento. In questo caso, è consigliabile contattare l’INPS per capire la motivazione.

Spesso, cliccando sul dettaglio del singolo pagamento, potrai accedere a ulteriori informazioni, come il numero della pratica, il periodo di riferimento, e talvolta anche il dettaglio delle trattenute. È fondamentale controllare regolarmente questa sezione, soprattutto se sei in attesa di una prestazione importante.

Pagamenti NASpI INPS

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una delle prestazioni più richieste e, di conseguenza, una delle più monitorate dai beneficiari. Una volta effettuato l’accesso, cerca NASpI: indennità mensile di disoccupazione e clicca su Utilizza il servizio. Nella pagina in cui verrai ricondotto, per ogni mensilità, vedrai l’importo lordo e netto, la data di disposizione del pagamento e, soprattutto, lo stato. È comune che il primo pagamento NASpI possa tardare un po’ di più, poiché l’INPS deve completare tutte le verifiche necessarie. I pagamenti successivi tendono ad essere più regolari. L’INPS, purtroppo, non ha un calendario fisso e universale per i pagamenti della NASpI. Le date di erogazione possono variare a seconda del momento in cui è stata presentata la domanda e dei tempi di lavorazione dell’Istituto.

Generalmente, i pagamenti avvengono entro la metà del mese successivo a quello di riferimento. Ad esempio, il pagamento della NASpI relativa al mese di maggio solitamente viene erogato tra i primi e la metà di giugno. Il primo pagamento, come detto, potrebbe richiedere più tempo (anche 45-60 giorni dalla presentazione della domanda) a causa delle verifiche iniziali.

Se vedi lo stato “In lavorazione”, significa che la tua pratica è ancora sotto esame da parte degli uffici INPS. Pazienza è la parola chiave in questi casi. Tuttavia, se lo stato rimane “In lavorazione” per un periodo eccessivamente lungo (oltre 60-90 giorni per il primo pagamento, o un ritardo anomalo per i successivi), potresti consultare il servizio “Stato di una pratica o di una domanda” disponibile sempre nell’area MyINPS, che ti permette di avere un dettaglio maggiore sullo stato di avanzamento della tua domanda, non solo dei pagamenti.

In alternativa, puoi contattare l’INPS tramite il Contact Center INPS (numero verde 803 164 da fisso o 06 164 164 da mobile), oppure recarti presso uno sportello fisico, previa prenotazione. Spesso, un’istanza di sollecito o una richiesta di informazioni più dettagliate possono sbloccare la situazione. In alternativa, rivolgiti a un Patronato, che offre assistenza gratuita e può interfacciarsi direttamente con l’INPS per tuo conto, accelerando le procedure o fornendoti spiegazioni precise sui ritardi.

Cassa integrazione INPS

La Cassa Integrazione Guadagni (CIG), nelle sue diverse forme (ordinaria, straordinaria, in deroga, FIS), è una misura di sostegno al reddito per i lavoratori la cui attività è stata sospesa o ridotta. I pagamenti della CIG possono avvenire con due modalità principali: pagamento diretto da parte dell’INPS o anticipo da parte del datore di lavoro con conguaglio. Se la tua azienda ha optato per il pagamento diretto dell’INPS, potrai monitorare i pagamenti tramite il tuo Fascicolo. I pagamenti saranno visibili nella sezione “Pagamenti”, sotto la voce “Cassa Integrazione” o “Prestazioni a Sostegno del Reddito”. Troverai le stesse informazioni di base: data di disposizione, importo, periodo di riferimento e stato del pagamento.

Il pagamento diretto da parte dell’INPS avviene dopo che l’azienda ha inviato all’Istituto i dati relativi alle ore non lavorate (il cosiddetto “SR41” o flussi telematici). Un ritardo nell’invio di questi dati da parte del datore di lavoro può causare ritardi nei pagamenti. Soprattutto per la CIGO, è il datore di lavoro ad anticipare la Cassa Integrazione in busta paga. In questo scenario, l’INPS non effettua un pagamento diretto a te, ma rimborsa le somme anticipate all’azienda tramite conguaglio sui contributi. In questi casi, non vedrai un pagamento specifico nel tuo Fascicolo Previdenziale del Cittadino, ma la CIG sarà indicata sulla tua busta paga.

Come vedere i pagamenti TFR sul sito INPS

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), o liquidazione, è la somma di denaro che spetta al lavoratore dipendente al termine del rapporto di lavoro. Se hai lavorato nel settore pubblico, o in alcuni casi specifici del privato, il tuo TFR potrebbe essere gestito e pagato direttamente dall’INPS. Per tutti gli altri, il TFR è gestito direttamente dal datore di lavoro. Per i dipendenti pubblici, o in casi specifici (es. Fondo di Garanzia INPS per TFR non pagato da azienda fallita), l’INPS è l’ente erogatore. Cercando TFR nella barra di ricerca ed accedendo al servizio, potrai visualizzare lo stato di lavorazione della tua domanda.

Le tempistiche per il pagamento del TFR da parte dell’INPS possono variare notevolmente e sono spesso oggetto di frustrazione per i lavoratori. Dipendono da diversi fattori, tra cui la categoria di dipendente (Stato, enti locali, sanità), la causa della cessazione del rapporto (licenziamento, pensione, dimissioni), e l’ammontare del TFR. In linea generale:

  • Cessazione dal servizio per pensionamento o raggiungimento del limite di età: il TFR/TFS viene erogato non prima di 12 mesi dalla cessazione.
  • Cessazione dal servizio per inabilità o decesso: il TFR/TFS viene erogato non prima di 105 giorni dalla cessazione.
  • Altre cause di cessazione del servizio (es. dimissioni, licenziamento): il TFR/TFS viene erogato non prima di 24 mesi dalla cessazione.

A queste tempistiche minime si aggiungono poi i tempi tecnici di lavorazione della pratica da parte dell’INPS. Per importi superiori a € 50.000, l’erogazione avviene in più rate. Data la complessità e la variabilità, è consigliabile monitorare costantemente lo stato della domanda online o chiedere assistenza a un Patronato.

Come vedere il rimborso 730 sul sito INPS

Il rimborso del modello 730 è la somma che ti spetta se, dalla dichiarazione dei redditi, risulta che hai versato più imposte del dovuto. Se sei un dipendente o un pensionato e hai presentato il 730 tramite il tuo datore di lavoro o ente pensionistico (sostituto d’imposta), o se hai presentato il 730 precompilato direttamente all’Agenzia delle Entrate indicando l’INPS come sostituto d’imposta (per i pensionati), il rimborso ti verrà accreditato dall’INPS.

    Le tempistiche per i rimborsi del 730 da parte dell’INPS (per i pensionati e per chi lo ha indicato come sostituto d’imposta) seguono un calendario specifico, legato alla data di presentazione della dichiarazione:

    • Per i modelli 730 presentati entro il 31 maggio: il rimborso viene erogato con il cedolino della pensione di agosto.
    • Per i modelli presentati tra il 1° e il 20 giugno: il rimborso sarà nella pensione di settembre.
    • Per i modelli presentati tra il 21 giugno e il 15 luglio: il rimborso è atteso a ottobre.
    • Per i modelli presentati tra metà luglio e fine agosto: il rimborso arriverà a novembre.
    • Per i modelli presentati tra inizio e fine settembre (scadenza ultima): il rimborso è previsto a dicembre o nei mesi successivi dell’anno nuovo.

    È importante ricordare che queste sono tempistiche indicative. Eventuali controlli aggiuntivi da parte dell’Agenzia delle Entrate possono allungare i tempi di attesa. In caso di credito elevato, l’Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare controlli più approfonditi prima di autorizzare il rimborso, e in questi casi, l’accredito potrebbe avvenire anche a distanza di mesi.

    L’INPS Online, un alleato prezioso (se sai come usarlo)

    Navigare nel sito dell’INPS può sembrare un labirinto all’inizio, ma con le giuste indicazioni e gli strumenti di accesso adeguati (principalmente SPID, ma anche CIE e CNS), diventa un alleato prezioso per la gestione delle tue prestazioni e pagamenti. Il Fascicolo Previdenziale del Cittadino è il tuo punto di riferimento principale, un vero e proprio hub dove puoi tenere sotto controllo tutto ciò che riguarda il tuo rapporto con l’Istituto. Ricorda che la digitalizzazione dei servizi INPS è in continua evoluzione, e familiarizzare con questi strumenti è un investimento di tempo che ripaga in autonomia e tranquillità.

    Maria Grazia Cosso

    Contributor, studentessa di ingegneria informatica e nel tempo libero esploratrice di novità. Fiera Calabrese e appassionata sin dai tempi del Compaq Presario 425 ai computer, ha reso oggi questa sua passione il suo futuro. Segue da sempre il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie, le piace stare al passo con le ultime uscite e testarle in prima persona, ogni tanto riesce anche a guardare qualche serie tv.

    Pubblicato da
    Maria Grazia Cosso

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