
Prelevare al Bancomat non sarà più come prima (mistergadget.tech)
Prelevare al Bancomat, cosa comune a tutti oggi, è un aspetto che è cambiato e cambierà ulteriormente con novità sostanziali che stravolgono gli italiani.
Una vera e propria rivoluzione iniziata dal 28 giugno 2025, con l’entrata in vigore dell’Accessibility Act, una direttiva europea, per il mondo digitale più semplice e inclusivo, specialmente per le persone con disabilità. Ciò significa che molte delle azioni che compiamo quotidianamente – dal prelevare denaro al bancomat all’acquistare biglietti online – dovranno diventare più fruibili per chi affronta sfide legate alla vista, all’udito, alla mobilità o alle capacità cognitive.
Questo profondo cambiamento impatterà un’ampia gamma di settori e aziende: dalle istituzioni bancarie alle piattaforme di e-commerce, dai fornitori di trasporti pubblici ai servizi di emergenza. In sostanza, tutta la tecnologia dovrà conformarsi a questa nuova normativa, portando benefici concreti a tutti i cittadini.
Prelevare al Bancomat cambia per sempre
L’obiettivo di questa iniziativa è chiaro: abbattere le barriere e le disuguaglianze digitali, garantendo che la tecnologia sia davvero a disposizione di chiunque. L’Italia ha già recepito la direttiva europea con un decreto legislativo, ma ora si entra nella fase operativa: da fine giugno 2025, tutti i nuovi prodotti e servizi digitali devono aderire a precisi standard di accessibilità.

Le conseguenze per chi non si adeguerà saranno significative: sono previste sanzioni fino a 40.000 euro per la vendita di prodotti non conformi, e addirittura fino al 5% del fatturato per le grandi aziende. Il messaggio è inequivocabile: l’inclusività non è più una facoltà, ma un preciso obbligo legale.
Ma cosa cambierà, in pratica, per chi utilizza i bancomat e le app di pagamento? Moltissimo. Gli sportelli automatici dovranno implementare comandi vocali, schermi ad alto contrasto e tastiere riconoscibili al tatto, rendendoli accessibili anche a persone con disabilità visive o motorie. Le applicazioni bancarie e i portali di pagamenti digitali, invece, dovranno assicurare una navigazione intuitiva, compatibile con le tecnologie assistive, con testi facili da comprendere, descrizioni testuali per le immagini e sottotitoli nei video.
Anche i distributori automatici di biglietti, quelli che troviamo nelle stazioni o in metropolitana, dovranno adeguarsi, offrendo interfacce user-friendly, comandi chiaramente visibili e accessibilità tramite tastiera. La stessa logica si applicherà ai sistemi di emergenza, come il numero unico 112, che dovranno poter essere utilizzati anche da chi ha difficoltà uditive.
Si tratta di una trasformazione, seppur graduale, di vasta portata che interesserà milioni di persone. A lungo termine, questa evoluzione non beneficerà solo le persone con disabilità, ma renderà la tecnologia più chiara, semplice e inclusiva per tutta la popolazione.